136 SAN DOMENICO. chi pubblicò alcuni fogli in lingua italiana sotto il nome di Orazio Piata. Allora la Tarabotti scrisse un libretto intitolato : Che le donne siano della specie degli uomini, difesa delle donne di Galerana Barcitotti contro Orazio Piata tra-dultore di quei fogli che dicono: Le donne non essere della specie degli uomini. Norimbergh par Juvann Cherchenbergher j 651. 12. A favor delle donne ha anche la Tarabotti un’Antisatira fatta in risposta alla Satira Menippea contro il lusso donnesco scritta da Francesco Buoninsegni ; e tanto questa Satira del Buonin-segni, quanto la Antisatira della Tarabotti sono in un libricciuolo stampato in Venezia dal Val-vasense nel 1644 ¡n 12- Fuvvi poi Lucido Os-siteo accademico Aristocratico ( cioè il p. m. f. Lodovicp Sesti nobile Lucchese dell’ Ordine de’ predicatori ) che die’ alla luce una Censura all' Antisatira della Tarabotti. Siena per il Bonetti i656. Abbiamo parimenti di questa donna a stampa un volumetto di Lettere familiari e dì complimento. Venezia. Guerigli i65o. 12, in fine delle quali sonovi : Le lagrime cT Arcan-gela Tarabotti per la morte dell’ illustr. sign. Regina Donati; opuscolo in prosa con alcune rime di altri, ivi i65o. Ma non solamente contro di lei scrisse il p. m. Sesti, ma altresi Girolamo Brusoni una sua opera che ha per titolo Gli aborti delT occasione ; e il padre Angelico Aprosio Veniimiglia compose pur contro della Tarabotti La Maschera scoperta in risposta all’ Antisatira : la qual Maschera sarebbe stata anche stampata se la Tarabotti, cui pervenne alle mani col mezzo di Alvise Querini segretario de’ Riformatori dello Studio di Padova , non ne avesse impedita la stampa ; se non che poscia il p. Aprosio la rifuse nel suo Scudo di Rinaldo già impresso . Però 1’ Aprosio in altri suoi libri loda assai questa donna registrandola fralle letterate del suo tempo. Aveva essa, come vedesi dalle sue epistole, carteggio con persone dotte fralle quali con Jacopo Pighetti suo cognato , con Girolamo Brusoni, col Ventimiglia sovraccennati, con Francesco Pona, con Nicolò Bre-tel signor di Gremonville ambasciato!' di Francia in Venezia che fece imprimere due dei suddetti libri, e del quale teneva due figliuole in educazione , e con Gianfrancesco Loredano , contro del quale la Tarabotti difenditrice sempre del sesso femminile dettò una Satira perchè in una Accademia aveva letto non so qual componimento contra le donne (vedi Lettere del Loredano. T. I. pag. 235. eJiz. 1716 ). Arcan-gela mori in patria a’ 28 febbraio i65i more veneto, cioè 1602, leggendosi nei necrologi di s. Pietro di Castello: Adi 28 feb.0 i65i. La m.‘° rda m. suor Arcanzola Tarabotto mona-cha professa in s.ta Anna d' anni 46 in c.a da febre et cattaro giagi i5 , il medico Squadon ( cosi, ma è Squadron) nel sud. monasterio. Parecchi autori fan ricordanza di questa donna, fra’ quali è l’Aprosio nello Scudo di Rinaldo di Scipio Glareano. Venezia 1646. in 12. nella prefazione e nel capitolo settimo p. 27; e lo stesso autore nella Biblioteca Aprosiana 1675. pag. 168. 173. ec., il Menagio . Mescolanze. Roterd. 1692. p. 512; l’ab. Michele Giustiniani. Scrittori Liguri. Roma 1667. p. 63. 64- 65. Registrasi fralle Donne illustri di D. Francesco Clo-doveo Maria ^Pentolini. Livorno 1776. T. I. p. i55, e nel Prospetto biografico delle Donne Italiane di Ginevra Canonici Fachini. Venezia 1824. p. 162 , ove per errore leggesi Trabotti . Ma le notizie da me qui recate appoggiano alle stesse sue opere e principalmente alle Lettere, dalle quali altre molte ne potrebbe cavare chi la vita di questa donna scriver valesse. La inscrizione stassi nel nis. Palferiano. Il cognome EPiOArm può spiegarsi anche dal lato della patria di questo elia che può essere stato da Ragusa. 55 HIERONYMO TRIVISANO ORDINIS PRAE-D1C. I DOMINICI FILIO EP. VERONEN . IN SAC. 1 TRID. SYNODO VITA FVNCTO | AVGV-STINVS ET FRANC. FF. SIBIQVE ET P. | VI-XIT ANN. XXXIII. OBIIT MDLXII. Girolamo Trevisajì ebbe a padre Domenico q. Stefano , e a madre Marina Foscari di Francesco ( Geneal. del Barbaro ) . Nacque nel 1.529, e fu ricevuto nell' Ordine de’ Predicatori di Venezia nel 22 setiembre del (detto MDXXX11 per isbaglio nell’ Armano ). Resse come priore questo monastero nel i554, "e morto essendo Alvise Lippomano vescovo di Verona , subentrò in suo luogo il Trevisan a’ i5 di gennaio del i56i. Intervenne al Concilio di Trento , e in quella città mori del 1662 come ha l’epigrafe, non già del i565, come scrisse Apostolo Zeno . Il giorno della morte, se stiamo al registro de’ consigli datoci dall’ Armano , fu a’ 2 di settembre : malo stesso Armano poi dice a’ 9 detto , e Ughelli pure ed altri mettono a’nave . Trasportato il cadavere in Venezia fu