336 S. MARTINO DI MURANO. un modo cioè di ruboni de veludo lane fodrati di raso pur lane et li saii di ve-ludo nero da poi questi venivano li principali della terra che erano da 30. tutti vestili di alcune veste di roso cremesin con le maneghe larghe aperle el tulli sopra bellissime mule over geneli et la magior parte de lhoro haveano de bellissime catene doro al collo i quali principali subito che incontrarono Sua Maesta basarono la mano ad quella ad uno ad uno : con Cesare vi era tutta la sua Corte cioè il Ducha di Calabria l’Arcivescovo di Toledo il Dueha d’Alba il Dùcila di Be-ger il Ducha Darchos il Ducila de Medina Cidonia il Conte de Nanssau el lutti li altri Signori ut Cavalieri solili non con molta pompa ma vestiti di seta secondo il solito di questa corte i quali lutti andavano davanti Sua Maestà excelto il Ducha ile Calabria il qual andava apar con Cesare et Rtìio legato Salviati il Nontio pontificio uno ambassador del re de Inghilterra 1J ambassator di Venetia, quel di Fiorenza di Milano'di Genoa Mantoa et dui diSiena. Sua Maestà era sopra un cavai grosso liardo molto bello el inanegiante con il fornimento de veludo negro lhabilo che avea indosso era uno sagio di veludo negro con alcune liste doro di sopra el in testa una bereta di veludo negro si che inlro non con molta pompa ma secondo il suo solito. Fora de la Cita era un populo infinito che era venuto de tulli i lochi circumvicini per veder Sua Maestà et judicassi fusseno in quel giorno fora delle porle più di 400. mille persone. Quando Sua Maesta fu ala porta della Cila avanti che inlrasse volseno quelli della Terra secondo il solito che giurasse de man lenirli i sui privilegij et statuti et loro li giurorno la fidelta poi poseno Sua Maesla sotto un baldachino doro et cosi intro nella Terra in la qual per tulle le strade dove havea da passare fino al palazo erano poste lapezarie de diverse sorte dalle feneslrc fino in lerra, et in molti lochi vi erano pani di seda assai et sopra tutte le feneslrc et porte vi erra un gran numero di donne che erauo venule per veder Cesare dalla porta della Cila fino al palazo di sua Maesta vie più di uno grosso miglio et in 7. lochi haveano fatto fare quelli della terra selle archi trionfali di legname et tela depenti con molti moti dentro assai belli drielo Sua Maesta venia la sua Guarda da cavallo che potevano esser da 80. cavalli tulli vestili di pano zalo secondo che vanno sempre con alcune liste atorno i sagi de veludo pao-nazo et il brazal zancho di panno et ‘di veludo avanti Sua Maesla vi erano ancho i sui pagi che erano da XV. vestili al solito de veludo zalo con liste atorno de veludo pavonazzo et così vi erra audio la Guarda da pe parte Spagnoli et parte Alemani clic potevano esser in tulio da 420. alabardieri ancho loro vestiti al solito efe p.iuno zalo et pavonazzo sopra cadauno de quali 7. archi erano sonadori cioè pifari et trombe che sonavano quando passava Sua Maesla nel iiitrar della Cita forno tirali molli colpi de artellarie da tre Galee et un Galion che era li ini porto delli qual legni e il patrone il Cap." Portundo. Come Sua Maesta fu per mezo la Chiesia maggiore smonto da cavallo et andò in Chiesia et li al aliar grande fumo dille dal archiepiscopo di Suiglia alcune oratione poi Cesare così a piedi per esser il palazo vicino se ne andò al suo alloggiamento dove subilo si spoglio et mulo de drapi perche quelli che Sua Maesla haveva indosso erano cargi di polvere et riposalo un pezo se ne andò poi al allogiamento della Senna Imperatrice sua consorte che era pero nel medemo palazo la qual li fa incontra fino a meza scala et li volse basar la mano ma Cesare non volse e la abrazò et accolse molto humanamente et così salirono di sopra dove per un pezo si parlorno insieme dopoi sollo un baldachino doro il Riho legato che era li li sposo et fece le cerimonie nuptiale et così dopoi cenorono insieme et dormirono anche la stessa notte. Questa Imperatrice poi esser di eia de cerca anni XXII. in 23 et e picola di persona et mollo magra et exlenuata bianchissima et di bonissimo intelecto savia et accorta et che benissimo sa risponder ad chi li parla. In compagnia sua di Portogallo non sono venuti troppo homini da conto se non uno marchese de villa