SANTA MARIA DE’ SERVI quadri, ed altro, celebrato dallo Scamozzi principalmente; e sebbene l’epoca corrisponda, pure il possessor del museo non è quello della inscrizione: il che vuoisi dire, essendo vissuti più di tre contemporanei collo stessp nome, e potendo esser agevole lo scambiarli. Del resto quegli che area il museo era nipote del cardinal Francesco, cioè figlio di Luca q. Andrea q. Luca; e ad esso è dedicata con molti elogi la orazione che scrisse il padre Canobio, di cui vedi il numero 106 . L’ epitaffio è ne’ soliti mss. Il Palf. lesse malamente MDXCvm invece di mdcxviii, epoca che apparisce anche dagli Alberi ; ha scritto anche : SVAE DEDITA E e OCT VA GENA RT . 117 IO . BAPTISTAE VALERII | EPI BELLVNEN-SISIOSSA I OBIIT ANNO D.M.D.XCVIIII. I DIE XXI. MEN. OGT | AET. LX. MEN. XI Gio. Battista Vamer fu f. di Benedetto q. Antonio e di donna Lugrezia Bernardo di Girolamo ( Alberi CappeUari e Barbaro), ma secondo altri, è figliuolo di Francesco. Successe l’anno 1676 nel vescovado di Belluno a Giulio Contarini, e dopo avere amministrata quella chiesa più anni, rinunciò nel i5g6. Ritiratosi in Venezia sua patria mori, secondo l’epigrafe, a’ 21 di ottobre 1099, epoca confermata anche neH’Ughelli . Quest’uomo per dottrina, per costumi e per prudenza ragguardevole fu grande amico dello storico nostro Paolo Paruta il quale era solito conferire con lui i particolari suoi studii, e i suoi dimestici affari ; e alle persuasioni di lui dobbiamo le riputatissime opere politiche del Paruta. Vedi Apostolo Zeno nella vita del Paruta premessa alla Storia Veneta, ediz. 1718. Del 1098 a’ 26 settembre, d’ anni 60, avea fatto suo testamento in atti di Galeazzo Sico, o Secco cancellier ducale, e da questo apparisce eh’ e’ possedesse buona libreria non solo, ma che avesse anche scritte dell’opere di politica : imperciocché oltre al beneficare tre chiese, cioè la Cattedrale di Belluno, e due altre,.una nella diocesi di Spalato, l’altra in quella di Trau, lascia a’ frati di s. Francesco di Paola di Venezia i suoi libri, e soggiunge : lascio i miei scritti di politica al signor Gio. Barbaro. E che avesse in effetto sceltissima libreria ce lo confermano e Io Stringa nelle aggiunte alla Venezia del Sansovino ( p. 267 t.) a Giovan Pietro Crescenzi ( voi. 11. p. 187. Co-1 o rona della nobdtà d* Italia ). Sembra che siasi tal fiata esercitato anche nella poesia, e un suo buon sonetto che comincia Far con le voci tue piana e fiorita U erta strada e selvaggia ec. stassi a carte 116 tergo del libro: L’ arte del predicare. Venezia < Torresano. 1062 . 8. in laude dell’ autore frate Luca Baglione. Parlali di lui PUghelli ( T. V. col. 166 ). FI. Corsaro ( T. II. p. 51 ), il Zabarella ne’ suoi Vale-rii, e un mss. da me consultato . In quanto all’epigrafe, holla copiata dal Pal-fero e dal Bergantini, accadendo qui colla scorta di essa e dell’ Ughelli, di correggere FI. Cornarò che disse essere il Valiero morto nel iSgB, e in età di 4° anni. È vero che anche il mss. nota che dal necrologio di s. Giovanni in Olio di Venezia ricavasi: Jo. Bapti-stam Valerium epum Bellunensem obiisse die xxii octobris MDXcrm: il perchè, attesa la diversità delle epoche confrontate colla inscrizione che ha 21 ottobre 1199, io mi sono recato alla odierna parrocchiale di s. Zaccaria per esaminare il necrologio; ma lo trovai mancante di molte carte proprio in quegli anni. Finché mi pervengano documenti più certi , m’ attengo alla inscrizione letta in chiesa dal Bergantini, e all’Ughelli, non ostante la data e 1’ anno dell’ età che sono nel testamento, che io non vidi, ma che potrebbe forse far supporre il contrario. 118 SVPREMI DIEI | AD HORRISONVM TVBAfi CLANGOREM | SVRGET HING REDIVIVA | CATHARINA ARVNTIA | CVIVS VITA DIV-TVRNAE VIDVITATIS HONORE DECORATA | SANCTISQ. MORIBVS EXCVLTA I VIRTVTVM NORMA FVIT | BARTH.8 PETRVS ET IO. FRANCISCVS FILII MOESTISSIMI | IN MA-TREM DILECTISSIMAM AC DE SE OPTIME MERITAM | PIETATIS ET GRATI ANIMI ERGO 1 M. H. P. | OBIIT M.D.C.LIV. XVIII. KAL. DECEMBRIS 1 AETATIS VERO LXII. GattaniN'A Anujfzr. Questa epigrafe ho letta sul marmo fino alla parola evit; il resto mancava, ed hollo tratto dal ms. Bergantini che accenna essere stata in chiesa .