282 SANTA MARGARITA. 8 D.O.M. I THEODORVS CORRARIVS | PRO SE ET HAEREDIBYS. Teodoro Comiabo figliuolo di Paolo q. Vettore , e di Laura Balbi q. Teodoro nacque del 1659 a’ 12 agosto (Alberi Barbaro fra Corrari di s. Gio. Decollato ). Intraprese la carriera militare, e fu dapprima nel 1680 sopraccomito eletto di galea, col qual titolo andò contra’ Turchi nel 1684 all’ assalto della Fortezza di santa Maura , e nel vegnente 1685 alla presa di Corone, e alla resa di Zarnata; di che vedi lo storico Alessandro Locatelli ( Ilist. della Guerra in Levante. Parte Prima p. 48. 62. ec. ) . Del 1686 governator fu di galeazza, e nel seguente 1687 nobile in armata eletto venne a disposizione del generalissimo Morosini, dal quale nel susseguente 1688 fu spedito provveditore straordinario a Patrasso ( Contarmi. Storia della. Guerra di Leopoldo etc. Parte Seconda^. 95). Due anni appresso, cioè nel 1690 dal Morosini fu lasciato al governo della Vallona , Fortezza che abbandonata da’ Turchi era caduta in potere de’ Veneziani ( ivi p. 269 ); e del 1691 per ordine del Senato, e del capitan generale fece minare la Fortezza medesima eli’ era in procinto di perdersi da’ Veneziani. ( Continuazione della Storia del Locatelli p. 6 ). Restituitosi in patria fra’ varii gradi ottenuti è quello nel 1699 di provveditore in Asola; dal qual luogo ritornato in città fu ascritto tra’senatori della Giunta, e del 1705 , e negli anni posteriori ebbe la la carica di soprantendente alle galee de’ condannati . Testò nel 1766 e morì del 1758, essendo stato interrato in questa tomba rinunciatagli fin dal 171.5 dalla famiglia Molin. Da Elisabetta Molin q. Filippo ebbe fra gli altri un • figliuolo Iacopo, dal quale nacque il vivente patrizio Teodoro Corraro da me altre volte lodato siccome possessore di un bello e copioso museo di cose sì patrie, che esterne, e che gentilmente si esibisce alle ricerche degli eruditi e dei curiosi. Egli possiede delle Ducali che riguardano il nostro Teodoro, delle composizioni fatte in laude sua da Giuseppe Tiepolonel 1701, e 1702, e specialmente la Elegia prima de’Fasti di Ovidio costrutta e tradotta dal Cori-aro nel 1675, con altre sue giovanili produzioni. La presente inscrizione stà sul piano in mezzo la chiesa, e sebbene non vi sia scolpita epoca la riconosciamo bastantemente dalle co3e dette . 9 D. O. M. | GENTIS RIZZI CINERES | 1748. Rizzi . Epigrafe poco discosta dall’ antecedente sullo stesso pavimento . Questa famiglia patrizia che scrivesi anche Ricci , alcuni individui della quale applicaronsi al sacerdozio, altri nelle Gastaldie de’procuratori de Citra e de Ultra , e altri nel commercio di gioje , come rammentasi nelle Genealogie del Barbaro , fu ascritta alla veneta nobiltà nel 1687 mediante il solito prescritto esborso di centomila ducati a sollievo del pubblico erario esausto per le guerre contra i Turchi. 10 RMO S.T.D. I IO ANNI PICCARDI | VEN. CONGREGA. PAVLI | ARCHIPRESBYTER 0 I POST PRAESTANTISSIMA ECCLESIAE MATRI I COLLATA MVNERA | HVIVS EX LOCO INFORMI | SACELLI] | AD SS. RELIQVIAS AS-SERVANDAS | EXCITATORI EXORNATORI-QVE EXIMIO IPRIDIENONAS MAI MDCCXCIV. I PRAESIDES CAPITVLARES | FRATRES FRATRI 1 M. P. Giovanni Piccardi. È affissa al muro della cap pella laterale alla maggiore in c.evang. Il Piccar di, che nella prima iscrizione abbiamo conosciuto benemerito peravere promossa la consacrazione di queslo Tempio, e che dalla prima e dalla quinta epigrafe veggiamo essere stato arciprete della Congregazione di san Paolo, ha procurata eziandio la erezione di questo luogo per riporre le «acre Reliquie : per lo che i presidenti del Capitolo gli fecero iscolpire la presente onoraria inscrizione . Soggetto fu egli in fatti meritevole di ogni elogio, siccome attestano i suoi contemporanei, per l’attività colla quale ottimamente diresse i più importanti affari della Congregazione, avendo saputo a tempo usare de’suoi talenti, delle sue ricchezze, e della sua autorità a favore di essa. È da lui dettata in buona lingua latina la prefazione alla Matricola della Congregazione. Morì, come abbiamo dal num. 5, a’ 4 di marzo dei 1809 in età d’anni 76 circa, essendo anche stato insignito xlel titolo di pronotario apostolico .