2o6 SANTA AGNESE, Sopra ta tomba del Brvzzoni in sa£restia . Dal Grad. e Svayer . 26 RR. HVIVS ECGL. CAPITVLARIB.8 | ET PRO IPSOR. LIBITO AL1IS SACERDOTIB.» | ET SIBI TANTVM | R. I). IO. ANDREAS TESTONI POSVIT | EA CONDITIONE VT RD.' CAPITV-LAIIES | EIVSDEM R. TESTONI MANIBVS [ BIS IN ANNO PARENTENT | AN. DNI MDCLXXVII. Sopra il sigillo sepolcrale del prete Giannan-drea Testoni in sagrestia. Il ms. Gradenigo lesse testoni ; ma lo Svayer e il Coleti testo-ri . M’attengo all’esatto Gradenigo , tanto più che anche il piovano don Giambattista Maza-ri mi conferma la lezione del Gradenigo . 27 HIC SANCTI MAVRI HVIVS ECCL.4E | PROC.,s OPTIMI NEC NON IPSIVS GENITORIS | GASP.' MATRIS AC LIBER. | CONTVMVLA-TA | CONDVNT . OSSA | QVEIS PACEM DET DEVS. | VXOR ELISABETH AC FILIVS GASP." V. EX.... | MDCIIII. KAL. AVG. Samo q. Gaspare q. Alvise Moro ebbe nel i565 a moglie Elisabetta di Giovan Girolamo Valiero q. Ottaviano, e nel i585 Elisabetta Querini q. Vincenzo, la quale è ricordata nella epigrafe . Ciò si ricava dalle genealogie patrizie del Barbaro e del Cappellari . Non è a confondere il nostro Santo Moro col contemporaneo Santo Moro f di Marino, che nel i58^ fu provveditore a Cerigo, e di cui in questo politico archivio leggesi una Relazione di quell’isola , e che possedeva un bel giardino nella contrada di sant’Antonino, registrato con altri, co; me degnissimi di osservazione, da Francesco Sansovino ( Lib. Vili, c. 107 tergo ). Gaspare figliuolo del nostro Santo Moro è quegli di cui vedremo memoria fra le inscrizioni di santa Maria di Misericordia . La presente stassi nel codice Gradenigo, e nel cod. Svayer, iL quale compie la parola C0NDTrNTm, e non pone alcun vacuo dopo ex. Io credo però che dopo ex abbia ad intendersi testamento, o simile . 28 D. O. M. 1 GASPAR DE MARTINIS PLEBANVS ET | CANONI CVS VENETIAR. 1 COMMISS A-RIOR. CVRA EX TEST.0 | OBIIT PRID. NON. DECEM. | MDCXXVI. Gasparo Martini, o de’ Martini fu creato parroco nel i6o5 in luogo di Giambattista Rosa, e morì giusta il Cornaro (T. V, p. i56) a’ o di dicemb. 1626; ma secondo l’inscrizione a’ 4 di quel mese . Mancando i Necrologi non posso confrontare chi s’ abbia ragione. Durante i! suo governo fu ristaurata ed abbellita la chiesa, ed arricchita anche di alcune reliquie della Santa titolare, le quali ad esso Martini avea donate nel 1612 Giambattista Faccio segretario del Duca di Urbino ( ibid. p. i55 ) . Il suo ritratto di mano di Maffeo Verona vedevasi dipinto sulle portelle dell' organo in una tavola rappresentante il Padre Eterno nell’ alto, e la Santa titolare, e al basso molti uomini e donne rendenti grazie a Dio per la ristorata fabbrica . Vedi il Martinelli nel Ritratto di Venezia, p. 448’ ediz. 170.Ì, il quale non reca veramente il nome del piovano, ma è chiaro dedurlo dall’epoca in che fu ridotta a migliore stato la chiesa, e in che vivea il Verona. E un altro suo ritratto di mano di Jacopo Palma juniore, è notato dal Martinioni ( Lib. 6, p. 249. ) Nel cod. Gradenigo si legge la inscriz. Era in mezzo la chiesa vicina al coro . 29 CINIS HIC QVIESCIT 1 SANCTI BAGNADE-GAE HVIVS ECCLESIAE PRIMI TITVLATI 1 SPIRITVS AVTEM INTER COELITES | VBI VITAE OPTIME ACTAEMERCES ILLI ET CORONA I OBIIT IV. KDAS IVLII ANNO AERAE CHRISTIANAE 1 >700' l VIXIT ANNOS LIV. Bagnadega. Da! cod. Gradenigo che dice essere in mezzo la chiesa . 30 DOMINICVS ET CECILIA CERESATO 1 BONI CONIVGES 1 NICOLAI PBIMI HAC IN ECCLESIA TITVLATI 1 MELIORES PARENTES I ANNO 1692.