464 S. STEFANO DI MVRANO. piovano di cui al num. 2 c al num. 42 — Meschini a p. 46 della ripetuta Guida 1808 riferisce tale epigrafe col cognome BAREN-GO anziché BERENGO, e in elTelto questa casa BERENGO è nel Catalogo delle cittadine Muranesi 1605. De’ CASTAGNA è memoria anche nella epigrafe 55. 7. D. 0 M. | IIAEG CQEMETERIA TEMPORIS YETVS | TATE D1RVTA PETRVS MOLINA-RIVS PLEB.8 | MARINVS BIGALEA ET ANDREAS DARDVINVS I ECCL.ae PROCVR. 1NSTAYR. CYR. AN. D. MDCLXXVI. | ANNO VERO CI0I3CCL. AD HANC FORMAM REDACTA | AERE R.ml FHAN.1 MORELLI TORCEL.“'1 CANON.ci | IIVIVSQ. ECCLESIAE PLEBANI. Sopra la porla oggidì otturata, che metteva nel Cimitero. PIETRO M0LINA11I fu pievano dal 4670 al 1679 in cui morì. Leggesi nel Necrologio della parrocchia di S. Stefano lettera D. pag. 86 — « Ottobre 8. 1679. Il Ilev. Sig. » D. Pietro Molinari piovan della detta » Chiesa morse munito degli Santiss. Sa-» cramenli in età d‘ anni 53 in circa cs-» sondo stato piovano anni 8 mesi 9 e » giorni 7, c li 9 fu sepolto nella nostra » Chiesa nel mezzo . . Li fu recitata un’ora-» zionc in funere dal Sig. d. Gioseifo Par-» mesani Sacerdote di chiesa et li fu can-» tata la messa dal capitolo in musica — » Ebbe a successore nella pieve Vincenzo dal Moro figliuolo di Francesco. Egli era uno degli Accademici Angustiali di Murano ; e la sua famiglia trovasi nell’ Elenco delle cittadinesche Muranesi fino dal 1603— Scrisse questo don l‘ic(ro Molinari lodevolmente in musica; e di lui si ricordano: la barbarie del caso dramma di Domenico Gisberti prete nel 4664-; eia Ipsicratea, dramma di Giammaria Milcetti di Faenza, nel 1660. (Vedi Allacci, Drammaturgia p. 437 e .470; e il chiarissi Francesco Caffi a p. 576. Parte I. della Musica Sacra in S. Marco di Venezia). Il Caffi notava del Molinari eziandio la Venere travestita, dramma di Antonio Scappi, rappresentato nel 1692: ma se è giusta questa data, è d’ uopo dire che fu rap-prcsentoto colla musica del Molinari dopo la morte di lui; che avvenne nel 4679. D’ altra parte 1’ Allacci dice (p. 809) essere musica di diversi. La Casa DARDV1N è nello stesso Elenco 4605, il primo essendone Andrea q. Zuanne. Un posteriore si nota alP iscrizione 59. Il MORELLI è il rammentato al num. 4. Quanto a’ BIGAGLIA ho già detto nelle Inscrizioni della Chiesa e Confraternita di San Giovanni Battista. Il Moschini a pag. 46 della Guida 1808 copiava questa memoria, ma invece del nome MARINVS pose MAXI-MVS, e l’anno MDCLXXV. ^1673^ anziché MDCLXXVI ('1676). 8. D. 0. M. | ANDREAE M0RELL1I QM. IOIIAN | PIETATE ] AMPLIORI ATQ. ELEGANTIO-RI FORMAE REDDITVBI | AN. AERAE YVLG. CI313CCXLIX. | ANNVENTE AMANTISS.FRA-TRE | R. D. FRANCISCO MORELLIO. | TORCEL. CANONICO | IIVIVSQ. ECC. PLEBANO. Sul muro esteriore della Sagrestia. Mo* sellini ha questa lapide a p. 46, ma inesattamente copiava MORELLI e non M0-RELLII — FORMA non FORMAE — 1’ anno MDCCIXL e non MDCCXLIX — e infine MORELLI e non MORELLIO. La famiglia MORELLI Muranese (di cui anche nell’ inscrizione 4 si è veduto lo stesso piovano don Francesco , e nell’ epigrafe 52 è ricordato lo stesso Andrea suo fratello ) era di povera condizione ; ma arricchitasi col traffico dell’ arte vetraria, e contarie in Inghilterra potè nel 1686 esborsare la prescritta somma di centomila ducati per essere ammessa alla Veneta nobiltà patrizia. E infatti presentala la relativa supplica nel 9 settembre di quell’anno a nome di Alvise, Bartolomeo, e don Floriberto, monaco Cassinense fratelli Morelli furono col decreto