20 S. ANDREA I. Marco Barbaro il primo della illustre Casa è rjuel notissimo personaggio clic militò nell’impresa di Tiro Tanno 4123-24 sotto il Doge Domenico Michiel del qual falto ho scritto nel Voi. IV. a p. 515. 510 ec. Riferirò qui sotlo quanto spelta al Barbaro, servendomi delle parole del genealogista della Casa. « Domenego Michiel Dose et il » populo Venelo deliberò agiutar li chri-» stia ni di Terra Sanla. Fu preparala gran-» de armata de più sorte de navilii. 11 Dose » volse essere il Cnpilanio Generale; et heb-» be uno stendardo dal Papa con titolo di » Capitanio della Fede. Furono ad ogni sorte » de navilii falli li Capitami; uno de quali » fu Marco Barbaro. Et non molto lontano » da Ascalona Città con cerca cento gallie >» de Mori fu allacada la battaglia la quale » durò otto in nove bore. Et fra questo » difendendo . il detto Marco la prora del » suo navillio, li Mori li montarono sulla » pope. Et uno Negro li squarciò la sua » bandiera dalle Rose. Ciò veduto da lui » corse alla pope. Ammazzò il Negro. Scac-» ciò li Mori. E recuperò il suo Navilio. ” Ma non potendo drieciare la squarcita » bandiera, tagliò un braccio al morto Ne-» grò, e si trasse un facciol che haveva » iutorchiato alla lesta. E' non havendo ■ tempo di fare bei disscgni_, con quel brac-« ciò sanguinoso fece come un tondo, e lo » levò in cima una lancia per bandiera. Al-» tri han scritto chel facciol haveva, come » un tondo del suo sangue uscitoli da una » ferita, che haveva nella testa. Ma io credo » il primo perochè ho veduto il cimiero » qui dipinto sopra cose antiquissime di » Casa noslra ; volendo quasi dimostrare, >• che le braccia di quel Negro che li squar-» ciò la bandiera li feceno l’Arma. Infine • ebbeno vittoria che fu del 4122 (cioè 4423). »> Ritornarono a Venelia ricchi e vii loriosi » et perciò è scritto chel detto Marco mutò » l’Arma alla impresa del Suro. Dal qual » descendiamo noi tutti da Cà Barbaro, » come ho scritto in altro loco particolar-» mente » (cioè nel libro secondo). La suddetta Arma era dapprima doi Sbarre e doi Rose azure in campo d:oro. — Il fatlo di questo Marco Barbaro 4 123 è rappresentalo in uu )E ZIRADA. quadro della Sala dello Scruttinio. Vedi In-scriz. Ven, IV. 522. II. Marco Barbaro figliuolo di Marco q.’Nicolò e cugino secondo di quelli che si ricordano in questa epigrafe, era gobbo di persona, e nacque da Samaritana Badoer di Angelo nel 20 settembre 4511. Del 1535 diveune marito di donna Cristina Marin di Giovanni. Fu il Barbaro uno destre savii Provveditori sopra gli Officii, cui spettava di rivedere i conti di molte magistrature e vegliare alla esecuzione delle leggi imposte a* Magistrati economici. Trasportalo per lo studio delle cose genealogiche nostre sali in gran fama appo di noi per erudizione patria e per esattezza. In fatti egli stese l’Origine e la Discendenza delle patrizie famiglie tanto estinte quanto viventi a’suoi dì. « Vi si leg-» gono accennali bene spesso i carichi, e » talvolta anche qualche fatto che per sin-» golarità, se non per grandezza, riesce » caro ad udire. Non si abbandona a volgari » testimonianze; ma additando senza darvi » credito ciò clic si trova nelle cronache più » comuni, distingue sempre con fino accor-» gimento somiglianti notizie da quelle molle tissime ch’egli poi di mano in mano ci » somministra colla scorta d’autori incon-» trastabili. Quindi si veggono ad ogni passo » allegati i Registri or dell’Archivio, or » de’Magistrati, Convenzioni, Testamenti, » Iscrizioni, e ogni altra specie di sicure » memorie; fralle quali erano alcune scrit-» ture custodite dalle particolari famiglie » ove stavano i fasli di cìascheduua descritti » con singoiar diligenza. » Tale e veridico è il giudizio che dà Marco Foscarini su questo genealogista ( p. 485, 486, 487.) Quest’uomo benemerito venne a morte nel marzo 4570, avendo fatto testamento di sua mano fino dal 1569 a’49 dicembre; presentato nel 7 marzo 1570 in alti del pubblico notajo Girolamo Parlo, e aperto, e pubblicatane la prima parte nel 9 marzo di dello anno 4570, e la seconda parte nell’undici dicembre 4 574. Insliluisce primieramente suoi Commìssarj Crisiina Marin sua moglie, e ms. Girolamo-Giovanni Barbaro suo fratello, e ms. Zuan-vincenzo Barbaro fu di ms. Francesco; e in