S. ANDREA DE ZIRADA. 401 in comprovazione di quanto asserisce; e dal quale sappiamo indubbiamente che Lodovico ebbe a fratello maggiore un Francesco sotto alla cui disciplina approfittò nella cognizione delle lettere; e un altro fratello di nome Pietro che fu del 1430 eletto dal Senato Abbate di s. Zeno di Verona, ma che non venne approvato dal Papa il quale in sua vece vi nominò Ermolao Barbaro. — A me quindi non resta che fare qualche piccola ulteriore osservazione e giunta. 4.° Marco Barbaro Genealogista, non saprei per qual motivo, ha ommesso dall’ albero di Casa Barbo il nostro Lodovico, e Pietro e Francesco suoi fratelli ricordati dall’ Agostini. Ma essendo fuor di dubbio che tutti e tre questi fratelli eran figliuoli di Marco Barbo, io non ho difficoltà di ascriverli a quel Marco Barbo figliuolo di Nicolò q. Marco, che nel detto Albero è il solo che apparisce di quell’ epoca senza moglie e senza figliuoli. — 2.® L’Ago-stini a p. 26 nel riportare il Trattato del Barbo Formula orationis et meditationis, ilice che fu ristampato in Palermo nel 1676. Ma avrebbe dovuto aggiungere che fu stampato tradotto dal Padre Tornamira con questo titolo : Trattato dei tre gradi d’orare del ven. Padre D. Lodovico Barbo abate di s. Giuslina, dopo vescovo di Trevigiautore e Direttore della Congregazione di s. Giustinaora Casinese, mandato da lui alli monaci ed alle monache della sua Congregazione dell' Osservanza delVOrdine del patriarca s. Benedetto, ec. tradotto dal padre Tornamira motiaco Cassinese — ( Sta nel Ce-remoniale di esso p. Tornamira stampato in Palermo per Pietro dall’isola 4676 in 4). Vedi l’Argelali Bib. Volg. T. I p. 421 422). — 3. Qualche piccola varietà ha l’epigrafe riportata dall’ Agostini a p. 22-23 con quella che ho copiato sul marmo in S. Giustina nel capitolo cioè LODOVICVS — QVVM — CELEBRES — CONCILI! — SCISMA. — 4. Nella collezione delle Medaglie Veneziane, «pera inedita di Giannandrea Giovanelli, da ine già altrove ricordata, e posseduta ( Codice numero 607 ) avvi descritta una medaglia a Lodovico Barbo, eh’ era senza rovescio, e che rappresentava il suo busto con mozzetto e barba. Non e’ è il tipo nè si iiota la qualità del metallo; ed io poi la credo di assai posteriore al tempo in che viveva il Barbo — 5.* Più scrittori anche dopo 1* Agostini fecero menzione del Barbo, come il Mazzuchelli (Scritt. Ital. II. 316. 317 ove per errore è detto che del 4436 venne da Eugenio IV spedito alla visita delle diocesi di Basilea, dovendo leggersi Aquileja ; Flaminio Cornaro contemporaneo dellJ Agostini riportò anche una lettera del Barbo quand; era vescovo di Trevigi del 1442 colla quale assicura le monache di sant’ Andrea di Venezia sulla verità della firma apposta con un G. a una Bolla di Eugenio IV ( Gabriel Condulmer ) a favore di esse monache (Eccles. T. I. p. 238 ). Nicolò Antonio Giustiniani a p. 189-190 del volgarizzamento del libro di Agostino Valiero : Della utilità che si può ritrarre dalle cose operate dai Veneziani (Padova 4787. 4 ); Varii Dizio-narii fra’quali quello di Bassano; e ultimamente monsignor Canonico Giammaria Dezan ne stese un articolo nelle Quaranta immagini de’Santi e Beati Viniziani più noti pubblicale da Daniele Contarmi. Venezia 4832 fol. col ritratto del Barbo cavato non so da dove; e diede luogo anche al Barbo in tale raccolta, seguendo la pia scrittura del fu patriarca Giovanni Tiepolo il quale vi dà il titolo di Bealo, senza che però ( per quanto si sa ) sia stato mai intrapreso processo per la sua Beatificazione. — Hallo rammentato eziandio il fu monaco Benedettino Cassinese Fortunato Federici nel libro della Bibliotecadi s. Giustina di Padova. ( ivi 1815,8.“ p. 2-7-43. ) Finalmente ho aneli’ io ricordato il Barbo in alcuni siti del quarto volume di quest’ opera ove parlo della chiesa di s. Georgio Maggiore, ed anzi ho detto che 1’ ab. Fortunato Olmo dettò la vita del nostro Lodovico Barbo ; notizia che potrebbe aggiungersi all’A-gostini ove nota quelli che del Barbo parlarono. E qui aggiungerò che nei Codici della libreria Foscarini, oggidì in Vienna, v’ era Codex Terentii. Scripsit Damianus de Polo, Venetiis in domo D. Ludovici Barbo de Ve-netiis. completus fuit anno 1401 die 23 men-sis decembris fol. cartac. 4. Nicolò Barbo senatore dottissimo, e di quelli eh’ erano intenti a ristaurare le belle arti e le dottrine perdute nella barbarie dei tempi, fioriva poco prima della metà del secolo XV — Abbiamo di lui.