262 S. MARTINO Di MURANO. 4526 (ivi T. II. p. 48 tergo). Quanto poi alla spedizione del Capino in Francia, di cui qui fa cenno il Navagero, il Castiglione a p. 38 del citato Voi. I. dice : Parve che questi di qua (di Siviglia) sentissero un poco l’andata di M. Capino in Francia non perchè non fosse bene mandarvi un uomo, ma dispiacque la persona, quasi ch'egli avesse come spia a riferire quello che uvea veduto qui. Vedi eziandio il Guicciardini, ann. 4 526, p. ¿88 della citata edizione 4583. — II Castiglione altrove pure rammenta il Capino come a pag. 6, 35 ec. E cosi il Segni a. 4527 e 4 544 pag. 227, 294 della Storia ( Augusla 4723 fol. ). (180) Andrea Doria celebre Capitano generale, di cui tulle le Storie. Belle osservazioni intorno alla condolla di Andrea Doria nelle occorrenze politiche del 1528 leggonsi sottoposte a’Documenti di Storia Italiana. Firenze 4837, 8.° p. 476 usq. 199 Voi. II. (181) Dispaccio da Siviglia 29 aprile ¡526. (182) Anche il Castiglione p. 447 ricorda Maffeo de Tassis il quale era bergamasco, maestro delle poste in Ispagna. Di questa famiglia che aveva in feudo il generalato delle posle dell'impero, e di Giambatista, Maffeo, e Simone de'Tassi veggasi a p. 8 e segg. della Vita di Torquato Tasso scritta dall’ab. Pierautonio Serassi. Roana 1785, 4.® (183) Dispaccio da Siviglia 30 aprile 1526. (184) Dispaccio primo maggio 4526. — Vedi il Castiglione p. 43, 44, il quale soggiunge aveVe Sua Maestà mostrala grande soddisfazione per essere stato assoluto, e desiderio che fossero stali assoluti anche gli altri, dicendo che la colpa solamente era stala sua. Agostino Beaziano in data 48 aprile 1526 scriveva a Pietro Bembo: Cesare ha fatto tagliar la testa all’’ Arcivescovo di Zamora che fu uno di quelli principali, che fecero le pazzie in Spagna, et dapoi ha dimandato la assoluzione al Papa et sua Santità obsecutus csL (Lettere di diversi al Bembo. Ven. 1560 p. 433). (185) Lanschenech, Lanzinechi, Lanzichenecchi, e Lanzi soltanto^ sono delti variamente dagli Storici. Era milizia, delie cui crudeli operazioni veggasi anche Giovanni Marco Burigozzo nell’Archivio Storico. Firenze 1842. T. III. agli anni 4526-1527. (186) Nei Dinrii del Sanuto (Voi. XLI. p. 362) vi è capitolo di Lettera dal più citato Giovanni Negro Segretario del Navagero scritta a suo padre, datata da Siviglia 43 maggio 4 526 nella quale narra la giostra seguita a’6 di detto mese, lodando come bravo giostratore Ferrante fratello del Marchese di Mantova il qual è un gentil cavalicro c si farà mollo valente (Vedi il Documento 1). La destrezza poi di Cesare nelle armi in giostra, e a giochi di canne alla leggiera è attestata anche da Gasparo Contarmi, p. 60 della Relazione 1525 (Firenze Serie VI. Voi. II. Relazioni citate). (18.) Il Castiglione a p. 46 e la nòta relativa alla Lettera da Siviglia 13 maggio 1526 ricordano le nozze oel Duca di Calabria, cioè, di Ferdinando d’Aragona colla regina Germana di Foix fu moglie del re di Spagna Ferdinando V.„ e poscia di Giovanni Marchese di Brandemburgo. Il Castiglione anzi dice scherzosamente : Credo che tra il Duca di Calabria e la signora regina Germana sia fatto il matrimonio, ma aspettano di consumarlo a questo luglio; c penso che se ’/ latto non sarà molto grande, né l'uno nè V altro averà freddomassimamente ss saranno in luogo tanto caldo, come Siviglia. (188) Dispaccio da Siviglia 14 maggio 1526. (489) La descrizione della solenne entrata dell’lmperadore in Grauala trovasi eziandio in una inedita Lettera del più volte allegalo Giovanni Negro in data di Granata 8 giugno 4 526 scritta ad Antonio Negro suo padre, e ricevuta a’ 29 dello stesso giugno. I. nel Sanuto, Dia rii (Voi. XLI. 568 e segg.). Vedi Documento K. {190) Quanto alla esecuzione delle promesse fatte dal re di Francia a Cesare, veggasi anche il Castiglione p. 54^ e la nota numero 3 ivi sottoposta, che appoggia anche a ciò che dice il Guicciardini (Libro XVII. p. 7 edizione 4583). (191) Dispaccio da Granata 8 giugno 1526. — Il Casliglione similmente attestava a p. 75 delle Lettere, che l’imperatore è giovine di XXVI anni, assai fermo nelle sue opinioni.