ma in esse si trovano anche i tubi dell’acqua che viene a bella posta lasciata cadere sulle vittime per farle stare immerse in acqua come i carnefici ordinano. Manca assolutamente luce ed aria. In questo ambiente le vittime sono lasciate per due o tre giorni; più raramente per dieci o quindici, ma ci sono dei casi che vi furono tenute anche per un mese intero. Quale sia il loro aspetto dopo questo tempo è difficile anche immaginarlo. Nel carcere si trova sempre un gran numero di arrestati politici. Vi si trovano cittadini di Zagabria, Karlovac e Novi Sad, arrestati illegalmente e condotti a Belgrado. Ogni tanto gli aguzzini li minacciano di morte immediata nel caso accennassero ai loro tormenti. Le proteste che da più parti sono state rivolte al Governo non hanno fatto alcuna impressione nè sul Ministro degli Interni e tanto meno poi sull’Amministrazione della città di Belgrado e sui vari organi del carcere. Tutto continua come prima, forse ancora peggio. Singoli avvocati di Belgrado descrivono casi in cui i cittadini assoluta-mente innocenti ed illibati furono semplicemente condotti e martoriati in quel carcere e poi lasciati in libertà dietro intervento di certi loschi intermediari che perciò esigono iooo dinari. Quando le vittime di questi figuri pretendevano che fossero loro dati gli atti per render pubblica tutta la questione o consegnarli a qualche deputato ricevevano sempre la stessa risposta : « Non siamo sì stolti ». - 118 -