SANTA MARIA DE’ SERVI di fra Paolo Sarpi. Losanna . 1760 , le quali furono in parte confutate da Appiano Bonafe-de sotto il nome di Agatopisio Cromaziano ( Sermone parenetico della impudenza letteraria contro le dette memorie b.vo senza data ). 5. Francesco Griselini. Del Genio di fra Paolo in ogni facoltà scientifica e nelle dottrine ortodosse tendenti alla difesa dell' originario diritto de’ sovrani ec. Venezia 1780. voi. 2. in 8.co. 6. Vab. Girolamo Tèraboschi. Storia della Letteratura italiana. Modena 1791. Voi. VII. p. 52t-65i. 7. Giusto Fontanini. Storia Arcana della vita difrà Paolo ec. Venezia i8o5. pubblicata da D. G. F. A, cioè Don Giuseppe Ferrari Arciprete di s. Leonardo di Mantova . Quest’opera che dipinge il Sarpi per un grande impostore, e per un granaTempio, e ebe chiama fr. Fulgenzio Micanzio ( di cui vedi al numero 8 ) suo scellerato discepolo, è appoggiata a lettere di fra Paolo le quali però niuna legge di buona critica permette di riconoscere per sincere ( Foscarini p. 98 ) . Veggasi ciò che ne dice l’abb. Giann. Moschini ( Lett. Ven.Vol.lI. p. 195 ), e leggansi le Osservazioni in confutazione di questa Storia fatte dall' ab. Pietro Antoniutti. Venezia i8o4- 8. Il co. Giambatista Corniani nel Voi. VII. de’ secoli della Letteratura italiana p. 2. e seguenti . 9. Il Ginguenè . Hist. Littéraire d’ Italie T. VII. Milan. 1821. p. 137. 164 i65 ; e oltre a questi il Portai, l’Eloy, ed altri nelle loro opere mediche ne parlano a dovizia . La vita di fra Paolo ha luogo anche fra quelle d’illustri italiani impresse dal Bettoni nel 1812 col ritratto inciso da Vincenzo Giaconi. Fu scritta da Giuseppe Marocco, ma non va esente da orrori di fatto e di epoche . Vengo a dire delle due inscrizioni. Fra Pao- lo fu sepolto in luogo separato dal comune, e senza alcuna epigrafe. Volea fin d’allora fra Fulgenzio suo discepolo porla a proprie spese; ma il convento non gliel permise perchè col proprio danaro voleva farla; anzi il Senato avea-gli decretata nel 7 febbrajo 1622 stil veneto, la erezione di un monumento, e Girolamo Campagna ne aveva anco dato il disegno, siccome dice il Temanza ( Vite ec. p. 628), e Giusto Nave nel fra Paolo ec. ediz. terza 1756. p. 190. Se non che trattandosi di un uomo la cui ortodossia fu allora soggetto di grande quistione , il Governo per un tratto della solita sua politica ne sospese la esecuzione. Ma nel 1722 essendosi dovuto rifabbricare l’altare dell’Addolorata, di cui al numero i3, si è trovato il corpo del Sarpi, che dietro ad esso era stato nascosto per sottrarlo al pericolo delle più volte tentate rapine ; il che si attesta da Giusto Nave sovraccennato scrittor contemporaneo ( l. 117. 118 e seg. 6). Riposto dopo la fabbiica egli venne nel medesimo sito con entrovi la epigrafe al numero 204 in pergamena, la cui copia fu conservata da Giammaria Sasso ( Ma-nusc. della Marciana T. C. p. i65 ) dond’ io 1’ ho tratta . Stette colà racchiuso fino al 1742» nel qual anno, come ho detto alla inscrizione numero i5, avendo la pietà della dama Mocenigo voluto rifabbricare l’altare, che dapprima era di legno, si è rimossa la cassa ove il corpo del Sarpi riposava, ed indi al medesimo luogo restituita sostituendo alla epigrafe num. 204 quella al n. 2o3. in lamina di piombo : epigrafe che ho tratta da Giusto Nave, il quale di tutto ciò fa menzione (a p. 122. ediz.Sza). Demolita orala chiesa resta tuttavia non venduto 1’ altare dell’ Addolorata, anzi intatto a suo luogo; di maniera che egli è fuor di dubbio che sotto o in fianco di esso trovarsi deve la cassa ove il cadavere dèi Sarpi si chiude. La quale scoperta, quando che sia, potrebb’ esser cagione che un personaggio, il cui nome cotanto è sparso per la terra, avesse finalmente l’onore di una tomba palese agli occhi del cittadino e del forestiero. Prima di compire quest’articolo è ad osservare che quel non sine provjgiis che stà nella inscrizione 2o5 allude a certe grazie che il volgo indotto reputando quasi un santo fra Paolo, e concorrendo alla novella scoperta del corpo, credette allora di avere ottenute da Dio colla intercessione di lui. Osservo, che, secondo l’epigrafe 204, il Sarpi sarebbe nato a’ t2 di agosto i55ji, e morto a’ 12 di gennajo 1025; ma si l’autor della vita di lui, che il Griselini ed altri lo dicon nato a’ 14 di agosto del i552 . E in quanto alla morte, eli’ avvenne indubbiamente alle otto ore circa della notte del sabbato 14 venendo il i5 gennajo 1622 more veneto, cioè 1620 stile romano, come si può dedurre dalle combinate espressioni dell’ autore della vita a p. ig3. 3oo. 5oi. 5i5. dell’ edizione 1677, e come vengono a confermare e il Griselini che dice a’ 14 gennajo ( T. II. p. 129 ). e il Foscarini che pone il i5 detto ( Lett. p. 88 ) . Il perchè è a correggere non solo la presente epigrafe, ma si bene tutti coloro che una diversa data pongono, fra’ quali il Tiraboschi, il Dizionario degli uo-