S. ANDREA DE ZIRADA. Pesarcunt in Pesaurum, e salvatarum in sal-vaturum. Ma io ho seguito il Magno che è più esatto e fedele, e che deve forse aver copiato sopralluogo, dicendo : Epitaphium in cemi-terio Sancii Andree de Ziro Domini Angeli da cha da Pesaro. ANGELO PESARO patrizio Veneto fu figliuolo di Giacomo q. Andrea da Santa Maria Mater Domini, e di Lunarda Marcello, la quale erasi maritata in Giacomo nel 4401. — Del 4459 prese a moglie donna France-schina Vitturi di ser Daniele q. Nicolò. Essendo Capitano in Golfo e provveditore del-FArmata sostenne parecchie zuffe contra i Turchi, ma nella rotta da questi avuta a Metelino (METHALIM) valorosamente combattendo fu morto Fanno 4464. II fatto è questo: Caduta nel 4462 Metelino in potere del Turco il quale fece morire il signore di quella co’figli suoi, i nostri tentavano di ricuperarla. Andati quindi nel 4464 a questa impresa, espugnarono il castello, e diedero una batterìa generale alla terra con tutte le ciurme e altra gente d’armata. Questa battaglia durò sei ore, e finalmente i nostri so-nosi ritirati con perdita di tre mila fanti. Due giorni dopo fu reintegrato l’esercito e riaccesa la battaglia; e un’altra volta i Veneziani furono battuti; e Ansolo Da Pesaro, Capitano al Golfo e restìi ferido d’una frecciaj et è guarido: ma pochi dì dopo ghe è sorasonto flusso de sangue et è morto a Mo-don con despiaser de tutta la terra. ( Mali-piero. Annali p. 44. e 28. ediz. Fior. 4845. T. VII. Parte Prima dell’Archivio storico; e ciò corrisponde alle p. 4472. 4479 del Saluto. R. I. S. T. XXII. ove leggesi: Laonde il detto Generale (Luigi Loredano) deliberò d’andare all’impresa di Metelino3 c gli diede battaglia, la quale durò ore sei, e furon morti molti de’nostri; e Angiolo Da Pesaro Capitan al Golfo, combattendo co1 Turchi fu ferito da una freccia tra il guanto e ’l bracciale e poi morì di flusso e di febbre. Furono presi 500 Turchi c nulla si potè fare. H Cappellari registra fra gli illustri di Casa Pesaro Angelo, ma lo fa figliuolo di Nicolò q. Andrea. Io m’attenni alle genea-°gie di Marco Barbaro, che concordano con altl'i Alberi presso il fu Iseppo Priuli patrizio Veneto, e presso il iu Doge Marco f oscarini. 56 FV FATTE DE BENI DELL’ | OFFIZIO ET ARTE DE | TESTORI DA PANNI DI SEDA | ANNO MDCCXI. Epigrafe su case segnate del num. 258-259 nella Calle de’Testori a S. Andrea. Ritornato io a vedere queste Case nel 4852, trovai tutto cambiato, quindi perduta anche questa epigrafe. 57 IN . TEMPO . DE . 1. ZVDEXI . E . P*RVED-DRI. DEL . OFICIO . DE . TESTORI . DI | PANI. DE . SEDA . FO . FATO . QVESTE . CASE . P . LI. POVERI. S. SEBASTIA“| COR-DOLIN . S . MATIO . DE . NICOLO . S . MARTI . DE . AMBROXIO . S . ZVAÀNTO | DE BNARDO . BRE... S . JAC01?I BORELA PRO-VEDADORI. S . ZVANANDREA. MILANEXE. S. ZANANTO . ORLANDIN . S . FELIPO . DE. SIMON SOBTO R | IIECTOR . S . ANTONIO . DE . ROSSI. S . MARTIN . ROVEGIA SCRI-VAN | S . DAMIAN . REAL . S . ANTO. DA LA LIRA | ADI P. APR1L. M . D . XXVIIII. Altra epigrafe che sta scolpita sull’architrave della porta d’ingresso ad una casa nel campo di S. Andrea, segnata dell’antico numero nero 269, ora (1852) rosso num. 477. Tanto le case indicate dall’inscrizione 56, quanto questa, spettavano all’arte de’Tessitori di panni di seta, ed erano come ospizio od ospitale ad alloggio de’poveri infermi dell’arte stessa. Dirò qualche cosa, non già intorno all’ origine di tale arte presso di noi, avendone già detto nel Voi. I. p. 96, e nel V. p. 280; ma sì darò alcune interessanti notìzie intorno alle sue leggi, estraendole da’ manoscritti del fu dottore Giovanni Rossi. Due Codici mss. in 4 membranacei del secolo XV, con giunte de’secoli posteriori si conservavano presso il fu cons. Giovanni dott. Rossi, ed ora per suo legato a me pervenuti, ambedue contenenti la Matricola del-1’ arte de’ Testori di panni di seia : codici