48 S. ANDREA 35. « Notizie c Monumenti inedili appar-» tenenti a’Vescovi d’Italia c di Oriente e » inservienti all’Italia Sacra dell’ Ughelli ed » all’Oriente Cristiano del Le Qien. » Avvi una prefazione con due indici scritti dallo slesso Flaminio Cornaro. Aveva Flaminio preparate queste Notizie per una ristampa delle due celebri suindicate Opere; ina la ristampa non si è mai eseguita. Parlando però in quanto al l'Italia Sacra, i nostri letterati Coleti approfittando anche dell’ 0-pera stampala del Cornaro, e forse anche di queste Notizie depositate in S. Michele di Murano, fecero più e più giunte a’Vescovi dell’Ughelli, le quali giacciono ora mss. inedite fra’Codici della Marciana. Questa Opera è citata più volle dall’ Orsoni per quanto riguarda i Patriarchi nostri, c da altri. Ne approfitta però adesso il chiarissimo ab. Giuseppe Cappelletti per la sua grande Opera Le Chiese d'Italia. 3G. « Ristretto di Vite de’ Sanli secondo » il giorno delle loro feste. » Tomo Primo per li mesi di gennajo e febbrajo. In uno stesso giorno vi sono talora quattro c più n ile. (Cosladoni). 37. « Ristretto di Vite di Sanli una per » ciaschedun giorno secondo l’ordine delle » feste. » (Costadoni). Si riferiscono questi due Ristretti al n. 23 dell’Opere stampate. 38. « Notizie storiche delle Apparizioni » ed Immagini di Maria Santissima delle » Città e Dominio Veneto in aggiunta alle » già stampate, con Memorie, Documenti, o » Miracoli, cd altre Notizie nuovamente ri-» trovale. » (Costadoni). Si riferisce al numero 22 delle Opere stampate. 39. « Raccolta di Notizie sacre, di Ora-» zioni, Lezioni, Vite, cd altro, parte da » lui scritte in latino e parte in italiano. » (Costadoni). 40. a Notizie delle Nove Consecrazioni » di Chiese Venete con altre Memorie ad » esse appartenenti. » (Il Costadoni dice cosi: Consacrazioni: ma io credo che debba leggersi Congregazioni, e allora queste Notizie si riferirebbero al num. 3 delle Opere stampate. 41. « Collodio Legationum Cretensium » nd Rapublicam Venetam et alieni ad Crc-» tam spcctantia. » (Costadoni). Veggasi il num. A delle Opere stampate. DE ZIRADA. 42. « Cronologia de’Pievani di Venezia » con documenti ed illustrazioni. » (Costa-doni). 43. « Joannis Georgii Peiferri Memora-» bilia Monumenta anliquis recenlioribus-» que lapidibus insculpta auxit F. C. (Fla-minius Comelius ). ( Costadoni ). Sono gli Epitaflìi del Pai fero del quale ho già parlato nella Prefazione al primo Volume delle Inscrizioni Veneziane. 44. « Raccolta di cronache c di erudi-» zioni sacre di varj autori con note e po-» stille » di F. C. ( Flaminio Cornaro ) (Costadoni). 45. « Raccolta di Scritture e Notizie » appartenenti a Magistrati esercitali da » Flaminio Cornaro. » (Costadoni). 46. « Lettere autografe di Flaminio Cor-» naro » stanno nel Codice XIX, e nel Codice CLVII della Classe X fra gli italiani nella Biblioteca Marciana. Quella nel Codice XIX è diretta a Monsignor Gaspare Negri Vescovo di Parenzo, in data di Venezia 28 giugno 4755 colla quale Io ringrazia di alcuni capitoli stesi da esso Negri circa la dedizione dell'Istria, e ne lo loda. Ricorda l’antica solennità dello sposalizio del mare, e lo priega dell’impronto in gesso del sigillo del Capitolo Cretese, giacché quello che aveva ad esso Cornaro anteriormente spedito in cera si guastò. La Lettera nel Codice CLVII è scritta all’abate Giovanni Brunacci di Padova in data 48 novembre 4746 da Venezia. Con essa lo prega a dargli lumi sulla maniera colla quale i Bollandisti hanno trattato le translazioni di varii sanli in « Venezia e come potrebbesi accertare il » pubblico della realtà de’nostri possessi. » Dice che il padre Zaccaria si mostrò prontissimo a trattare l’argomento in via di Dissertazione; ma esso Cornaro crede di rivolgersi al Brunacci perché sa, che « ne ha » fatto qualche studio e raccolta, massime » per li corpi di S. Nicolò Magno, Nicolò » Zio, e Theodoro che riposar si credono » in San Nicolò del Lido. » E quindi lo invita a trattare questa materia exprofesso, e con la sua solita erudizione redimere dai pregiudizii la contrastata verità dell’esistenza di detti corpi santi, e di altri che in Venezia si venerano. — (La lettera è autografa, come dissi, e quindi autografe alcune