268 S. MARTINO 1)1 MURANO. vagcro). Scrive et manda libri fati stampar de li contra il Papa.....la qual opera etiam mundoe per avanti per ser Bortolo suo fradello qual si partì per la. Frausa con Vorator dii Marchesi di Mantova .... Item scrive el dito partì adi 13 aprii. (228) L’Oratore di Mantova'era Messer Capino da Capo di cui vedi la nota (179). Si sa poi che il Duca era allora Federico II. Gonzaga, che governò dal 1519 al 1540, ' e che fu Capitano generale delle truppe pontificie, già rammentato dal Lilta ( T. V. famiglia Gonzaga). Pel ricevimento del Gonzaga nella celebre Veneziana Compagnia della Culza leggasi l’Opuscolo di Marino Sanato impresso in Venezia nel 1852 col titolo: Narrazione della festa solenne data in Venezia dalla Compagnia della Calza nel DI. D. XX adi Xlll febraro per l’accettazione di tre sodi, pubblicalo da Giuseppe Beltrame per onorare le nozze Giovanelli-Chigi, e annotato da me. (229) Dispaccio da Vagliadolid 13 aprile 1527. (230) Quanto alla risoluzione falla dal Grancancelliere di venire in Italia veggasi anche il Castiglione a p. 144 delle citate Lettere; e quanto alla venuta sua in Barcellona veggasi il Denina p. 75, il quale dice che tornò poi a Madrid affinché l'Lnperudore non avesse a desiderare il suo consiglio in questo emergente (cioè del nuovo sacco di Roma di cui in seguito). , (231) Relativamente all ’Apologia vedi la precedente nota 221, e sulle doglianze del Nunzio circa tale stampa e sulle giustificazioni dell’ Imperadore è a leggersi il Castiglione alle pagine 145-146. (232) Dispaccio da Vagliadolid 12 maggio 1527. (233) Dispaccio da Vagliadolid 23 maggio 1527. — Ognun sa, come dice il Navagero, che il figliuolo è Filippo II. poscia re di Spagna. La data della nasc ita concorda con tulli gli Storici. Erra però l’Ulloa che a p. Ili dice che nacque al primo di maggio. (234) Il Contestabile era Anna de Montmorency di cui vedi alla nota (58). — Il Duca d’Alvu, o d’Alba era Federico Alvarez dell’illustre casa Toledo cavaliere del Toson d’ oro che avea sposata Isabella de Zuniga figlia di Alvaro Duca di Bejar ricordato dal Moreri (T. VI. p. 545). (235) 11 Duca di Borbone, di cui vedi la nota 59, morì da lina palla di moschetto prima ancora di salire le mura di Roma nel 6 maggio 1527 (nota del Serassi a pagina 183 delle Lettere del Castiglione Voi. IL). Veggasi Lodovico o Luigi Guicciardini p. 171, 472. Sacco di Roma ediz. 1758; e Francesco Guicciardini p. 50 li. Libro XVIII. Storia ediz. 1583; e Muratori p. 59 T. XXIU. edizione citala 1800. Il Buchon ncll’Opera ( Choix de chroniques et memoires sur l’histoire de France XVI. siecle. Paris 1836, 8.°) cita un Codice num. 167 della classe XXX. della Ma-gliabcchiana di Firenze, che contiene: Sacco di Roma scritto in dialogo da Francesco Vettori. Quivi la morie del Contestabile de Bourbon vi è narrata come la narra Jacopo Bonaparle nel suo libro intitolato: Sacco di Roma. Cotogna 1756, e dice : 11 Borbone disperato prese una scala e andò verso le mura per dar animo agli altri a fare il medesimo, e nell' andare ebbe una ferita d'archibuso nella testa e subito mori. Due miei Codici num. 2301, e 2302 in 4.° cartacei del secolo XVII. contengono Vistoria del Sacco di Roma di Patrizio de Rossi fiorentino ec. — Il Codice num. 2302 a p. 117 tergo dice: » Mentre li Spagnoli combattevano in questo luogo » incessantemente le mura e senza intermissione di tempo si sforzavano di saltare » dentro Roma, occorse che Borbone, facendo quivi più olfitio di soldato che di » capitano, mentre cou la sinistra mano una scala (*) appoggiava alle mura per » salirvi sopra, uu fante della guarnigione sparasse un archibugio, e lo colpisse ( ) L altro Codice mio num. asoi dice: impugnava una scala appoggiata alle mura per salirvi sopra, un fante della guarnigione delle mura sparò una spingarda e lo colpì in una coscia.