S. GIUSEPPE DI MURANO. 405 \ VIRGINES AYGVSTINIANAE ] QVAE AVVL-SIS GOENOBIIS PASSIM DISSITAE | LOGVM PERFVGII REQVIREBANT | ROM: PONT: LEONIS XII AVGTOR1TATE j FRANGISCI I. IMPERATORE ET REGIS GRATIA | JACO-BO MONICO PATRIARCHA MEDIATORE | ASGETERIVM HOC JAMJAM DIRVENDYM | AB ANTONIO DALMISTRO CIViCARVM MV-RIANI RERVM | PRIMO CVRATORE INSTA-YRATYM | IV. NONAS MAJAS MDCCCXXX RITE SIBI CLAVSERVNT | M : TIIERESIA PAPAFAVA PRIMA PRIORISSA | VTQVE PERENNITATI MANDETVR | VINCENTIVS MORO SS. M.ae ET DONATI PLEBANVS j P. C. È pulitamente scritta e posta sotto cornice con vetro ad una delle pareti della Sagrestia. Scrivevami Monsignor Canonico Giammaria Dezan fino dal 23 febbrajo 1829 che TERESA PAPAFAVA giù abbadessa in Santa Lucia di Venezia avrebbe assunta la direzione del nuovo Cenobio Agostiniano ; e fin d’ allora erasi approntata la seguente epigrafe ; QvOD ASCETERIVM HOC | OHM DOÌNO DATVM | Virginibvs Theresianis | Antonivs Dalmi- STKO CIVICARVM RERVM PRIMVS CVRATOR | IN-STAVRAVERIT | IDEMQVE SACRAE VlRGIKES | A-WLSIS COENOBIIS PASSIM DISSITAE | PERFVGII LOCVM REQVIRENTES | INGRESSAE FVERINT | SVB REGIMINE | TlIERESIAE PAPAFAVAE | ABATISSAE Avgvstinianae | Vincehtivs Moro D. Donati antistes | M. P. — fu però più a proposito collocata quella che oggidi nella Sagrestia si legge. Non è a tacere che nella solenne riapertura di questo Cenobio, S. E. IACOPO MO-NICO patriarca di Venezia, tenne analogo discorso, il quale non iu impresso se non se in questo anno 4855 per cura dell’illustre don Giovanili Berengo professore di letteratura latina e greca e di storia nel Patriarcale Seminario. Eccone il titolo : « Nel ristabilimento delle RR. Monache » Agostiniane in San Giuseppe di Murano. » Esortazione dell’Em. Card. Jacopo Moni- » co patriarca di Venezia di santa memoria, n pubblicata per la prima volta nel giorno » 44 Agosto dell'anno 4855 quando Monsi- » gnore illustrissimo e reverendissimo don » VINCENZO MORO protonotacio npostoli- » co, cav. di III. classe della Corona di » Ferro, veniva solennemente promosso alla i> Dignità Arcidiaconale del Metropolitano # capitolo della patriarcale basilica di San » Marco di Venezia. — Venezia tip. c cale. » di Giuseppe Grimaldo. 4 855. 8. 2 D. 0. M. | VINCENTIVS MARIA DIEDO | EPISCOPVS TV11CELLANVS | IIOC SIBI MONVMENTVM ELEGlT | OBYT DIE XIII IVLY MDCGLII1 | AETATIS SVAE ANNO LV | EPISCOPATVS VERO ANNO XVIII Questa epigrafe è scolpita sul suolo della Sagreslia. Èssa era stata già pubblicala dal Moschini a p. 93. della Guida di Murano 4808, ma errava nel copiare anno XVII anziché anno XVIII. VINCENZO MARIA DIEDO era figliuolo di Iseppo q. Gasparo, e di Barbara Bembo q. Marcantonio. Nacque del 4698 a veneto slile_, cioè 4 699 a stile comune, agli 8 di gennajo. (Alberi Barbaro). La sua famiglia allora stava a San Marco in Procuratia vecchia ; ultimamente a S. Giovanni in Olio. Aveva Vincenzo sortilo dalla natura una prontezza d’ ingegno assai singolare. Non terminati ancora gli studi, prese F abito chericale,e compiutili, e fatto sacerdote passò a Roma dove da Clemente XII fu eletto a suo cherico di Camera. Sendo tuttavia colà come prelato pontificio, il doge Alvise Mo-cenigo decorava il Diedo di due abbazie, l’una di S. Gallo, l’altra di Veglia nell’Istria le quali godette fino alla morte. Defunto il Vescovo Torcellano Marco Giustiniani nel 2 marzo 4755, il Diedo dal sullodalo Clemente XII fu nominalo successore nel Vescovado il dì 44 marzo dell’anno stesso 4735; e Dell' undecimo di aprile venne consecralo dal Cardinale Gio : Antonio Guadagni nepote del papa, e Vicario di Roma, nella chiesa