S. ANTONIO. !75 [a parentela col Tizzamano ; ma bensì quella HEREDVMQ. CVNCTORVM SVGGEDENTIVM con Paolo Pisani : imperciocché ( prendendo ATQ. NOSTRORVM 1ISTA ERIT TOMBA VIR- la voce affine non nel senso legale, ma in quel- lo più lato di parentela) Vettor Pisani f. di Giorgio, e Paolo Pisani figlio di Paolo erano terzi cugini agnati. Si arroge, che tanto il nostro Vettore, quanto Paolo sono della casa che abitava a s. Fantino, e che reca sullo scudo la Dolce rampante d’ argento in campo azzurro ; e che della stessa casa è il celebre capitano Vettor Pisani che in questa medesima chiesa vedremo sepolto, e che il Valla pone fra’maggiori del nostro Vettore. Evvi di più, che quel Giorgio f. di Paolo q. Marino che nominasi nella inscrizione numero 11. è della stessa casa della Dolce , ed è zio di Paolo affine del nostro Vettore. Malgrado però queste deduzioni potrei ingannarmi ; ma avrò sempre il piacere di aver tratto dall’ obblio uno scrittore che onora la illustre famiglia. Giorgio poi figliuolo di Vettore, come accenna la lapide intervenne alla battaglia deUe Curzolari eontra’Turchi . Era nel 1670 gover-nator di galea colla squadra del generale Girolamo Zane cavaliere e procurator di s. Marco; e nel 1671 era con quella del generale delle armate pontificie Marcantonio Colonna nella galea intitolata il Cristo. ( Contarmi. llist. delle cose successe dal principio della guerra mossa da Selim ec. Venezia 1D72. 4- pag- 4- l-17, e 58 t. ). Non è detto dal Contarmi quali imprese particolarmente abbia fatte, ma è a credere che da valoroso siasi portato anch’ egli co’suoi collegbi, se il risultamento della battaglia fu, come ognuno sa , felicissimo. Giorgio era del numero delli quarant’uno che elessero doge Sebastiano Venier nel 1677, come registra M. Barbaro nelle discendenze patrizie . La inscrizione si cava dal mss. Palferiano. Essa è pure nel Gradenigo ; ed è in un altro presso i Gradenighi, nel quale però con errore si legge maoista invece di maripetra , e 1’ anno mdixxiv invece che mdxxxjv. Coleti ha qualche diversità, dicendo et siri pos . et post ... PISANI SENATOR . . , REQVIESCVNT. X. D. MA RIPETA A . . . REFIC1ENDVM . 20 SPERNO MVNDI VANA PIE ME CHRISTE RESANA | FRATER EGO PRECOR NOMEN CHRISTE FAC VT SCELERA DOMEM IPETO MISE-RERE ME NON DEBES DELERE I CRIMINA SI PVRGAM DEMORTE AD VITAMRESVRGAM 1 GO MATER SIT NOBIS FACVNDA. Cui spetti questa inscrizione , che estraggo dal Palfero, io non so. Da’ carmi rimali si deduce chiaramente eh’è del secolo XIV e forse contemporanea alla fabbrica della chiesa. Quel verso CRiMiNA ec- converrebbe leggersi: crimi-NA SI PVRGAM AD V1TAM DE MORTE RESVRGAM , essendo simigliarne a quello crimina qvi pvrgo trIdvo de morte resvrgo che stassi attorno al musaico colla risurrezione di Cristo in una delle mezzelune della facciata della Chiesa di san Marco . Forse anche invece di facvnda sarebbe a dirsi più propriamente sscvnda . Palfero ha ficvnda . 21 D. O. M. ELISABETH PIAM PIVS MATRE HIC POSVIT. i585. Anche questa dal Palfero. Sebbene sia qui rammentato il cognome Pio di una delle celebri italiane famiglie , e che era anche ascritta al veneto patriziato , pure non credo che spetti l’epigrafe ad essa casa, ma piuttosto ad altra popolare. 22 MARTINVS BARTHOLOMEI SIBI SVIS AC HEREDIBVS VTRIVSQ. SEXVSPRAESENS AE-DIFICARI SACELLV VOLVIT. ANNO DOMINI 1491 KAL. OCTOBRIS Dal Palfero . Non so veramente di qual cappella si parli fatta edificare da questo Mahtino di Baiitolomeo. Sembra però che fosse nella Sagrestia, perchè lo Svayer pone l’inscrizione in quel luogo. Egli poi lesse : voivit . mccccxci QVARTO SALENDAS OCTcmiS . 23 DOMI CLAVDIO PAVLINO PRAECLARAE | INDOLIS ADOLESCENTI * QVI CVM 1 MORVM INTEGRITATE ATQ ANIMI | PRAESTANTIA SVMAM DE SE IN | OMNIVM ANIMIS EXPE-CTATIONE | EXCITASSET GRAVI_MORBO | CORREPTVS DVM PATRIS FRATRE E I GALLI A IN ITALIAM PROFICISCENTE 1 SEQVE-RETVR CV INCREDIBILI 1 OMNIV DOLORE