S. ANDREA DE ZIRADA. 41 dell’Ufrhclli, della Sardinia Sacra del p. Mutui della Gallia Christiana de’Monaci »laurini e della Germania Sacra dell’Hansisio. Un’esemplare di questo libro, donato dall’aulite al p. Ab. Mittarelli, reca in fronte una ■¡graie dello stesso Cornaro, ed ha sparse varie giunte che si suppongono somministrategli da Monsiguor Giuseppe Garampi allora Prefetto degli Archivii segreti Apostolici, con cui il Gornaro aveva letteraria ed affettuosa corrispondenza. Questo argomento di Candia fu trattato, dopo il Cornaro, anche dal chiarissimo ab. Antonio de Torres ex ¿bsuila spagnolo, che per lunghi anni abitò in Venezia, nella grande Opera che rimase iipperfetta per la sua morte (seguita nel 1817 in questa Città) che ha per titolo Antiqui-tates Graecae Cretenses della quale pochissimi esemplari uscirono, e questi imperfetti, sendo tutti gli altri stati gittati a peso di carta. (Vedi Moschini. La Chiesa e il Seminario della Salute di Venezia, p. 132. 135). 5 5. Notizie storiche delle Chiese e Monasteri di Venezia e di Torsello tratte dalle Chiese Venete e Torcellane illustrate da Flaminio Corner senator Veneziano. In Padova 175$. nella stamperia del Seminario presso ò. Manfrà in 4. figurato. Terminata eh’ ebbe la sopraindicata Opera ialina sulle Venete, e Torcellane Chiese, il Cornaro udendo il desiderio di molti di leggerla in italiano, ne intraprese non un volgarizzamento, ma sì un succoso estratto, dandole però miglior distribuzione, ommet-tisido la serie de’piovani, e de’priori de’monasteri, e i molti documenti che pubblicali ¡ivi'va nell’Opera latina; e oltre a ciò, corresse parecchi abbagli che in quella avea presi. Vi si è ristampata la Lettera di Benedetto XIV suindicata, tradotta in italiano; il disegno della pur sopraccennata medaglia fatta coniare dal Veneto Clero, e il decreto che vi ha relazione latino ed italiano. ** C. Opuscula quatuor, quibus illustrantur gesta li. Francisci Quirini palriarchae Gra-densis; Joannis de Benedictis episcopi Tar-vitini; Francisci Foscari ducis Venetiarum; Indreae Donati equitis. Accedit Opusculum quìntum de cultu S. Simeonis pueri Tridentini marltjris apud Venetos, alidore Flaminio Cornelio senatore Veneto. Venetiis 1758 ap’id Marium Carnioni. 4. Tom. VI. 11 Cornaro fino dal 1748 nel Tomo XXXIX a pag. 470 della Raccolta Calogerana inserì col suo nome un Opuscolo intitolato: De beato Francisco Quirino patriarcha gradensi con una piccola incisione che rappresenta il beato ; e indirizzollo in forma dì Epistola al celebre Cardinale Angelo Maria Querini, Bibliotecario, e Vescovo di Brescia, amiao del Cornaro. Avendo il Cornaro scoperto nell’archivio di S. Zaccaria una Bolla di Clemente VI del 1549 in cui sì nominava un Francesco eletto Vescovo di Capodistria, e che era stato innanzi Pievano di S. Maria Formosa di Venezia, volle saperne il cognome, e tanto spinse le sue ricerche che seppe essere uscito dalla famìglia Querini. Fu ristampata tale Operetta nel suddetto libro Opuscula quatuor 1758, ma con aggiunte, e varietà avendola ridotta a metodo di piccola Dissertazione, anziché di Epìstola. Anche l’Opuscolo sul Vescovo Benedetti patrizio Veneto era stato dal Cornaro col suo nome pubblicato nel Tomo XLIX della Raccolta Caloge-rana. 1755 a pag. 517. col titolo: De Jeanne Benedicto patritio Veneto Ordinis prae-dicatorum episcopo Tarvisino; e dedicollo, con lettera al suddetto Angelo Maria Querini, cardinale, bibliotecario, e vescovo di Brescia. E in questa edizione 1758, mutò parimenti la forma di Epistola in una Dissertazione. Avendo il p. abate di S. Michele di Murano D. Parisio Bernardi fatto vedere al Cornaro un Diploma originale contenente un privilegio dato nel 1434 da Sigismondo Imperadore al Cavaliere Andrea Donato già ambasciatore della llepub. al Concilio di Basilea, il Cornaro invogliossi da ciò a rintracciare notizie sul Donato, e ne compilò la vita, anche perchè la moglie di Flaminio era della stessa casa Donato, come si è detto di sopra. E siccome suocero del Donato era l’illustre Doge Francesco Foscari, così dettò anche dì esso la vita, e pubblicava l’una e l’altra nel sudd. Opuscula quatuor, ambedue eruditissime vite per li molti documenti riportati, e per le cose in addietro ignote alla maggior parte. Dalle quali, io per quella del Donato trassi notizie che ho inserite nel primo Volume delle Inscrizioni; e per quella del Doge Foscari l’illustre Pompeo Litta nella genealogia dì quella chiarissima famiglia. A questi Opuscoli aggiunse il quinto De cultu 0