452 S. ANDREA DE ZIRADA. » Dovettero però nel 48^9 le religiose Clarisse, rimaste in 42 (attesi li avvenimenti » politici) cedere al volere del Prelato il quale provvedendo, siccome Padre, ai comuni • bisogni stimò di destinare che abbandonato il Monastero, considerato in pericolo per le » bombe, nel 25 giugno 4849 nell’ora prima dopo la mezza potte si rivolgessero a • S. Cassiano in casa del sig. Andrea Pinaffo procuratore del Monastero ; il quale animato » dalla più viva carità e premura offerse a disposizione delle Clarisse la propria abita* » zione e Cappella nella quale fu conservato il Venerabile per special privilegio da S. E* » minenza accordato, onde anche in quel tempo non venisse interrotta la perpetua adora-« zione dell’Augustissimo Sacramento dalle povere Clarisse, giusta gli umili voti delle » medesime. • Dimorarono così le suddette (dividendo coll’egregio procuratore le comuni angustie) » fino al 30 luglio susseguente, giorno in cui essendovi capitata una bomba, nuovo ordine » gli giunse dal vigile Prelato di procurare una più sicura abitazione; e cosi nel 4. di • agosto dopo l’ora meridia si trasferirono a S. Francesco della Vigna presso li RR. PP, » Osservanti li quali cedettero un loro conventino con Cappella, e là rimasero come » in proprio monastero finché a Dio piacque si calmassero le insorte civili turbolenze. » Nel 27 dello stesso agosto alle 9 antimeridiane con indicibile giubilo del loro cuore » rientrarono le Clarisse in num. di 43. ( compreso una Novizia ) nel loro monastero a » S. Chiara ritrovato, si può dire, quasi miracolosamente illeso dalle temute bombe, ad » eccezione di una caduta il primo agosto nell’ interno del monastero che non portò gran » danno, e di quella poi che fu ( così permettendolo Iddio ) slanciata nel destro angolo « della Chiesa il 19 agosto cagionando grave danno come si può vedere all’esterno di-» roccameato. » 46 ISTITVTO CENTRALE | DELLE S. DOROTEA I 4840. SVORE DI Leggesi scolpita sopra la porta di questo Istituto situato nella suddetta Calle de’Te-stori di panni di seta al num. 473. Siccome poi negli anni posteriori fu tutto il luogo ristaurato, così sulla muraglia respiciente un Orto, fu scritto a color nero nella sommità: ISTITVTO CENTRALE DELLE SVORE DI S*a DOROTEA | RIST* L’ANNO 4854 j . Per dire qualche cosa anche di questo istituto mi varrò delle parole del chiariss, prete Giuseppe Cappelletti inserite nella Gazzetta di Venezia 24 maggio 4848 num. 424, sottoponendovi alcune note. Pia Opera delle Suore Dorotee. » Da rimoto tempo tributano i Veneziani » affettuosa venerazione alla Vergine e mar-» tire Dorotea, e ad essa hanno eretto de-» voto altare nella Chiesa de’SS. Simeone e > Giuda, ossia di San Simon piccolo, di cui » possedono ivi preziosa reliquia, l’intero » braccio destro colla inano. (4) Fondatore » dell’ Istituto delle Dorotee fu il dotto e pio » sacerdote Luca Passi (2) bergamasco per (i) Abbiamo alle stampe: Sommario delle Indulgenze concesse da Sommi Pontefici Urbano Vili Alessandro VII di felice memoria, e confermate dalla Santità di Nostro Signore Papa Benedetto X1F regnante alla CONFRATERNITA’ DI S. DOROTTEA eretta nella Chiesa di San Simon e Taddeo Apo-itoli. In Venezia - appresso Girolamo Dori goni in ia° di pagine 12. Nel dì della Santa dispensavasi cattivo rametto che rappresenta il suo martirio, sotto al quale leggesi SANTA DOROTTEA V. M. fragio de'Morti e da divoli Confratelli sì sollenizza la sua festa li 6 Jebraro nella Chiesa di S. Simon Piccolo, visitando in tal giorno il suo altare si acquista Indulgenza Plenaria. Abbiamo eziandio alle stampe-tk Rappresentazione delti martirii della S. V. M. Dorotea. Tragedia in verso, dedicata da Vittoria Peniti« abbadessa del monastero de’SS. Marco e Andrea di Murano ad Arcangela Da Ponte priora dell’ Ospiti'-della Pietà. Venezia 1609. n (Così dal catalogo a penna degli Opuscoli posseduti dal fu Jacopo Capi tanio). (a) Veggasi: Annali della Pia Opera di S. Dorotea per t educazione Cristiana delle giovinette delp°J polo; Anno i8$4 Primo semestre.