S. MARTINO DI MURANO. 239 Il Navagero ne parla più volte. Del settembre 4525 era stato di commissione di Cesare a visitare il re prigioniero. Il Navagero attestava essere il Conte mollo amato da Cesare, uomo di faccende, e molto vivo, e conveniva far capo di molle cose a lui, massimamente nell’assenza del Grancancelliere (marzo 452G). Mostrava però d’essere contrario alla pace, e sinistramente parlava e senza rispetto del Papa e di ognuno (gennajo 4526 cioè 4527). 11 Contarmi per lo contrario nella citata Kelaz. 1525 a p. 56 diceva: » Il Con'e di Nassau fiammingo, gran ciamberlano, è uomo » che si toglie pochi carichi, e si dà buona vita, massime ora eh’é maritato. A » costui Cesare porla grande affezione, ma lui poco si carica dellì negozii (55) Don Ugo di Moncada, valente capitano spagnuolo, di cui tatti gli storici, promo-vitore del sacco di Roma, morì ucciso l’anno 1528 nella battaglia navale vicino a Salerno. II Navagero il ricorda come ministro di Cesare, presso cui era slato messo in assai buona vista dal Lanoja; cosicché entrava in ogni consiglio, spezialmente perchè Cesare era certo di averlo della opinione sua (novembre 1525). II Contarmi nella Relazione 152{) a pag. 58 diceva di lui: » È uomo destro e più ci-» vile degli altri Ispani, ha buon ingegno, nelle imprese sue è poco fortunato co-» me s’è veduta l’esperienza già molte fiate in poco tempo. È entrato nuovamente » nel Consiglio di Stato, e favorisce alla parte del Viceré, e consiglia Cesare con-» tra Italia alla pace con Francia (50) Dispacciò da Toledo 9 luglio 1525 de’ tre Oratori. (57) Dispaccio da Toledo 40 luglio 4525 di essi tre. — La .regina era Claudia figliuola di Lodovico XII. re di Francia, la quale fu la prima moglie di Francesco 1., e morì del 1524. Al proposito poi della cagione della morte dice il Navaget*w‘ ehe avendo cogli allri suoi colleghi desinalo un giórno con Monsignore di Lursi (altrove dello Lcnsi) agente del Duca di Borbone presso la Corte Cesarea, questo Lursi loro disse, che Mons* di Memoranti cercava di rimovere la rcina di Portogallo dal pen-siere di maritarsi col suddetto re Francesco » perchè andrebbe soggetta a Madama » la Reggente la qual era terribilissima donna et che la tralterìa come serva, poi » che lei harrìa caggion di esser sempre la più gelosa donna del mondo per esser » re di tal natura, oltra questo che il re come si sapea da ognuno havea havuto » et havea di mollo mài francese, et che la rcina presolo da Sua Maestà era » morta da questo *. (58) Anna di Monlmorenctj (che ¡1 Navagero chiama per lo più Memoratisi) notissimo nelle Storie, già maresciallo di Francia creato nel 4 522, fu anche eletto gran Maestro di Francia nell’aprile 4 526, come da Lettera a lui diretta in data 20 detto da Giammatteo Giberto, inserita a p. 201 del Voi. I. de’Documenti di Storia Italiana. Firenze 4 836; nel qual volume sono altre Lettere a lui. Ha lungo articolo nel Voi. XXXIX. p. 95 della Biogràfia Universale (edlz. Veneta) ove notandosi i suoi difetti si conchiude che non vi fu suddito più fedele al suo re e al suo paese. (59) Carlo Duca di Bourbon, o Borbone, figliuolo di Gilberto, fu illustre guerriero, che abbandonato il servigio di Francesco I., passò sollo quello di Carlo V. Morì all’assedio di Roma 1527. Il Casliglioife nelle citale Lettere, e il Navagero in questi Dispacci lo nominano di frequente. Mostravasi mollo amico della Repubblica spezialmente dopo che crasi parlato di dargli Io Stato di Milano (gennajo 4525, cioè 4526). Era uno di quelli che il Navagero visitava più spesso. Abbiamo: Il Cone-stabile Carlo di Borbone, scene della sua vita e dei suoi tempi. Berlino 4852, 8. (in lingua tedesca) autore S~hwartzenau. Questo libro, che non vidi, è citato a p. 758 dell’Appendice nnm. 27 dell’Archivio Storico Italiano. Firenze 4853. (60) Dispaccio da Toledo della stessa data 40 luglio 4525 di tulli e tre gli Oratori. (61) Pietro Pesaro fu di Nicolò, capitano distinto, ebbe la dignità di Procuratore di S. Marco nel -I522, e venne a morte nel 4528. Vedi il Morosini (l. c. p. 33 ec. ). (02) Marcantonio Fenier figliuolo di Cristoforo, fu dottore e cavaliere de’primi della