S. MARTINO DI MURANO. 307 stro studiava in greco : di questo eliam io ne rasonai con V. S. et quella mi respose che‘era una infinità di queste Defensioni in la libraria: Io quando mi partiva lassai ben ordine alli mei gioveni che questi do libri de Apsyrlo et la De-fensione di Platone li metesseno con certi altri inei libri clic sono in casa de Ms. Carlo Capello (I). perche io per le continue visite, uou liavevo tempo d’attendere ali falli mei, ma eglino per inadverlcutia li inesseuo in tele capse di qua. Et cossi noi confessiamo d’ ha ver secondo che a bocha costi vi scrisse ino : quel libro de* Mediciuis equor. compralo per -18 marcelli, et quel de Platonica defcnsione, an haec vera siut, vi porete informare et dal Pozzo et da quel giovane Ms. Domcne-go : et questi libri sono al comando vostro et tuli altri che ho de li mei. Io credo d’haver fata bona opera col Mons. R.mo Grimani Card."®1 de S. Marco (2) circa laugumento dela librarla cossi per modo che la so. S.a 11.“1 fa conto de venir questa estate costi et portar la meglior parie de soi libri et unirli con quei de ¿essanone. Altri libri io non ho di vostri ne di qtiei dila libraria ne llomcro come mi scrivete ne altro. Io ben vi dixi quando ero costi come credo chel M.co M. Andrea (se non mingano) haveva imprestado a Ms. Hier.0 figlio de Ms. Thadio Con-tareno (3) via Homero col comento a torno a torno, vechio in charla buona. Altro non mi oecore se non raccomandarme a V. M. et a tuta la sua gentil compagnia. Praecipue al M.co Ms. Maifio Lione (4) al M.co Ms. M. Ant. Contareno l’Advocalore (S) * (1) Carlo Cappello cavaliere è quegli di cui furono impresse nel Voi ime I. Serie II. delle Relazioni (Firenze i83g 8.°) Lettere alla repubblica di Venezia da lui scritte quand’era Ambasciadore di essa presso la Repubblica Fiorentina. A i5ag. i55o. Era figliuolo di Francesco Cavaliere q. Cristoforo. Varie legazioni sostenne ; e mori nel i 546. (2) Domenico Grimani Cardinale, di cui vedi anche nelle Inscrizioni Veneziane T. T. p. 188 e segg. (5) Girolamo 1Ù20 q. Taddeo i484 Contarmi trovasi nello Genealogie "di Marco Barbaro, ma quivi non se ne dice più che il nome. In altra mia copia degli stessi Alberi colla continuazione di altri, si dice che Girolamo fu Avvogador del Comune, e che morì del i554- (4) Maffeo Lion q. Lodovico q. Maftio, approvato per lo ingressos nel MaggioV Consiglio nel i5o5, ammoglialo nel 15 ■ 4 con una figlia di Marino Zorzi dottore, fu già Avvogador del Comune poi Savio di Terraferma. Abusando di questa sua carica rivelò, con altri complici, i segreti di Stato ai re di Francia, e fu cagione della perdita di Malvasia e di Napoli di Ro/nania; per lo che scoperto, se ne-fuggi in Francia, e del 15^a a’#a di settembre sbandito fu dal Consiglio- de’X, e privato della nobiltà con tutta la sua famiglia e discendenza in perpetuo, posti nel Fisco lutti i suoi beni. Passalo poi a Firenze, secondo le genealogie del Priuli, non avendo con che mantenersi, gli convenne tener Scuola di grammatica. Kra anche stato uno de’nove che nel «53g elesseto Doge Pietro Landò (Vedi il Partita. Storia Veneta Lib. X. p. 115. 116. il quale non ricorda' il passaggio di Maffeo a Firenze; e narra poi che essendosi alcuni de’ complici rifugiati nella casa dell’Ambasciatore di Francia, nè volendosi rendere vi furono condotti duo pezzi di artiglieria, per batterla, alla cui vista subito si arresero. La casa era de’Dandoli a San Moisù ). La cosa medesima più diffusamente è narrala dall’altro storico Morosini. Lib. VI. p. 5go, e dall’inedito cronista Agostini nel Volume li. del mio codice num. 2^53. L’Ab. Morelli (Operette. Voi. I. p. 2iij) ove parla della cultura delle musa latine presso i Veneziani, annovera il suddetto Maffeo Leone Come letterati» di gran credilo, del quale nei (iodici Contarini, ora Marciati!, esiste in versi elegiaci un’apologià per la repubblica ( Cod. Cont. T. XXVU. Maphaei Leono Lud. fd. patr. Feti. Apologia prò F'e-nelis in .Elianum oratore ni gallicum, elegia). Dello stesso Leone hannosi in un Codice del Museo Correr due lettere a Marco Manlova Benavides in data 22 api ile i5a4, e 27 gennajo i53l> ricordate ap 29 dal -chiarissimo professore Antonio Vaisecchi nel suo Discorso inaugurale, Padova 1839 4° granile. Di un’altra sua lettera a Pietro Bembo feci menzione a p. 3ig del Voi. II. dello Inscrizioni. K due Lettere al Leone scritte dal Bembo in data da Padovji 5 marzo 1531 e »g luglio i53a stanno nel T. 2. delle Lettere di lui dell’ediz. di Verona 1^43. a pag. 220. 231. (5) Marcantonio Contarini dottore e cavaliere, detto il filosofo, figliuolo di Carlo q. Giambatista, fino dal i5>C fu eletto Avvogador del Comune. Molti carichi ebbe dentro c fuori della Città; e il troviamo del IS23 podestà di Vicenza; del 152^ Luogotenente a Udine; del ■ 53 ■ Ambasciadore a Carlo V. dal quale fu fallo Cavaliere, e donalo delle Aquile, che poi levò nel mezzo dello stemma suo; del i536 Am-hascifdore a Paolo III ; del 1538 podestà di Padova, e finalmente duca di Candia, dove inori del i548. Uomo fu assai cullivato negli studi, e scrisse Speculum morale philosophorum e un Commento sopra la politica di Aristotele, secondo che notano i nostii Biografi e Genealogisti. Abbiamo nel Museo Mazzuchel-liano una medaglia che lo rappresenta. Da un Iato il busto, e il nome M. ANTO^IIVS CONTARKNVS; dall’altro donna galeata sedente colle bilancie nella destra e col cornucopia nella sinistra, attorno PA-fAV1VM, e sotto M.D.XL. In Udine si rese benemerito per l'abbellimento della Piazza Contarena, Tomo VI. * 39