4 DI MVRANO. XVII. che quel piovano fece suo testamento nel 1335. Il Cornaro lo mette all’anno 1524. — Gasa di pietra, e terra posta nel confine di S. Stefano, lasciate dal qgondam Bartolomeo Tataro. Vi si dice que fuit quondam ser Barth. Tataro fiolary fi). — Una proprietà di Dartolommeo pittore è cosi descritta : Proprietalem quandam Bartholomei pictoris de confinio Sancii Stcphani que est una Ruga domorum de sergentibus (8) posila in contrala Sancii Stephani. Nel margine la stessa mano del secolo XVII dice: Case di Corte Nova e suo livello come si deve distribuire. Queste case sono stale livellate a D. Anna Garzoni e poi alla Procuratia de Ultra. Io avea dapprima sospettato che quel Bartotammeo Pittore fosse uno de’ Vivarini eh’ ebbe pure tal nome. Ma me ne cessò il sospetto, vedendo che il Vivarino operava dopo il 4450; e qui si tratta di uno anteriore quasi d’ un secolo. Se però nello elenco de’ pittori mu-ranesi mancasse un Bartolommeo (che forse potrebbe essere uno degli antenati di casa Vivarini; godo di averlo scoperto e che possa esservi aggiunto. 4378 Confinanti a varie case trovo: Ber-tucius Medici de Venetiis. — Ioannes de Ponto — Marcus Marasco — Franciscus Avan- (3). 11 Codice ha nitidamente Moisen ; ma la nota moderna Agostino. Preferisco il Codice anche perché negli alberi di quel tempo c'è Moisè da Sant’Angelo figlio di Francesco Soranzo da Sanla Temila. (4). Il Codice ha Cauco, ossia Cocco ; ma la nota moderna Calbo. Gli alberi concordano col Codice. (5). Così il Codice che in abbreviatura ha Berta. La nota moderna ha Benedetto, ma certo con errore. (6). Manca nella nota moderna il nome di Pietro Cocco come podestà ; ma è certissimo che vi fu. Il documento contemporaneo ha : MCCCCXLI die XI septembris. Res infra-scripte reperle fuerunt tempore speclabilis et generosi viri domini Pelri Caucho prò illustrissimo ducali dominio veneciarum lionorabilis potestalis Muriani ultra ullrascriptum inventarimi consignate per venerabitem virum dominimi presbiterum Antonium quondam Iohannis plebanum diete ecclesie Sancti Stephani de Muriano. Il Cornaro all’anno 4444 mette piovano un llieremias canonie. Torcetti, ma da questo documento risulta che v’ era Antonio Catafestio o Catafeste, che è dal Cornaro posto soltanto all’ anno 4465. Correggasi alla p. 456 di questo volume, ov’è dello Pierantonio, anziché Pre Antonio. (7). Fiolario è antichissima famiglia Veneziana. Ma vedendo che Bartolommo Tataro si chiama Fiolario, sospetterei che qui fosse il titolo della sua professione, come sarebbe vasajo ; giacché phiala è noto significare lazza, coppa ec. e veggasi anche nel Ducange la voce FIOLA, per phiala, ampolla. — Del Tataro vedi nell’inscrizione 47 pag. 502. —-Btondus Fiolarius vedi anche a p. 460. (8). La voce sorgente*, sergentibus, equivale affittitati; quindi ruga domorum è una serie di case, non dominicali, ma da affittarsi. 524 S. STEFANO 4404. Moisè Soranzo (3). 4407. Marino Cocco (4) 4412. Albano Cappello 1415. Fantino Pisani 1419. Andrea Loredan 4 425. Bertucci Loredan f5) 1441. Pietro Cocco (6) 1457. Nicolò Cappello Quanto poi alli Benefattori ed altri individui noto i seguenti. 4 570. lacobello da Molin, e Andrea cerdo (cioè calzolajo, o in dialetto calegher) erano procuratori della chiesa. Vedi qui alla pag. 462. 4374. Die vigésimo quarto mensis iunii. Ser Btondus Fiolarius ( 7 ) de Muriano presentavi! et donavi! altari beatorum martirum ecclesie S. Stephani de Muriano infrascriptas res in presentía Paschalis Cordans et ser Io-annis Cavoduro de Muriano. 4 575. Amministratori de’beni, e procuratori della chiesa erano Gerardus senptor qui fuit de Padua et mine habitat Muriani, et ser Blondus Fiolarius (7) de contrata S. Stephani. Nella sottoposta nota de’ beni amministrali trovansi. — Case lasciate da Marco d'Arpo che fu piovano di S. Stefano; e vi si nota in margine da mano del secolo