586 S. GIOVANNI BATTISTA DI MURANO. 4 Non vidi questa lapide, e traggola dalla Guida di Murano 1808. p. A4. Vi si dice SCO ANNO MDCLXVI. nipote. Tale quadro è uno di quelli che ve-devausi nella della Sala. re. » Ma nou fu Alessandro Amadi Veneziano, bensì Alessandro Numai, oppure de’ Malaterii Forlivese, del quale vedi f Uglielli (II. 584) e il Cappelletti (11. 557. 358) — Notasi eziandio un Amadeo Amai cavaliere di Rodi^ Commendatore ili Messina e Vescovo d'Imola 1’ anno 4596 il quale scrisse De celebralione missae, e anche Jlisloria sui temporis. Ma nessuno Andrea e nessuno Amai si registra fra’ Vescovi d’Imola nel 1596 dall’Ughelli (li. 640) o dal Cappelletti (II. 222); e Io slesso Marco Foscarini nel ricordare queslo Andrea Amai (Libro IV p. 392 595. nota J 7 i) riflette non trovarsi Andrea nei Catalogo de’Cavalieri di Rodi, e dubita poi anche della esistenza dell’opera appunto per non esser molto sicura ne’suoi racconti la Cronaca Cilladincsca, della quale si parla. — Parimenti s’inserisce nella Cronaca stessa un « Daniele Amadi, o Amadei, cui dal papa furono conferiti molti bencficii ecclesiastici, e da Benedetto XII venne crealo prete Cardinale di Santa Sabina insieme con Angelo Guidiccioni similmente Veneziano ed altri otto di diverse nazioni, i quali tulli dopo la morte di Benedetto furono nella dignità Cardinalizia confermati. » E si aggiunge esser morto il Cardinale « Daniele Amadei l’anno 1402 in Avignone, seppellito nel monastero de’Frati Eremitani di Santo Agostino con questa inscrizione. Est Reverendissimi D. Danielis Amadei Veneti Cardinale FILII Q. DOMINI JoANNIS AMADEI EPISCOPI C.ARDINALIS VeNETIARVM VABI1S LINGVIS ORNATI DOCTORIS PARISIENSIS CLERICI CAMERAE APOSTOLICAE. VlXII ANNO 65. MORTVVS MCCCCII. DIE sexto decembris. Cvjvs anima reqviescat in pace. Tale epigrafe è riferita intorno al 1G30 dal Palfero, e trovasi nel suo codice esistente nella Marciana a p. 509. tergo, già da me più volle usalo. Se essa fosse veridica avremmo che gli Amadi o Amadei cardinali erano due, cioè Daniele figlio e Giovanni padre. Ma Daniele non trovasi registralo dagli autori più riputati delle Vite de’ Cardinali ; e Giovanni e’ e tutta la probabilità che sia stalo confuso con Giovanni Piacentini, come ho detto nella nota 2. Nemmeno un Angelo Guidiccioni è accennato Ira i Veneti Cardinali, sebbene questa famiglia fosse anche Veneziana proveniente da Lucca. Un’ ottima riflessione faceva poi il Vescovo di Parenzo Gaspare Negri veneziano nella sua inedita opera intorno a’Veneti Cardinali (Codice mio in fol. N. 2895). Egli dice, data la verità dell’esistenza della epigrafe in Avignone, trovandosi il figlio Daniele Amadio sepolto nel 1402, tempo in cui lo scisma era nel suo maggiore incremento, e venendo ed egli ed il padre suo Giovanni caratterizzati col titolo di cardinali, pare che fossero entrambi dell’obbedienza dell’ antipapa Clemente VII, e non di quella del legittimo Urbano VI : imperciocché è certo che nè Urbano riconosceva i Cardinoli di Clemente, nè Clemente quelli di Urbano ; anzi vicendevolmente venivano da’ loro rispelli vi capi privali di queslo onore e puniti colle più fiere scomuniche. Quindi Clemente r.on avrebbe mai permesso che gli Amadi restassero seppelliti in luogo sacro, sotto a’ suoi stessi occhi, e quali Cardinali onorali se stali non fossero del suo parlilo. Ma il latto è (dice lo stesso Negri) « che in Avignone quest’ epilalìo non si trova nè nella chiesa degli Agostiniani, nè in tulle le altre, nè alcuna memoria di questi Cardinali, come ho rilevato da più lettere di personaggi distinti, i quali pregato aveva di qualche notizia su questo fa Ito ; » onde chi sa da qual principio abbia avuto origine anche questa tradizione (Ciò scriveva il Negri circa 1750-1760).