S. ANDREA DE ZIRADA. 67 Gli STENO, giusta l’esatto genealogista Marco Barbaro, detti prima Flabanici partirono di Aitino con grandi ricchezze, circa il 724 avanti il mille; e vennero ad abitare a Borano da Mar, di poi a Rivoallo. (I) Fra i primi STENO in Venezia troviamo un Girolamo fatto procuratore del Corpo di S. Marco nel 932. ( Coronelli. Serie, p. 6. e Meschinello. Chiesa ducale. T. III. p. 82 ). Un Tiberio Steno del 4422 soscrisse al privilegio dato a que’di Bari, del quale ho già altrove parlato. Un Pietro Steno soscrisse alla quietanza fatta nel 4451 ad alcuni nobili di Cà Basegio, della quale pure ho detto (Inscriz. Voi. IV. p. 562. 563). Varii altri fiironvi ne’ secoli XIII e XIV avanti il serrare del Maggior Consiglio, e fra questi è distinto Giacomo Steno che del 4267 era già ascritto al Maggior Consiglio; del 4275 fu de’XLI elettori del doge Giacomo Contarini; del 4280 Consigliere, e del 4287 procuratore di San Marco. (Coronelli. I. c. p. 24. e Meschinello p. 86, che lo dice da San Biasio). (2) Abitava una porzione di questa Casa anche a S. Geremia; e un’altra passata era in Candia colla colonia del 4214, della quale famiglia era Capo un Donato Steno da San Polo, e in quell anno stesso andò in Candia colla medesima colonia un Marco Steno del sestier di Cannaregio, e forse da San Geremia. Un Ermolao Steno del 4341 contestabile di fanti in Valle, dovendo riparlare come dimesso dalla sua carica per non so quale accusa gli era stala data da Matteo suo tamburrino, quando fu nella galea, legò le mani dietro la schiena a detto Matteo, e con un pajo di forbici gli tagliò il naso, e con una lancetta anche una orecchia. Giunto a Venezia fu Ermolao condannalo a pagare lire venticinque per questo suo eccesso; pena a dir vero troppo mite. Una Elisabetta Steno era badessa nel Monastero di S. MaiTio di Mazorbo nel 4382 sostituita alla deposta abbadessa Cecilia Barbaro, quando uu Donato Barbaro parente di Cecilia andò a levare a forza d’arme la Steno, e condussela a Venezia. (Notizie da’Registri Raspe, codice mio n. 2674). Di uu Pietro Steno vissuto nel secolo XIV, e forse quello che fu Consigliere, figlio di Leonardo, esisteva nel museo di Apostolo Zeno il sigillo. Era rotondo di media grandezza. Nello scudo posto nel centro eravi la stella, stemma della famiglia, e fra due circoli abbracciaci lo scudo, leggevasi in gotiche lettere S. PETRI STENO. Ne ho un dise-gnelto nelle mie carte, ma non avendo veduto l’originale non ne posso dare maggior contezza. La Casa STENO che rimase patrizia in Venezia si estinse nel Doge, come poscia vedremo. Ma la Casa trapiantala in Candia, sussisteva anche del 4484 in un Angelo q. Lorenzo q. Georgio Steno, il quale Lorenzo^ sendo venuto a Venezia del 4458 voleva provare per testimonii la legittimità sua e della sua discendenza ond’ essere ammesso al Maggior Consiglio; al quale oggetto produsse un Albero genealogico che avea per ceppo un Simone Steno da San Geremia, dicendo che questi del 4274 ebbe una Cavalleria in Candia; e allegando, quanto alla nobiltà, che nei libri della Cancelleria ducale si sarieno trovati i nomi di Simone, Angelo, Nicolò, e Zanachi. Ma gli Avvoga-dori di Comun risposero che doveva egli provare la sua genealogia per scritture pubbliche, e non per testimonii o cose di Candia, giusta la Parte 4324. 8 settembre; on-d’è che non avendo ciò potuto provare, non fu ammesso alla Nobiltà Veneziana. Anche un Bernardo Steno del 4421, e Angelo testé nominato del 4484 tentarono di provare la loro (i) 11 cognome STENO anche nello scorso secolo XVIII esisteva in Burano; trovandosi a stampa il libro: IL Fedele martirizzato cioè vita e morte di Sant' Aìbano martire poema eroico del molto reverendo D. Albano Stenno cittadino di Buran dedicato al[ illustrisi, sig. Baldassare Tio cittadino Veneto e fiscali della serenissima signoria. In Venezia iij32. 8.vo per Giovanni de' Paoli. Per entro vi sono poesie in lode dell’autore ov’è scritto STENO con una sola N. Don Albano Steno era nato del 1G66 in Burano, e fu poi piovano ivi. (a) Presso il mio distinto amico signor Consigliere Giovanni Rossi vidi una piccola pietra sepolcrale colle seguenti gotiche parole * IIIC REQV1E-SCIT IACOBVS-STENO SCIE-REMI E. Fu trovata nella demolizione delta Chiesa di S. Giovanni di Torcello, per quello che mi si disse, h certo che la scrittura è del secolo XIII in fine o del XIV in principio, e non è difficile che potesse spettare al detto Giacomo Steno. Bensì fuvvi un posteriore Giacomo Steno nipote di quello, e fioriva circa il i3ao, ma non ha cosa di distinto.