SAN DOMENICO. 1*7 ta istigazione e vendetta di alcuni potenti attribuisce la cagione delle sue vicende . Ma fa d’uopo leggerla con ¡spirito imparziale, e contemporaneamente ragguagliarla coll’altro libro : Memorie inutili della vita di Carlo Gozzi scritte da luì medesimo e -pubblicate per umiltà Venezia . Palese 1797 ; e con altri opuscoli che in quell'ora uscirono alla luce. E dopo ciò, il prudente leggitore potrà decidere, che se il Gratarol colla disdicevole sua condotta sociale demeritata aveva la estimazione del Governo; questo ebbe troppo severamente a punirlo col non avere impedito che sulle scene zimbello si facesse di un proprio figlio, e figlio che ammesso a’ segreti dello stato non si era reso per questo conto giammai indegno della pubblica confidenza . Della prima edizion della Narrazione furono fatte seicento copie e tutte dall’autore donate . Una seconda stampa ne abbiamo pur forestiera, colla sola data 1781, col ritratto dell’autore, e coll’ aggiunta delle Riflessioni di un imparziale precedute da una lettera del Gratarol. Successa la politica rivoluzione in Venezia nel 1797 richiamossi la memoria dell’estinto segretario, siccome di colui che lo spirito di partito allora faceva credere una delle vittime del cessato Governo, e fu ristampata per ben due volte nell’anno medesimo la Narrazione, essendo poi anche rarissimi, perchè proibiti, gli esemplari delle due forestiere edizioni. La prima dunque veneta stampa contiene le Riflessioni suddette con l’aggiunta di alcune note e dichiarazioni. Venezia. Gatti. T. II. in 8vo, 1797, col ritratto. La seconda ( che sul frontispizio è detta terza edizione ) è impressa dallo Zatta - 1797. volumi tre in 12. col ritratto inciso da Vincenzo Gia-coni . Contiene tutto ciò che hanno le preceden ti, e di più le Memorie ultime del Gratarol coi documenti della di lui morte . *9 PETRI SPINI PHISICI BERGOM. SVORQ. HE-REDV MONYMEN. i538. Pietro Spino. Due Bergamaschi di questo nome e cognome furonvi in non molta distanza di tempo. Pietro Spino medico, del quale parla l’epitaffio , morto nel i558, e Pietro Spino poeta ed ¡storico nato nel i5i3, morto nel 1585 , di cui Pierantonio Secassi ha dettata la vita ( Raccolta Calogerana T. XXXI ). Alcuni scrittori confondendo l’uno coll’ altro , asse- gnaron questa epigrafe allo Spino poeta, e tali furono il Crescimbeni ( Comment. della Volg. poesia . Voi. IV. Lib. II. pag. 121 ) e Apostolo Zeno dando relazione dell’ opera del Crescimbeni nel Giornale de’ Letterati ( T. XI. p. 281), se non che lo Zeno s’ebbe a correggere nelle Note alla biblioteca del Fontanini ( T. II. p.260). Tali altri poi malamente attribuiron al nostro Spino medico la Istoria della Vita e fatti di Bartolomeo Colleoni stampata in Venezia nel )569, e ristampata in‘Bergamo nel 1702, mentre essa è dettata dal poeta Pietro Spino come pruova chiaramente il Serassi. Fra questi furono 1’Armano a p. 174, ¡1 Zucchini ( Cron. Veneta T. I. p. 172 )*e il padre Gio. Tommaso Faccioli. Quest’ ultimo in fatti nel catalogo ragionato de’ libri stampati in Vicenza e suo territorio nel secolo XV ( Vicenza 1796. pag. 106 ) registra una edizione della detta Vita eseguita in Vicenza del nrcrnxxvi, e dice esserne autore quel Pietro Spino che abbiamo in questo monastero sepolto . Io dico il vero che a tale solenne asserzione del Faccioli autenticata anche dal Panzer ( Annales Typog. Maittairii ec. Voi. IX. p. 602. num. 21 ) e posteriore al Serassi, io avrei data piena fede, e deciso che il poeta Pietro Spino fatto si fosse autore di un’ opera di un suo antenato: ma il chiariss. sig. ab. Bibliotecario di Vicenza dott. Ignazio Savi richiesto da me sull’ argomento, mi scrive che il p. Faccioli ha preso uno sbaglio madornale , che non è il solo , nell’immaginare la edizione del 1476 , che non è mai stata al mondo . Cosicché noi siamo viemaggiormente certificati col Serassi che T epitaffio non ¡spetta al poeta Spino, e che la Vita del Colleoni non fu scritta dal medico Spino, ma si bene dal poeta di cui egli eruditamente ha estese le notizie . L’inscrizione è nel Palfero, e nell’ Armano e in altri. Il primo ha l’anno i538 ; il secondo con Coleti e Zucchini ha mdxxxvii e Gradenigo con error manifesto 1.527. Ho seguito il Palfe-* ro , perchè anche il Serassi, che si fece da Venezia mandarla copia di questa lapide, ha i558. 20 AMBROSIO RAVDENSI PATRITIO MEDIOLA; NENSI MERCATORI ET GVIDONI ANT.° ART1V ET MEDICINAE DOCT. FILIIS FRATRIBVSQ. CARISSIMIS HEV ACERBA EXTRA PATRIAM MORTE SVBLAT1S. OBYT AMBRO- 1 ;’29- xxv-APRI. ALTER ANTEA i5i6. XXIV. DIE AVGV-