S. GREGORIO. 261 diae , Christianaeque religionis gloriam di-vinis enunciationìbus comprobata. Patavii 1473. 4. Opera lodatissima. 2. Peritissimo viro artiumque ac iuris utriusque omnis germaniae doctori famosissimo Gregorio llitemburgh , Paulus Maurocenus sa-lutem. Indirizza il Morosini al detto Gregorio d’ Eimburgo sindico di Norimberga quest’ operetta , in cui descrive 1’ origine e i fatti più celebri della repubblica, e dà un’ idea della forma del governo indicandone i Consigli ed i Magistrati distintamente. Essa è manuscritta . 3. Defensio Venetorum ad Europae Principes contra obtrectatores reipublicae. Operetta manuscritta dedicata al cardinale Marco Barbo nella quale a favore de" Veneziani tratta sopra l’origine nobile dell’ ordine patrizio , imprese gloriose fatte a prò dell’ Italia e della chiesa, la prudenza e moderazione nel governo ec. 4. Informatione data per messer Polo More-sini fo de s. Zilio a messer Cecho Simonetta già consegiero de Francesco Sforza duca di Milano et hora del duca Galeazzo suo figliuolo . Fu tradotta in lingua latina , con un’ Aggiunta , da Giovanni Cornaro gentiluomo Veneziano col titolo: Pauli Mauro-ceni apologia qua venetos ab ambinone tue-tur ad Cychunt Symonettam ducalem con-siliarium Mediolani. -Mss. ch’era già in s. Michele di Murano. Di Paolo Morosini ha dettata la Vita accuratamente il padre Giovanni degli Agostini (Voi. II. p. 179 ec. ) dalla quale io ho estratte le cose riportate . Dopo di lui, o contemporaneamente il procuratore Marco Foscarini lo ricorda in alcuni luoghi della Letteratura Venezia-na , opinando ( p. 291) che alla Informatione suddetta abbian data occasione le invettive di Francesco Filelfo sparse contra i disegni de’Ve-ne2Ìani ; il perchè il Morosini va dimostrando che i progressi de’Veneziani procedettero da oneste e necessarie cagioni, e non altrimenti da smoderata cupidigia di dominio . Nella biblioteca manuscritta del Farsetti ( Parte II. p. i5, 16.) 1’ab. D. Iacopo Morelli descrisse la seconda e la terza delle sovraindicate operette riportando uno squarcio della seconda ; e lo stesso Morelli lo rammentò dove parla della pubblica libreria di san Marco ( Operette T. I. p- 14)- Anche il p. ab. Mittarelli a pag. 76» delle mss. Bibl. di s. Michele di Murano re ri- destò la memoria descrivendo un codice contenente la traduzione latina dell’ Informatione fatta dal Cornaro. Non l’ommise 1’ ab. Tira-boschi , che si servi della vita dell’ Agostini ( p. 5i2. voi. VI. ediz. di Modena ), e ultimamente poi il benemerito ab. Antongiovanni Bo-nicelli attuale Vicebibliotecario della Marciana, ha pubblicato nel 1796 colle stampe di Carlo Palese in 4-° la suddetta Informatione col tito- lo : Memoria storica intorno alla repubblica di Venezia scritta da Paolo Morosini e da Giovanni Cornaro per la prima volta pubblicata nelC ingresso di S. E. messer Alvise Pisani cavaliere alla dignità di procuratore di san Marco. Corredolla di prefazione e di note erudite, avvertendo però ch’egli non diede al pubblico l’originale del Morosini; ma bensì una versione dal latino del Cornaro unitamente all’Aggiunta del medesimo; nella qual versione protesta il Bonicelli di non aver punto alterati i genuini sentimenti dei due autori, avendo solo ommesso qualche inutile ripetizione , o rettificati alcuni passi corrotti dagli amanuensi. Nel catalogo de’ manusc. posseduti dall’ abate Tommaso de Luca ( Venezia. Alvisopoli 1816 pag. 16) trovo citata di Paolo Morosini una Lettera in cui si prova che Venezia non desidera ingrandimento. Del sec. XV. in 4- E probabile che sia la stessa opera, od un estratto di essa. Anche l’erudito ed amantissimo della patria sig. Michele Battagia nel suo Saggio Storico della nobiltà patrizia Veneta.. Venezia Alvisopoli 1816. 4. fra i molti letterati nostri de’ quali brevissimamente, ma con buon garbo parla, ha richiamato alla memoria nostra Paolo Morosini a pag. 33 e 34- 3 VIR NOB. FEDERICVS FERRO Q. MAG.C1 DNI FRANC.1 SIBI POSTERISQ. SVIS VIVENS P. AN. SAL. ET IVBILEI MAGNI 1400. KAL. DE-CEBRIS Federico Ferro f. di Francesco q. Simeont* stà registrato nelle genealogie patrizie del Cappellai e del Barbaro mss. presso il fu nob. Giuseppe Priuli, dal »455 al 1490. Di Federico altro non leggo *e non che fu senatore chiarissimo. In quanto a Francesco suo padre, egh fu uno di que’giovani patrizii, i quali, come narra Marin Sanuto nel i43a ( Rer. Italie. T. XXII. col. io3a ) fatte alcune compagnie e sette tra di loroavean giurato di non proteggere ne pub-