210 S. MARTINO DI MURANO. XIX. De situ orbis scritto pure in versi eroici (nota 298). XX. fjtijsus complurcs (nota 298). XXI. Storia Venda Ialina dalla venuta di Carlo Vili in Italia fino a’ suoi giorni (nota 297 noni. li.). XXII. Correzioni (probabilmente latine) alle Ledere di Cicerone e al Terenzio (nota 298 ). XXIII. Correzioni al Tibullo e altri (nota 18). XXIV. Dispacci da Spagna e Francia al Senato Veneto (nota 32 e tutte le altre fche vi appartengano fino alla 295 inclusive). XWf Relazione fatta in Senato dopo la sua legazione di Spagna a. 1528 ( nota 279). XXVI. Lettere italiane («iota 337). XXVII. Epistolae latinaó (nota 338). XXVIII. Rime italiane (nota 339). XXIX. Versi latini (nota 340). XXX. Registro autografo dei Codici prestati dal Navagero come Bibliotecario (nota 340 a.). Opere malamente attribuite al Navagero. 1. Versi latini (nota 341 ). 2. Prose italiane (nota 342). E tempo ornai di passare alle Testimonianze illustri, ossia al novero degli scrittori a me noti che o molto o poco ragionarono del Navagero, e ciò è secondo il metodo da me già adottalo. Terrò l’ordine alfabetico, perchè, sebbene molti abbia io ricordali e nel testo e nelle note, si possa facilmente ritrovarli. Quelli che non ho potuto vedere hanno un asterisco. Cercherò brc\ità, notando soltanto la pagina, là ove non si fa che ripetere le cose da altri dette, e da me già registrate, e accennando alle annotazioni che corredano il presente articolo. Testimonianze ilhutri e autori che ricordano Andrea Navagero. Agostini Giovanni. In più luoghi delle Notizie intorno la vita e le opere degli Scrittori Veneziani (Venezia 1754. 4), e spezialmente a p. 401 ove si narra che del 1524 essendo il Navagero, prima di partire per l’ambasciata a Cesare, andato a salutare Pietro Bembo a Padova si trovò a pranzo appo il Bembo con Nicolò Leonico Tomeo, il qnale recitò un discorso filosofico giudicato dal Navagero e dal Bembo degno parto dell’ intelletto di cosi acuto filosofo qual era il Tomeo. Alberici Jacopo (Scrittori Veneziaui 1G05 p. 7). Alcionio Pietro. Nella prefazione alla sua versione del libro di Aristotele De mundo (la quale è inserita nella edizione dell’O-pere di Aristotele. Veneti« 1521 fol.) scrivendo a Federico Gonzaga Duca di Mantova dice elle il Navagero prefetto della Bessaroniana gli forni de’ mss. per migliorare la lezione dell’Aristotele, senza de’quali non avrebbe potuto tradurre quel libro, e' fa elogio alla sua dottrina e alla cura con cui presiedeva alla Biblioteca. Vedi la noia (22). Aldo ( v. Manuzio ). Altan Federico (Memorie intorno alla Vita ed alle Opere di Giulio Càjnillo Delminio. Opp. Calog. T. I. 2*08. 269. Nuova Raccolta a. 1755). Parla dell’Accademia Liviana. Vedi la nota. (II). Amaseo Romolo (Schola li. de linguae la-tinae usti retinendo sta a p. 139 del libro Roinulì Amasaei Orationum volumen. Bo-noniae 1564. Lo ricorda come storico. Vedi la nota (297). Per curiosità bibliografica, dico, che la edizione 1564 e la edizione 1580 delle suddette Orazioni dell’ Amaseo è affatto la stessa,, non essendosi mutato che il frontispicio 1564, e sostituito quello diverso del 1580, ristampata la dedicazione a Pier Donalo Cesi di Pompilio Amaseo, e giuntovi un copioso indice. Della quale mutazione non mi pare che il Liruli faccia osservazione ove a lungo parla di Romolo Amaseo (Lelter. Friulani. T. II. p. 377J. * Andini Mario (degli). Loda il Navagero; e il Volpi conservava la copia del passo relativo. Vedi Libreria e Stamperia Co* miniami p. 485. Amlres Giovanni. Origine^ progressi, e stato attuale d’ogni letteratura (Venezia 1784 pag. 92 Tomo III.). Anonimo. De obitu Andreae Naugerii elegia ad Petrum Bembum. Com. Gloria Pier1" dum, tu jure Antenoris urbem Tergemmo