S. ANDREA DE ZIRADA. 33 l’Inscrizioni Veneziane siccome amico e pa- Bartolommeo Nave {ex Navi) teneva uno reute «li Alberto Gozzi a. 1698. * studio di anticaglie, c di gioje ch’era connu- Avcvamo però assai più antico, e anche merato fra i primi della Città; e fra queste nello stesso secolo XVII, il cognome NAVE gioje era 1111 diamante grossissimo, del prez- o DELLA NAVE fra le famiglie non patri- zo di venticinque mila ducali; e forestieri /ie. 1- registrasi un Lodovico Nave ( seb- e cittadini andavano continuamente a visita- bene altri dica Nove ) piavano di S. Lucia re questo museo. Fra le pitture celebri che del 1474 (Cornaro Vili. 33■>). Un Melchior avea Bartolommeo, era un quadro con mezza dulia Nave cittadino Veneto sposava nel 1504 figura di Giuditta con la spada in mano e Samarilanu f. di Zaccaria Freschi, e la re- il capo di Oloferne, dipinto da Vincenzo lazionc delle splendide loro nozze fu pubblicala dall’ab. Jacopo Morelli (Operette. Voi. I. p. 151). Un Giammarco Nave nota-jo ducale è sottoscritto in una pubblica Lettera diretta a Leonardo Cicogna Conte di Albe nel 1551. U11 Giunfrancesco della Nave era Guardiano della Confraternita di S. Maria di Misericordia nel 1565. U11 Sebastiano Nave del 1G30 fu piovano de’SS. Simeone e Giuda, arciprete ili S. Canziano, cd Esaminator Sinodale, (Cornaro VI. 409). Ma abbiamo avuto nello stesso secolo XVII, tra i non palrizii Nave, tre distinti, l’uno fu Jacojìo, l’altro Bartolommeo^ il terzo Vianrpaolo. Jacopo Nave dal Zabarella nella storia di Casa Zeno ( Traseu Feto. Parie Prima. Padova 1640. 4. a p. 3G) viene chiamato non solo buon filosofo, e giureconsulto, ma ancora versatissimo nella Istoria cd Umanità « sì clic » par quasi impossibile come (essendo egli >• uno de’primi Avvocati della sua patria) » possa attender a sludii giocondi et dilet-« tevoli; tuttavia l’opere da luì fabbricate » ne fanno piena et abbondante tcslimonian-» za. » Egli aveva con isquisito stile stesi gli elogi degli uomini illustri di Casa Zeno, come sì raccoglie dallo stesso Zabarella nella Introduzione al Trasea Peto, dicendo allegoricamente, clic « avendo scoperto che una ,» brava e fortunata Nave a vele piene ve-»iva volando con l’ali di una somma vir-»• tu, carica delle infinite palme e trofei di •• questa gloriosa gente, c che era per sca-» ricar l’immenso tesoro che seco ne por- * ta, » esso Zabarella risolse ritirarsi, sicché solo ne ha fatta la prima parte, dividendola in setto libri. Non venne mai alla luce quest’ Opera dì Jacopo Nave, che io mi sappia;'come non usci la Parte seconda del frasca Peto che contener doveva gli dogi de’Zeni. Toa. VI. Catena pittore e cittadino Veneziano (Ridoni. 1. 64). Così pure altri quadri possedeva del Palma Vecchio (ivi 122). dì Tiziano (ivi 152) di Naialino da Murano (ivi 202) di Andrea Schiavone (ivi 234) di Balista Zelotti ( ivi 369) di Jacopo Bassano (ivi 383), e disegni varìi del Parmigiano. Dal Rido Hi nei testò citati luoghi apparisce che gran parte di queste pitture sieno passale in Inghilterra; ciò avvenne prima del 1648 epoca della stampa del Ridolfi. E innanzi eziandio a quest’epoca, cioè del 1G27 cotali antichità possedeva il Nave, poiché una Lettera di Siino-ue Vovet a Ferrante Carlo in data di Venezia 14 agosto 1627 ricorda come il Nave fece vedere il suo studio al Vovet, che lo dice « studio di bellissime pitture cou una mano » di gioje. » Parlando poi di se il Vovet dice che sì « ferma a Venezia dove gli fu dato » da dipingere la tavola dell’altare della » Scuola di S. Teodoro cavaliere protettore » di Venezia, e spero avrò finita alla fine » del presente. » ( Ai tempi del Boschini 1G75 la palla di questo altare era di Odoar-do Fialelli). Vedi Lettere Pittoriche. Roma 1757. 8. Tomo lì. p. 244. Al Nave trovo dedicato il libro contenente le lodi del Pu-lice dall’autore Giannantonio Moschetti (Venezia 1625. 12.) il quale nella dedicazione va annoverando le belle cose dal Nave possedute. Giampaolo Nave figliuolo di Jacopo suaccennato ha un elegante carme latino intitolalo : « De serenissimae ac polenlissimae » Venctae reipublicae laudibus ac uupera » navali contra Turcas Victoria sub auspiciis » Aloysii Mocenico D. M. P. Vcnelaeque » classis imp. inclyli et Francisci Mauroce-» ni Petri senal. lilii magnarnm Triremium » praefecli fortissimi. » Ed ha eziandio un epigramma Ialino per la stessa occasione. Vedi a p. 84 e 8G del libro : o Le Glorie 5