S. GIVSEPPE ORATORIO BRIATI IN Mvrano. In una pianura, detta il Bressaggio ( Bersaglio ) nella già contrada di Santo Stefano, passato il locale eh’ era Chiesa di Santa Chiara, ed ora fabbrica Marietti, trovasi un Ospizio di povere donne ed un piccolo elegante Oratorio. Questo fu fatto erigere nel 1752 - 53 dalla pietà di Giuseppe Briati q. Antonio Muranese, sopra un pezzo di terra vacua nel sito chiamato la Sacca, il quale a-vealo comperato dalla Confraternita di S. Giovanni Battista de’ Battudi, cui dal Senato fino dal 1668. a’31 di Ottobre era stato donato (Mss. Fanello). La insti-tuzione di tale Ospizio fu dapprima all’ oggetto di ricoverare dodici povere vedove dell’ età di anni cinquanta, cittadine ed abitanti in Murano. Ad ognuna avrebbesi dovuto dare maggior somma mensile, ma per difetto di rendite non si assegnarono che lire tre, e soldi quindeci. Dodici Commissari!, cioè sei Veneziani e sei Muranesi avrebbero dovuto presiedere all’amministrazione del luogo, e scegliere le vedove, ma ben presto si ridussero a sei. Eravi anche il Cappellano celebrante messa quotidiana. Il fondatore Briati dotollo della rendita di centocinquanta ducati, derivanti da capitali nella pubblica Zecca, presso l’Ospitale degli Incurabili, e da due palchetti ne’ teatri di S. Giovanni Crisostomo e di S. Samuele, oltre che da beni nel Friuli e da una Valle. Perduto il Capitale agli Incurabili 1’ Ospizio sofferse la sventura di essere molestato da certi fratelli Gazabini nepoli del fondatore, i quali nell’ anno 4782 violentemente vi s’intrusero, riducendolo a propria abitazione, discacciandone le beneficate. Repressa la loro temerità, il Magistrato de’ Provveditori sopra gli Ospitali, Io rimise alle pratiche del suo istituto, ed elesse un economo provvisorio nella persona' di Marco Zini di Murano. Questi pure contribuì alla rovina del luogo, facendone vendere coi soliti metodi, per mezzo de5 Dieci Savii, i beni del Friuli, e la Valle, in conseguenza scheletrizzandolo. Cessò inoltre sotto la direzione economica la rendila del palchetto a S. Gio : Grisostomo acquistato dal gentiluomo Michele Grimani, perchè si perdette alla morte di questo avendone i suoi figli ripudiata la eredità. Quindi non rimasero all’Ospizio che circa duecento ducati di rendita. ( Bossi mss. Memorie appo di me. ) Di tale Oratorio parlava il Moschini. Guida di Murano. Ven. Palese 1808 p. 40. 41, ed Ermolao Paoletti (Fiore di Venezia) 1837. p. 138. tomo I.