SAN DOMENICO. e la gente sua per modo, che furori costretti a rendersi prigionieri a’Pugliesi; se non che per commessione del re Alfonso venner posti im-mediatemente in libertà: e ciò successe nel 144^ ( Sa bellico Deca III. p. 653. Sanuto col. xi 12. Pier Giustiniani p. 273 ). Due volte resse Padova , 1’ una come capitanio nel i44^> ¡’altra come podestà nel 14^5 ( Orsato p. 47- 48 )• Fra gli urbani magistrati coperse quelli di Savio di Terraferma, consiglier di Castello, Savio del Consiglio, Capo de’ X , ed Avvogadore , come notano le genealogie di Marco Barbaro. Il merito suo fu coronalo colla dignità procuratoria di s. Marco de ultra nel 6 novembre 14^7 in luogo di Pasqual Malipiero eletto doge. Il manu-scritto del Cappellai i dice che nel 1453 il Diedo trovossi anche alla difesa di Costantinopoli; ma credo eh’ egli abbialo confuso con Luigi Diedo, del quale abbiamo sepolcrale memoria in s. Giovanni e Paolo: imperciocché nè gli storici principali da me esaminati notano questa cosa , nè poteva essere, se nel i453 fu egli capo de’X ed eletto Avvogadore . Mori nel 14^9 concordando 1’ inscrizione cogli alberi. Questa ci è conservata dallo Siringa primieramente , e dal-l’Armano; ed io ho seguito quest’ultimo più corretto dello Stringa che ha heip. e CLARrs. Sembra però che ci manchi un obut, o un est a rendere compiuto il sentimento. Palfero pure lesse reip , ed ha ìocrxvrs . 7 FRIGIDA PRAECLARVM CLAVDVNT HAEC MARMORA PATREM | THOMAM DE SENIS MENS CVIVS IN ALTA RELVCET. | RELIGIONE HONOR SPECVLVM VIRTYTIS IN OM-NES 1 SEMPER VBIQVE FVIT.DIVINI SEMINA VERBI | FERVIDVS IN POPVLO SPARSIT QVOD GRATIVS OMNI. | DOMINICI PIIAE-CLARA SEQVENS VESTIGIA• MENTEM | IN-TVLIT AETHEREIS POST HAEC PERITVRA TRIVMPHIS. Frate Tommaso era cognominato Nacci, e Caff orini ( Naccìus, Caffarinus ) ed anche di Antonio ( Antonii) dal nome del padre suo Antonio e dall’avo Naccio Caffarino. Nacque a Siena circa il i55o, e perciò viene nominato più comunemente Tommaso da Siena (¿e Senis), e in patria circa il 1370 vesti l’abito domenicano. Dopo la morte di s. Cattarina da Siena, avvenuta nel i38o, della quale fu familiare e discepolo, e propriamente nel novembre i3g4 , com’egli 1 *9 stesso dice nel Trattato della disciplina regolare p. 175, venne a Venezia, e fu ristauratore della regolare Osservanza ne’ nostri conventi dell’ Or-din suo, e fondatore del terzo Ordine della penitenza di s. Domenico in questa città. Occupò in piissime opere la sua vita, e principalmente nella predicazione con somma sua lode; trovandosi che anche nei fatali momenti della pestilenza che afflisse la città nostra nel 1397 esso continuò a predicare, esponendo coll’assistere eziandio a malati la propria salute. Resse come priore il cenobio de’ss. Giovanni e Paolo nel i4°9’ e quello di s. Domenico nel i414> e 1422- Mori in Venezia, ma l’ epoca, e 1’ anno della età sono incerti. In fatti Girolamo Gigli afferma che il Caffarini sopravvisse anni 44 a santa Cattarina, ed essendo costei morta, come si è detto , nel 10C0, dovrebbe dunque porsi la morte delCaf-farini al i424- Ma incontro da un necrologio citato nel Supplimento alla leggenda di s.Cattarina, di cui dirò più abbasso, consta che 4° anni dimorò in Venezia il Caffarini; dunque se al i3g4, in cui si fermò in questa città , si aggiungano anni 40, allora quello della morte cade nel i£o4 non più nel 1424- quanto al giorno, altri dicon nel 20 dicembre, altri nel i3 , altri nel 20 febbraio, il quale ultimo giorno viene segnato dal Gigli stesso nel Diario Sane-se . E circa 1’ anno della età il Caffarini depone nel processo formato su s.Cattarina che del 141 ^ aveva egli 62 anni, e in altro luogo dice che del 1417 ne avea 67; dunque se mori del 1424 era in età di anni 74, e se del 14^4 aveva ann' 84- Comunque sia la cosa, è certo che assai vecchio passò di questa vita accennandosi nella copia dell’ inscrizione inserita nel detto antico Necrologio: obiit in aetate longaeva : ed io inclinerei a stabilire il suo passaggio piuttosto al 1434, e l’età degli anni 84, ponendo per conseguenza il suo nascere circa il i3so, e 1’ entrata quindi nella Religione d’ anni 20 circa , nel 1370, come si è sopraccennato. Per cura del Senatore Flaminio Cornaro furono pubblicati nel Tomo VII delle Venete chiese due latini Trattati 1’ uno scritto da fra Tommaso insieme con fra Bartolommeo Dominici pur senese e de’ predicatori, intitolato Tractatus de informatio-ne status fratrum et sororum de poenitentia sancii Dominici ; e l’altro scritto dal solo Tommaso intitolato llistoria disciplinae regularis instauratae in coenobiis venetis ordinis prae-dicatorum. ec. Scrisse anche il Caffarini latinamente la Vita della beata Maria Storioni, veneziana dell’ordine stesso, della quale esso era il