224 S. MARTINO DI MURANO. Annotazioni. (1) ANDREA NAYAGERO fu figliuolo di Bernardo q. Andrea, e di una figlia di Marco q. Bernardo q. Domenico Bolani la quale si era maritata con Berndrdo nel 1482. Cosi le Genealogie di Marco Barbaro, e così l’autentico Libro Nozze dello stesso autore che conservasi nella Marciana. Quindi il cognome della madrfc era Bolani o Bo'lani e non Pollini (altra nostra famiglia) come erroneamente scrisse Giannanto-nio Volpi a p. X dell’Opere del Navagero, die citeremo, e dietro lui il Tiraboschi, il Menegbolli ec. Ma intorno all’anno della nascita Jel nostro ANDREA la cosa non è mollo chiara. L’editore delle Opere del Navagero (Veneliis, Tacuinus 4 550) dice al Lettore, che il Navagero morì d’anni 44 (quum annum aetaìis quartum et qua-draije.simum agerel). Quindi, essendo indubitato, come vedremo, che morì del 1529, converrebbe dire che nacque non nel 4483, ma sì del 1485. D’ altra -parte il Fra-castoro, suo grande amico, (nato 4485, morto 1555) a pag. 87 t.° del libro De morbis canlagiosis dice che morì d’anni 46 cominciati (quum annum cietatis sextum et quadrayesimum attigiisel); e il Giovio negli Elogi, dice di anni 47 (quadragesimo szptimo aetalis anno), e. all’ autori là di questi- pare' che il Volpi siasi attenuto quando stabilì la nascita di Andrea nel 4483, seguito anche da’ posteriori biografi. A questa parimenti io m’ attengo, anche pel motivo, che non polendo essere ammesso alla estrazione della burbaeelia per l’ingresso ai Maggior Consiglio, se non se a 20 anni compiuti, e avendola esso «stratta nel 1504, come qui sotto alla noia 2, è chiaro che doveva esser nato nel Ì485, e non nel 4 483, giacché non avrebbe avuto che 19 anni. In quanto poi a Bernardo padre del mostro ANDREA abbiamo dal Sanuto (Diarii V. 42) che era del Pregadi, e che nell’ agosto 1505 fu dal Consiglio stesso eletto provveditore sopra i Dazii" in luogo di Alvise Zorzi che andò podestà a Vicenza. Sappiamo (VII!. 56) che essendo assente per debili gli fu accordato nel giorno 7 marzo 1509 un salvoeondolto per mesi sei; cosi pure l'ottenne per altri sei mesi nel 5 ottobre di quell’anno 4509 (IX. -186 ).— Sappiamo finalmente (XXIV. 525) clic essendo Capitanio in Napoli di Romania (ov’era fino dal 4514) mari a’21 maggio 1517, con dolore di quella tej;r<'. perchè era tenuto esser bona persona, come da Lettere del 5 giugno scritto a Sebastiano Moro provveditore tf’armata da Carlo Moro q. Lunardo datate dal Znnte. Queste particolari notizie aggiungansi alla genealogia della famiglia Navagero pubblicata dal Litta (Tav. Il) il quale non fa menzione che del suo Capitaniato. (2) Dagli Alberi di Marco Barbaro q. Marco, ove si attesta che del 1504 il Navagero estrasse la Barbarella, ossia la balla d’oro per poter essere ammesso al Maggior Consiglio. (3) Bartolonimeo Ricci ( Epistola ad A. Naugerium a p. 128 dell’Opere del Navagero, edizione del Volpi 1718) lodando la singoiar memoria del Navagero, dice che avendo udito un verso di Virgilio ne continuava il seguito fino alla firte. Così pure faceva di Orazio, di Catullo, di Tibullo. (4) Ciò affermo il Ghillini (Teatro ms.° degli Uomini illustri, c Apostolo Zeno nella Vita di M. Aut. Sabellico p. LV. Voi. I. Storici Veneziani. Ven. 1718). (5) Lo stesso Ghillini (Teatro citato), e Paolo Giovìo negli elogi degli Uomini illustri (Veneliis 1547 fol. p. 49). Abbiamo poi la certa epoca in cui si trovava a Padova dai seguenti documenti: In un Codice dell’Episcopio di Padova già esaminato dal- 1 ab. Jacopo Morelli, che ne fa menzione nei suoi Zibaldoni ras. inediti, trovasi che del 1501 Andrea Navagero era testimonio in un Dottorato, che non dice di chi: 4501 Testis Andreas de Navagerio venetus urtiùm studens, e poi: 4502 14 jun.