S. GIOVANNI BATTISTA OSPITALE E CONFRATERNITA IN Mvrano Corsolino degli Ubbriachi (4) mercatante fiorentino che abitava in Venezia, col suo testamento 8 giugno 4337 lasciò diecimila lire di veneta moneta perchè fossero impiegate nella erezione di un Ospizio od Ospitale nell’ Isola di Murano per raccogliere e alimentare poveri di Gesù Cristo; e fu anche in breve tempo inalzato nella parocchia di Santo Stefano sotto il titolo di San Giovanni Battista. 11 priore di questo Ospitale eleggevasi dalla famiglia del testatore, ed era confermato dal Vescovo di Torcello, il quale, considerandolo come rettore di una casa religiosa gli aveva assegnato luogo proprio nel Sinodo diocesano. L’anno dopo la morte del testatore i Commissarii elessero a primo priore Massimo Belligotti da Firenze congiunto del defunto Corsolino, e tale diritto dovea successivamente passare di erede in erede fino alla mancanza della discendenza e parentela. Massimo ebbe dal pievano e capitolo di S. Stefano, come luogo situato ne’confini di quella parrocchia, la permissione di fare delle arche o sepolcri entro il recinto dell’ 0-spitale, per se e successori, e per li poveri soltanto di quel pio albergo, con le condizioni come negli atti 1338.15 aprile, 49 maggio 4341 (FI. Cornaro. Ecc. Tor. II. 454 456.) E in quest’anno 4344 coll’istrumento medesimo il priore Massimo ottenne da Giovanni Morosini vescovo Torcellano di poter erigere un altare nel detto Ospitale, che fu dedicato a San Demetrio martire. Eran decorsi dieci anni dalla morte di Corsolino, quando nel 4348 alcuni pii uomini i quali cran presidi della Compagnia, o Confraternita, molto tempo prima introdotta in Murano, detta la Frogia de’Battudi sotto il titolo e invocazione di S. Giovanni Battista, domandarono al priore Belligotti di poter trasferire la loro Compagnia nell’albergo stesso in maggiore assistenza dei poverelli, e fu concesso quanto bramavano ; cosicché nel dì 6 aprile di quell’ anno entrò la Confraternita nell’ 0-spitale, e ne furono estese le leggi e costituzioni, come dall’antica matricola rilevasi (2). Cresciuto nel 4350 il numero de’Confratelli, e l’Ospitale divenuto ristretto per le riduzioni loro e pel ricovero de’poveri, la Scuola o Confraternita fece procura a ser Giovanni Ceni Spiciaro guardiano di poter permutare con ìSicoletto Correr secondo priore dell’ Ospitale una casa di ragione della Scuola posta nella stessa contrada di S. Stefano, per un pezzo di terreno accanto alla proprietà del-f Ospitale suddetto, sopra il quale la Scuola aveva già cominciato a fabbricare una casa, promettendo a nome della Scuola di ridurla tale da poter servire di residenza a’ priori, adornarla di un altare che venne dedicato a S. Vittore ec. Tale permuta stabilita con solenne istrumento 3, (altra copia dice 23) aprile 4350 dimostra che e la Scuola e 1’ Ospitale formavano un tutto insieme a van-