S. GIOVANNI BATTISTA DI MURANO. 581 < del doge Andrea Dandolo da lui di propria » mano diligentemente scritte, e gran quan-» tità d’instrumenti matematici, sculture (12) » de’ più eccellenti artefici così antichi, coli me moderni ; pitture esquisite diverse di » Giovanni Bellino, di Tiziano, di Giorgio-» ne, del Pordenone, di Rafaelfo d’ Urbino, » di Michelangelo, e d’ altri illustri pittori ; » oltre molte medaglie antiche d’oro^ d’ar-» gento, di metallo, statue, gioje, marmi, vasi, » ed altre antichità delle quali era molto i studioso e intendente ; talmente che essen-» do tenuto il primo antiquario di Venezia » tutti li dilettanti a lui ricorrevano, e diti pendevano dal suo giudizio (13). A tutte » le quali cose Agostino suo figliuolo avendo » aggiunto molti eccellenti istrumenti musili cali antichi e moderni, secondo il rito di » varie nazioni (14) e altre cose pellegrine, » formò uno studio in molte stanze diviso, » così nobile, che non solo a qualsiasi di » Venezia, ma d’Italia potevasi paragonare, » onde il Cardinal di Lorena essendo in Veli nezia nel 1560 volle vederlo fl5). L’anliti ca Casa degli Amadi vedesi sopra il Cali naie della Croce di Venezia, e fu rifiorii mata da Francesco, fattala ornare di belle » e ingegnose pitture da .... (16) pittore » celebratissimo e condotto dalla Corte Im-» periate in Venezia a tal elfelto, con grosso » stipendio : ed inoltre vi era appresso il » vago o ricco giardino e orto di semplici » rarissimi (17). Morì nel 1506. » 2. Agostino Amadi, eh* è il testé ricordato, unico figliuolo di Francesco e di Faustina Marini seguì le vestigia del padre, essendo ornato di molte cognizioni, ed avendo conservato, con aggiunte, le preziosità dal padre raccolte. Ebbe perizia della lingua E-braica, della Greca, della Latina, assaissima poi della musica. Egli fioriva nel 1570. Più cose scrisse., delle quali però confessar debbo non averne veduta alcuna nè mss. nè stampata ; ed io tali quali notate le trovo nelle Cronache Cittadinesche qui le riferisco : « I. La Poetica — 2. Delle armi, ossia deI- # 1’ arte Araldica — 3. Degli slromenti mu-» sleali ne’ giuochi o sagrilicii — 4. Espo-» sizione di alcuni sonetti platonici — 5. » Discorso dell’ acquistar merito — 6. Di-» scorso del dispregio delle ricchezze — 7. » Discorso del dispregio della morte — 8. » Discorso dell’ esser religioso — 9. Espo- ni 2). Per errore il Morelli nel 1. c. e il' Bettio ricopiarono la voce soltanto anziché sculture che stassi nel mio e in altri codici. (lo). Il Sansovino nella sua Venelia Descritta 4581. non fa menzione delle belle collezioni qui indicate dal Cronista, di Francesco Amadi, certamente perchè era già morto Francesco ; ma bensì di quelle di Agostino Amadi figliuol suo, che or ora nomineremo, e che probabilmente erede del Padre le avrà conservale e arricchite, come accennava anche il Cronista, ('vedi a p. 138. 438 tergo/ Lo Stringa 1 604, e il Martinioni 1663, continua-tori del Sansovino, ripeterono quanto egli scrisse. E non avendo avuto riguardo a’ tempi indicarono come sussistenti del 4604 e 4 665 oggetti che forse non erano tali quali in uno raccolti come il Sansovino li descrìveva. (\4). Il Sansovino a p, 439 fra gli Studi di musica dice: « Et quello di Agostino A-madi- è singolare conciosiaehè vi sono stromenti non pure alla moderna, ma alla greca et all’antica in numero assai grande, » le quali tutte cose sono ripetute dallo Stringa a p. 257-258-260 tergo, e dal Martinioni a p. 369-374-572-580. (4 a). Carlo di Lorena Cardinale che ho rammentato a p. 265 del Tomo IV. e che era del 1562 alloggiato in S. Giorgio Maggiore. (16/ Di questa Casa ho già detto nella nota prima a questa Inscrizione. Sì nella cronaca, che nella stampa dataci dal Morelli è il vacuo, quindi non se ne conosce il pittore. (\7). Questo Giardino, ed Orto è ricordato a p. 457 tergo del Sansovino 4581: A Santa Croce di Agostino Amadi. E la cosa stessa, come si è detto, ripetono lo Stringa e il Martinioni.