i8o S. ANTONIO. 29 PRISCAS MAIOR. VIRTVTES RENOYAVIT IL-LVSTRIS VIR IAGOBVS VENERIVS DELPHI-NI_F. YENETAE CLASSIS CONTRA TVRCAS CV SVMMO IMPERIO PRAEFEGTYS IN QVO CV BELLICA VIRTVTE RARA SIMVL PRV-DENTIA ET MODESTIA ELVX1T. QVARE HOC TVMVLO ET ELOGIO DIGNV ANT.S DIVI MARCI PROC.H FR. AMANTI SS. EXIST1MAVIT VTI BENE FAGTA ET BENE MERITA TANTI VIRI PATERNAE GLORIAE IMITATORIS PO-STERITAS QVOQ DOCERETVR. Iacopo Venier fu figliuolo di Doliìno q. Pasquale della contrada di san Rafaele, e fece le solite pruove per l’ammissione al Maggior Consiglio nel i455 (Alberi Barbaro}. Nel i465 essendo provveditore del Golfo, andò contro a’ Turchi sull’ armata del generalissimo Iacopo Loredano, e fu il primo che passasse e ripassasse sano e salvo per li Dardanelli colla sua galea fra’colpi delle bombarde nimiche. ( Sabellico. Lib. Vili. p. 728.729). A Vettor Cappello generale dell’armata medesima morto nel 1467 subentrò il Venier infino a che vi tornò generale Iacopo Loredano cui era il Cappello subentrato (ivi p. 702). Succeduto al carico di generalissimo Nicolò da Canale nel 1468, questi ordinò al Veniero di stare con sei galee al soccorso di Ligostizza, o Lagosticia ( Lago-sticium) castello nel golfo di Patrasso abbandonato da’ Turchi ( ivi p. 734 ). Dopo la perdita di Negroponte nel 1469 il Veniero con venticinque galee fermossi a presidiare le altre vicine isole (ivi. Lib. IX. p. 74^); ed essendosi nel 1480 aggiunta al veneto dominio l’isola di Veglia (Coritta ) fu spedito il Veniero per mantenerla fedele alla repubblica (ivi. Lib. I. p. 812 ). Governò negli anni 1480, 1481 Udine come Luogotenente , essendosi quivi reso benemerito coll’ aver data esecuzione a varie deliberazioni prese per la fortificazione di Civi-dale ( Palladio. Storia. Parte II. p. 60 ). Morì del 1484 , giusta le genealogie surriferite, ed ebbe ritratto nella Sala del Maggior Consiglio fra quelli degli uomini illustri ( Sansovino p. 182 ). Il Sabellico loda meritamente quest’ uomo chiamandolo homo praeter rei mariti-mae peritiam vehementi et acri ingenio ( Lib. Fin. P. 729). Di DotFixo suo padre parlo nelle Inscrizioni di S- M. del Carmine . Di Antonio fratello di Iacopo sappiamo che del 1.464 era podestà a Parenzo ( Vergottin . Saggio di Storia di Parenzo 1796 pag. 37 ) ed è colà rammentato in una inscrizione. Due anni dopo cioè del 1466 era conte a Zara ( mss. Reggimenti ) e del i486 copriva la carica di podestà a Padova ( Orsato Reggim. p. 62 ). In luogo poi di Vettore Soranzo fu eletto nel 1489 a procurator di s. Marco de Supra, come nota il Coronelli (pag. 61 ) errando però nel nome del padre ch’egli dice essere Girolamo, mentre gli* altri tutti, che de’Procuratori di s-Marco scrissero, il dicon figliuolo di Dolfino. Morì del i492- Benché sia piccola cosa , pure è a registrarsi una sua Canzone che porta in fronte: Antonii Venerii patritii veneti patavinìq. prae-toris ad coetum cithereae responsum, e che comincia Se 7 canto de mia lyra sera muto ( Sta fra i codici Marciani pervenuti dalla libreria Farsetti). Di lui parimente io credo che sia un Carmen in lode di Domenico Mario Negro letterato nostro, per la pregevol sua edizione degli Amori Ovidiani, e che si legge premesso alla stampa : Ovidii Nasonis am'orum libri tres ec. Venetiisin aedibus Ioannis Tacuini deTri-dino, anno i5i8 fol. Ho detto, credo, giacché V anno dell’impressione è posteriore a quello della morte del nostro Antonio, ed allora ne vi-vean degli altri collo stesso nome e cognome . Quest’epigrafico elogio è cassato nel Palfero come il precedente da mano posteriore. 3o INCLITVS HIC VICTOR PISANE STIRPIS ALVMNVS | IANORVM HOSTILEM VENETVM CAPVTEQVORE CLASSEM 1 TIRRENO STRA-VIT. HVNC PATRIA CLAVDIT. AT ILLE | E-GREDITVR GLAVSAM RESERANS VBI BRON-DVLVS ALTIS I STRAGIBVS INSIGNIS DE-DVCIT IN EQVORA BRINTAM. | MORS HEV MAGNA VETAT TVNC CVM MARE CLASSIBVS IMPLET. Uno de’più valenti capitani, notissimo non solo fra’Veneti ma sì anche tra’forestieri è ricordato da questa epigrafe la quale fra le altre del secolo XIV è ammirabile per la sua dignità , eleganza, e verità . Vettore Pisani di antica e nobilissima progenie fu figliuolo di Nicolò q. Giovanni, e nacque nel 1824 in Venezia nella contrada di s. Fantino . Spiegato fin da’primi anni un genio nato per la guerra, venne addestrato in tutti gli esercizi militari proprj della nobile gioventù ; e fi-