S. STEFANO DI MVRANO. 523 GIVNTE. All’Indice, p. 520 521. BRIATI Giuseppe. Ave\a io già dala notizia della beneficenza del Cavaliere Pietro Bigaglia verso FOspizio Briati, qunndo, malgrado la modestia del Cavaliere che non voleva se ne facesse pur cenno, il sacerdote don Vincenzo Zanetti cooperatore in S. 1 ie-tro martire di Murano amò d: inserirla nella Gazzella Ufficiale di Venezia del Martedì 9 marzo 4 858 num. 55. pag. 21G. Vi si legge che quest’ospizio aperto dal Briati a donne miserabili, vedove di padroni e maestri ve-traj, alle quali era assegnata una pensione giornaliera, per le vicende dei tempi era così decaduto e i lasciti del Briati cosi periti, che fino dal 4 802 le donne si trovavano nella primitiva miseria. Che quindi la pietà del Cavaliere Pietro Bigaglia datosi a ristorare P Opera del Briati assegnava nei passati mesi la somma di austriache lire Cin-quantacinquemila ; e che col primo del marzo 1858 l’Ospizio fu rimesso nel primitivo suo stato. Il direttore onorario dell’ Ospizio è il benemeritissimo parroco in S. Pietro martire don Giovanni Nichetli. CALVRA Gio. Maria 4 795. 44. a. PIAVE Don Marco 4795. 44. a. Presso il Librajo Leone Bonvecchiato vidi, compiuta la presente stampa, un codice membranaceo in fol. de’ secoli XIV e XV intitolato di fuori Catastico o sia Inventario de' Beni mobili e stabili della parrocchiale e collegiata chiesa di San Stefano di Murano. Di dentro poi: Iste liber est ecclesie Sancii Stephani de Mur. in quo sunt annoiata omnia mobilia el immobilia ecclesie antedicle. Amen. Comincia l’opera ( ommello le abbreviature solile) : in christi nomine Amen. Anno nalivilalis cjvsdem millesimo trecentesimo sexagesimo septimo ( 1367 ), indicione quinta. Hoc est Heperlorium sire Inventarium ecclesie Sancii Stephani de Muriano..... Rilevasi da lale Inventario essere stalo allora in uso di dare in nota al podestà prò tempore, di Murano, come protettore e tutore dei beni della chiesa di Santo Stefano, lutti gli arredi sacri e altri oggetti spettanti alla delta chiesa, c questi elenchi giungono lino al 4 457. Ne vengono quindi due interessanti notizie. La prima di parecchi podestà, i nomi de'quali non si saprebbero, forse, altrove trovare facilmente. La seconda di varii benefattori, e di oggetti curiosi donati alla chiesa. Quanto a’ Podestà, trovo i nomi seguenti. 4 367. Michele Zane 4370. Remigio Soranzo 4574. Simon Darmer 4 375. Zaccaria Gabriel 4578. Remigio Soranzo per la 2. volta. 4381. Bernardo Marcello. 4383. Giovanni Soranzo (1^ 1385. Pietro Pisani 1387. Giovanni de Canal 4589. Lodovico Giustinian 1390. 4 394. Pietro Dandolo 4 596. Marino Soranzo 4 597. Eustachio Cocco (2) 4598. Jacopo Dolfin 4401. Tommaso Soranzo (4). II Soranzo è notato sotto il di 29 zener 4585, a stilo romano, cioè 4584 a stile veneto; e il Pisani sotto il giorno 45 dicembre 4 585. (2) In luogo di Eustachio Cocco che nitido leggesi nel codice coulemporaneo, trovo in una nota moderna de’ Podestà di Murano inserita nel mio Codice Statuti di quell’ Isola, del 4597 Giustinian da ca Orio. E non saprei quale seiegliere : imperciocché negli Alberi patrizii non veggo alcun Eustachio Cocco ; e veggo un Giusto Orio il quale del 4590. 19 febbraio (more veneto) fu condannato assente per aver voluto annegare ser Nicolò Orio suo nipote, sebbene abbia scappata la vita, di che vedi il Sanuto T. XXII. pag. 780. Ma nell’incertezza io sto col Codice, e dico che fu omesso per errore nella copia delle Genealogie, che tengo, il nome di Eustachio Cocco, oppure di Slai Cocco (che nel dialetto veneto equivale a Eustachio) Il Codice dice : Millotreceutononages. sept. indie, quinta die lune vig. quinta ms. octob. in ecc. S. Stephani de Mur. Rcs ultra scriple vise et dili-genter esaminate fuerunt per egregium et nobilem virum dnum heustachium Glauco prò ducali dnio venetiar. honor. potestate Muriani. 67