«fi. MARTINO DI MURANO. 227 dice che sci- » Andrea Navajcr de g. Bernardo havia ducali .... all’anno di pro- * visiom dal prefato Capilanio ». E nel precedente Volume Vili. 254 sotto il dì 30 maggio 1509 scrive: » I'o ditto che in Collegio fo g. Andrea Nnvajer di ser Bcr- • nardo, qual stava col Sig. Bortolomio Liviano poi che suo padre « (cioè esso Bernardo di cui alla nota 1.) » fallite, et si ritrovo armato net latto d’arme « ( s’intendo della rotta a Ghiaradadda) » disse il Sig. Bortolo aver fato da un Hetor » Zuppe do squadroni francesi et combate virilissimamente et dimandando soccorso » niuu del nostro campo volse andar contra un squadron qual si 500 solli homeni » d’arme di nostri havesseno fatto testa si rompevano perche za erano rolli e chel » Cap.° ordino niun ci andasse siche e sta causa di la rota «. Il Giovio del Nava-gero dice (1. e.). Sed in Liviani contubernio castra secutus studio rum diligentiam remisit et salubri quidem remedio, quum ingenium bilis atra veterum lucubratio-tiurn viyiliis uccersitaj haud leviter afflixisset. E il Morosini ripete nella sua Storia (Lib. III. p. 31G) che il nostro Navagero era consiliorum particeps atque itinerum comes del Li\iano. (42) Che il Nuvagero abbia tenuta pubblicamente P Orazione in funere per la regina Calterina Cornnro nel 40 luglio 4 510, non è a dubitare. Lo dice chiaramente il Sanuto nei suoi Diarii (X. 635) odi 12 luio 4510 fe V Oralion £. Andrea Navajcr di £. Bernardo. Ma non l’abbiamo. L’editore stesso dell’Opere latine di lui 1530^ ove piange la perdila di varie composizioni del Navagero (vedi noia 298) v’in-chiude anche la Orazione in morie della Cornerà. Ma è incerto se morendo abbia anche delta Orazione, coll’ altre sue cose_, bruciata, come vedremo in seguilo, o se l’abbia bruciata prima, o se gli sia siala furala, o in qual altro modo perduta siasi (vedi nota 297). (43) Questa notizia, non da altri indicala, bassi dal Sanulo (Diarii XVI. 341 ). » Adi 43 » zugno 4 513. Fu posto per li Consieri, Cai di XL, e Savii (una lettera di racco-» mandazione) a l’oralor nostro in Corte, di ser Andrea Navagier di ser Bernardo, » dola persona qual desidera chericar; e atenlo il naufragio di sicr Zuam Navagier » suo barba .... che la Santità pontificia voi provederli fino ala summa di 500 » ovver 600 ducati, e fu presa » (Giovanni Navagero tiglio di Andrea, ch’era Sindico in levante, partito di Cipro per andar in Candia con una galea candiolla in golfo di Satalia (Allalia) si annegò. Così il Sanuto nel Voi. XVI. p. 4 62 sotto il dì 23 aprile 4513. Della qual cosa non fece menzione il Lilla nella famiglia Navagero. (44) Le Correzioni al Cicerone, delle quali qui si parla, sono alle Opere Retoriche di lui. Vedi Rhetoricorum ad Uerennium etc. Fenetiis, Aldus 1514, 8., ciò attestando, con molte lodi al Navagero, Aldo stesso nella dedicazione al.Navagero medesimo. Le Correzioni al Quintiliano stanno nelle Institutiones Oratoriae M. F. Quintiliani. Fenetiis, Aldus 1514, mense augusto, 8. E ciò apparisce dalla lettera di Aldo a Giambalisla Ramusio. (15) Le Correzioni al Virgilio sono nel Firgilius Fenetiis, Aldus 4514, 8. mense oclobri. Due differenti edizioni ne abbiamo di Aldo colla stessa data 4514, l’una piena di errori, l’altra Correttissima. Il eli. Reuouard conghiellura che la seconda sia stata correità dal Navagero. Aldo la dedica a Pietro Bembo ricordando la cura presane dal Navagero. Il eh. Morelli (Bibl. Graeca p. 454, e Memoriale di Agostino Falier p. 20) riferisce il giudizio favorevole dato daH’IIeyne circa questa correzione del Navagero (T. I. p. CIII. edit. Virg. Lipsiae 4788) il qual Ileyne però erroneamente asseriva che il Volpi non avesse /alla menzione delle fatiche del Navagero in tale proposito^ giacché la fece e a p. XVII. e a p. XXVII. della citala edizione 1748. Veggasi anche l’edizione: P. Firgilii Jflaronis Opera omnia innumeris pene locis ad vetevnm Petri Bembi Cardinalis et Andreae Naugerii exemplarium fidem postrema hac editione castigata eie. Venetiis, apud Juntas 4 552 fol. (16) Le correzioni al Lucrezio veggonsi nel Lucretius, Aldus 4515 mense ianuario, 8. Tomo VI. 29