gli altri si adoperano al lavoro più pericoloso, cioè la propaganda fra le truppe croate nell’esercito austriaco in Italia e l’organizzazione della Legione Croata. Il 20 giugno 1864 Kvaternik riceve, a mezzo di un corriere speciale, una entusiastica lettera di Garibaldi con la piena accettazione del comando effettivo e supremo della spedizione e con l’annuncio che in essa combatteranno a fianco dei croati ed ungheresi anche molte migliaia dei suoi provati Volontari. In quasta lettera Garibaldi chiama Kvaternik « fratello » e la Croazia « sorella dell’Italia ». Nelle annotazioni di Kvaternik non è riprodotto il testo integrale di questa lettera di Garibaldi. Kvaternik aggiunge : « Conservo questa lettera per la posterità ». L’assunzione del comando della spedizione da Garibaldi e la partecipazione dei suoi Volontari suscitano il massimo entusiasmo. I preparativi per l’impresa sono affrettati con energia febbrile. Subito furono presi accordi anche con ufficiali croati molto autorevoli nella Marina austriaca, nella quale i marinai del litorale croato erano in prevalenza, per assicurarsi, in ogni caso, che la Marina Austriaca non potesse nuocere alla spedizione. L’organizzazione fra le truppe croate nel Veneto e nelle fortezze - 35 '