93 S. ANDREA DE ZIRADA. (iSabellico Lib. Vili. 437. 438. 459). E in Costantinopoli andava per la rinnovazione «Ielle tregue tra Calojanni imperadore e il Veneto Dominio (Carolilo p. 294). Ma però accasalo il Barbo di essere stato anch’egli cagione della disobbedienza del Mudazzo, e di averlo persuaso a non consegnar subitamente al Conte di Savoja il Castello del Te-nedo, col pretesto che quei popoli fedelissimi ni Veneto Dominio non volevano assolutamente assoggettarsi a quello de’Genovesi, gii fu fallo processo, essendo esso Barbo a Costantinopoli, e nel dì 47 aprile 4583 fu preso a maggiorità di voli nel Consiglio di Pregadi, che sia privato per dieci anni di lutti i Consigli. Il sunto della sentenza è questo che traggo dal mio Codice u. 8674; die 17 aprilis -1383. g Pantaleo Barbo am-basciator qui hortatus fuit Zanachium Muti alio capitaveum Tenedi ad non obediendum mandatis dominaiionis, privatus annis X omnibus consiliisj officili et beneficiis. (4) Se non che poi dopo, cioè del 4385, venne assolto attento li suoi meritit come nota il Barbaro nelle sue Genealogie. Anzi fu punito di multa uno de’ patrizi! che, quando si fece la proposizione di assolvere il Barbo, ingiuriò un suo collega perchè si mostrava contrario all’accordare grazia al Barbo: Die ultima maii 4585 £ Blasius Marìpelro qui injuriavit o Saracenum Dandulo in majóri consilio cum arengavit contra quondam gra-tiam £ Pantaleonis Barbo, condemnatus in lib. 400 parvorum. In effetto poi si vede, che il Barbo del 4385 al primo settembre fu eletto ambasciadore al signor di Verona, come dal Registro del Pregadi a p. 138. anno 4 385. E del 4385 a’28 gcnnajo a Stile Veneto, cioè 4386, fu nominato ambasciadore a Carlo re di Ungheria per la sua elezione al trono, e da esso fu fatto cavaliere (Lib. Ambasc.) ; così nell’anno stesso 4386 bailo e Capitano a Corfù, come ha il genealogista Priuli. Tornato dal reggimento di Corfù fu subito spedito a Sigismondo re di Ungheria nel 4387 per risiedere appo di lui; dal quale fu riconfermato Cavaliere ( ivi ). Capilanio in Candia eletto fu nel 46 marzo 4389 (Libro Reggimenti). Era duca pure in Candia nel 1393, come bassi dallo storico Andrea Cornaro (Libro XIII) e da Flaminio Cornaro (Creta Sacra), e questa fu l’ultima carica che sostenne, seudogli stato del 1395 sostituito Donato Moro, (2) Aveva una figliuola di nome Maria maritata in Rizsardo da Camino. (3) Finalmente il nostro Barbo fece suo testamento nel 1398. Nell’autografo Registro da me letto di Conte di Bertoldi notajo (Codice membranaceo nell’Archivio Notarile) al numero 394 trovasi cotesto testamento, ma con varie corrosioni. Comincia : « In nomine Dei » eterni amen, anno ab incarnatione Domini » nostri Jesu Christi millesimo trecentesimo » nonagesimo seplimo mensis februarii die » tertiodecimo infrante indictione sexta Ri- » voalti (cioè 4398).....Ego nobilis vir » Pantaleon Barbo miles de confinio Sancti * Pantaleonis.....voeari feci ad me Co- » miteni Bertholdum ecclesie sancti Panta-» leonis presbiterum et notarium ....( segue in italiano) » Laso mie comissarii Mada-» lena Barbo muier mia .... Nicolo Barbo » et fia mia Francischina muier de mis. Zu-» sto Contarmi.... laso al convento di frar (i) A p. 46 - 46 t-0 47 del Registro ile! Pregadi dell'anno a383 v’è la sentenza contra il Barbo ducui qui io menzione. (a) Dice a tal passo il genealogista Priuli: con quella carica (di Duca 13g3 * i3g5) sigillò gli honon fa vita lasciando a'posteri gloriosa et illustre memoria del suo nome. Ma apparendo indubbiamente dal patria tranquillamente (3) Il Coppellar! dice che questa era figliuola del Barbo il grande, ma io direi ch’era invece figliuola Barbo. Appoggio la mia conghiettura al Testamento di Bizzardo da Camino riportato dal Vere! ( Av i. Documenti, p. 65. 66.) fatto nel 1583. In questo si legge che Pantalone Barbo suocero del t©~ statore, quindi padre di Maria, già defunta, era vivo del i383; quindi non può essere il Barbo grande il quale per dopo il 1367 moriva. Inoltre in quel Testamento si ricordano Bianco e Paolo fratelli figliuoli di »isso / antaleone Barbo. Ora negli Alberi di Marco Barbaro si trova Paolo rimasto da Santa Barbara i3^t e Francesco detto Bianco rimasto da Santa Barbara i37o, fratelli figliuoli di esso Pantalenna Barbo q. r ìancesco; laddove Pantaleone Barbo il grando q. Marco non ebbs figliuoli di uome Bianco o di no* me Paolo. Veggasi il Testamento di Pantaleone qui recato.