S. MARTINO DI MURANO. 541 presi grandissimo Credo et mi ha fatto gran male e mollo pericoloso di araalarse il star in questa cita alli forastieri perche prima si vjen di lochi caldi et si trova qui irescho el ¡homo non si guarda et li fa male la ne\e in alcuno montagne pia propinque perche la terra e situala in locho podio lontano da quelle sempre ove ne mai manca tutta la estale le acque sono Iredjssime el latte di lontane over da quelli monti di neve, frulli di diverse sorle ne sono assai di modo che chi non si guarda facilmente si amala dopoi la Corte equi che pocho ne sono amalati assai, e noi ne abbiamo tre in caxa tra i quali e uno M. Panfilio da SlrasoUlo uno di quelli zentilhomeni di Friul che e cum noi molto gentil persona ha del mal assai spero in Dio con la gagiarda natura che ha et li boni rimedi presto guarira io mi guardo quanto so el posso da ogni disordine et giuro la fede mia che mai son stalo malinconico al mondo mi allrovo al presente e il mio star in Spagna mi (ara diventar vecchio di X. anni di più maxime al presente che non so come saremo veduti rispetto alle cose che vanno attorno. E malissimo cavalchare in questa cita perche tutte le strade sono mollo strcle e non iia altro che duo strade dove si possa andare e situala in bizaro silo perciò clic e posta in 5. colli sopra ii quali non \i abitano altro che mori et le caxe et strade sono sì slrete che a pena si può andare el io' ancora non vi son stato. Nel piano vi stano Spagnoli cristiani li quali (orsi sono più mori el marai.i che li proprij mori quasi tutta la Corte e ailogìala in questo piano il paese di inora e più beilo che di Iodio alcuno di Spagna percioche e benissimo lavoralo el coltivato da quesli mòri el pieno di arbori el maxime di rnorari perche si fanno qui assai sede aque ne sono influite per tulio ii paese vicino et poi questi mori lavorano el non fano secondo che si fa nel resto di Spagna che tulli si tengono idalghi zoe zentilhomeni el non voleno lavorare ma seguitano il beneficio che li ha dato la natura et come hanno una possession o qualche Iodio suo dicono che si mio padre ne mio Avo non ha piantato ne fallo piantare over lavorare questo locho ne anco io lo voglio fare et così con questa sua superbia se ne morono da fame el vanno furiliraudo (1) ii mangiare da questo e da quello li basta assai haver una mula in stalla et 1111 saio di veludo et doi o Ire servitori et par che siano signori et poi 11011 hanno eli e vivere ne dove dormire che dormono in terra 0 superbia et vanita infinita che vi e in questa Spagna ne più olirà voglio estendere perche aria assai da dire ma mi riservo a botila piacendo a Dio narrarvi ii tutto. La lambra che così si chiama dove alloggia i’ Imperatore e poslo sopra uno colle si che li Cortesani che barano dassalir do volle al zorno li suzo ne palirano assai perche vi e un pezo di camino et sempre nel andar convengono accender el nel ritorno discender e fa buon alla rnore-scha et per quel che e mi piace assai et non e bruta vi sono molle fontane dentro et ameni lochi et troppo deliliosi perche a quel che si vede quesli mori zoe li principali non attendevano ad altro se non a delilie et piaceri la chiesa maggiore non e bella perche ancor non e fabrichala et la vecchia e fatta alla morescha che e una gola cosa vi e una capella molto bella et sontuosa dove sono li corpi dii re Calholico e sua mogliera la regina Isabella con le sue sepolture di marmoro con molte figure fate in Italia eh’e bella cosa assai el di gran valuta et dila ca-pelia e molto ben oificionata ogni zorno di messe el ha molli belli paramenti et molte cose dargento per il bisogno di tre altari che sono dentro come saria candelieri grandi et piccoli lampade e lutto altre cose necessarie vi e anche appresso di questi il corpo del re Filippo padre di questo Imperatore ma in uno monumento coperto di brochado perche ancora non e latta la sua sepoltura. Non mi occorre per la presente dirvi altro eie. da 17 aprii in qua non ho aulo alcuna altra vostra. In Granata adi 8._ zugno 1526. tergo. Al mio Hon.° el Obrno padre M. Antonio Negro. (1) Furfurando forse accattando, cercando.