Contatti fra Kvaternik e Tommaseo Il primo contatto di Kvaternik con i capi del nostro Risorgimento si ebbero nel marzo 1859. Appena cominciarono i preparativi della guerra da parte dell'Austria contro l’Italia e la Francia, Kvaternik si affrettò ad andare in Italia. Venne a Torino, dove fu accolto molto cordialmente da Tommaseo, il quale lo presentò ai grandi uomini del Risorgimento: Cavour, Rattazzi ed altri. Colla stessa cordialità fu accolto anche da molte personalità emigrate dall’Austria prima di lui, fra gli altri l’italiano Conte Giustiniani ed i generali ungheresi Klapka e Turr. Gli uomini politici italiani erano alquanto sorpresi dall’apparizione di Kvaternik, poiché fino ad allora il solo nome di croato, era in Italia odiatissimo essendo radicata l’opinione che i croati fossero i più accaniti sostenitori dell’Austria. Cavour disse con rammarico a Kvaternik : « Per disgrazia, da noi non sanno differenziare i croati dall’Austria. Tutte le barbarie commesse dagli austriaci si attribuiscono ai croati ». Il Conte di Cavour appena ricevette {’ultimatum austriaco il 22 aprile del 1859 chiamò Kvaternik e gli propose di lanciare un proclama ai soldati croati inquadrati nel-l’Esercito Austriaco. Kvaternik accettò l’in- - 21 -