246 S. MARTINO DI MURANO. stinto, morlo in Milano nel 1525 d’anni 50. Il Serassi ne parla nelle annotazioni alle Lettere del Castiglione p. 5 e 9 nota 2. Il NavagerOj che ne lo ricorda più volte, lo fa vedere nemico della Signoria di Venezia, e dice che poco prima di morire mandò a dire al Papa col mezzo di don Lopes Urlado che non gli spiacesse, avendone cagione, di far la guerra alla Signoria; e similmente poco tempo innanzi che morisse scriveva a Cesare confortandolo a far la guerra alla Signoria stessa (Dispaccio 30 dicembre 1525). il Giovio ne scrisse la Vita che fu tradotta da Lodovico Domenichi (Venezia. Rossi 4557, 8.*°). Vedi poi la nota (123) quanto al più preciso tempo della morte del Pescara. (69j Dispaccio da Toledo ,5 agosto 4525 di tutti e tre gli Ambasciadori. (70) Dispaccio da Toledo dello stesso di 5 agosto 1525 degli stessi Oratori. (71) Dispaccio da Toledo 40 agosto 4525 de’tre Oratori, che si sottoscrivono così: Gasp. Conlarenus, Andreas NaugeriuSj Laurentius de Priolis eqties — Oratores. Nei Diarii del Sanuto (XXXIX. 299) vi è un brano di lelteracosì: Ex litteris llis-paniae datis Toledi 40 augusti 4525. Il durissimo Prioli quando tutti do li Oratori furono a torre licenlia da Cesare che fo alli 8 del instante fu fatto da Sua Maesta secondo il solito cavalier.....Io di mia mano li posi al collo una cadetta d’oro de ducati 540 che Sua Maesta liavea fatta far ..... Nel far di questi cavullieri poche cerimonie si usano perche solum limperadore li da de una spada sopra la testa et dice facimus te equitem. — 11 Contarmi nella più citata Relazione sua 4525 a p. 66 dice in consonanza: * Partili da Toledo e fermatici a un luogo sci leghe » indi lontano, la Cesarea Maestà mandò per un suo tesoriere a donare al magni-® fico messer Lorenzo de’ Prioli mio collega dugento ducati in un sacchetto, ed a » me in un altro ducati mille ». (72) Di Gaspuro Contarmi vedi quanto iu succinto ho detto nel Voi. II. p. 228 e seg. delle Inscrizioni Veneziane. (73) Quanto a Lorenzo Friuli f. di Alvise, chiarissimo per Magistrati, Reggimenti, Am-bascicrie sostenute è quegli che fu del 1556 creato Doge. Il Contarmi poi nella già più volle allegala sua Relazione 1525 scrive: * Il clarissimo messer Lorenzo » de’ Prioli mio collega, ed io preudemmo licenza dalla Cesarea Maestà, e da quelli » altri Signori li quali si trovarono iu Corte, e così partimmo, lascialo il claris-» simo messer Andrea Nuvagero (successor mio) il quale olire la singoiar dottriua » sua,, per la quale è celebre e iu Italia e fuor d’Italia, ha tanta prudenza, e deli sterità, che del servir suo questo eccellentissimo Stato, non solo in questa le-» gazione, ma in ogni altro carico tanto si può prometter della persona sua quanto » d’ogni altro (p. 65) ». (74) Dispaccio da Toledo 15 agosto 4525 soscrilto dal solo Navagero così: Andreas Naugerius, e il Codice in questo sito ha: Finis primi registri. (75) Dispaccio da Toledo 23 agosto 1525.—Giammatteo Giberto palermitano, datario pontifìcio, e Vescovo di Verona, fu uno de’Ministri di Clemente VII i più amali. 11 Serassi nella annotazione prima a p. 406 delle Lettere del Castiglione, conferma che il Giberti, come uno de’favoreggiatori del partilo francese in Roma, ora caduto in disgrazia dell’Iinperadore. Una Ducale 17 febbrajo 4528 (1529) diretta all’Oratore iu Roma Gasparo Contarmi, che ho nel suo originale; gli dice: Queste (Lellere) facemo per el presente corner che accompagna il Udo epo di Verona il qual si conferisce alla Santità del Pontefice chiamato da Sua Bue per quanto el tie ha re ferito: Gionto lo visilarele el farete conveniente expressione della benivo-tenza li habiamo che cerio è dignissimo prelato, grandemente existimato da noi per le virtù sue. Di lui, morto nel 4543, veggansi i Biografi e ultimamente il Giordani che ne cita parecchi a p. 7 nota 49 della soprallegata Cronaca. (75 a.) Fra Gabriele da Martinengo non si sa figlio di chi, ma uscito dalla linea di Autonio secondo figliuolo di Pietro Martinengo di Brescia, è fra gli illustri della