214 S. MARTINO DI MURANO. Pnrlc li. p. 365 ov’è l’elogio di Girolamo Fracasloro. Corrado Q. Mario (Lib. XIII. de latina lingua p. 445. Bononiae 4575, 4.). Cortese Gregorio. Dirige una Lellera al Na-vageropch’è la XXVII. p. 59 della Parie II. dell’Opere del Cortese (Patavii Cominus 4774, 4.) colla quale gli raccomanda Cristoforo Longolio che veniva a Venezia per oggetto di studio. L’editore pose appiedi una breve nota in cui parla del Navagero. La lettera non ha dala, ma dev’ essere scritta prima del settembre 1522 in cui morì il Longolio. Costanzio Vincenzo Alessandro. Nella Vita dì Girolamo Negro Veneziano inserita a p. LXXV del Volume intitolalo Jacobi Sadoleti Epistolarum Appendix. liornae 1767, 8'., ricorda a p. Cll 1’amicizia del Negro col Navagero, e a p. 2 l’amicizia del Navagero con Marcantonio Michich Vedi ivi anche la p. 37,.92, 144. Cotki Giovanili. ( Carmina. Colouiac Veneto-rum p. 22 a. 1760). Componimento Ialino al Navagero e al Torre, già ristampato sopra più vecchia edizione dal Volpi a p. 225. Cozzandi Leonardi de Plagiariis (sta nella miscellanea del Lazzaroni. Venezia 1740 T. 2. p. 451 ). Egli avverte che il Damon del Navagero è in gran parie ex Galli Virgiliani imagine composto, e che il liorgetto cagnuolino è preso lutto ex passere Catulli. Su di che vedi la nota (302). Crescenzi Giampietro. Corona della Nobillà d’Italia. Bologna 4642. Parte II. p. 145. Crescimbeni Giammario. (Commentarii della volgar poesia. Venezia 1730. Volume 111. Lib. L pag. undici) Stende un breve articolo sul Navagero, errando nell’ anno della morte e della età. Lo stesso ne parla nella delta Opera 4730 Lib. II. p. 399, c nel Voi. III. Lib. IV. ediz. di Roma 1741. Vedi qui nelle Teslimoniauze Rcus-neri Icones. ----- (Storia della volgar poesia. Roma 4714 pag. 24) Ricorda la Ballata del Navagero come esempio tra’ moderni di questo genere di componimento. Dizionario storico degli uomiui illustri ec. Bassano 1796. T. XIII. p. 42, 43). Dolce Lodovico (Dialogo nel quale si ra- giona delle qualità, diversità,, e proprietà de’colori. Venezia. Sessa 1565_, 8. p. 66 t.° 67 ), riporta un 'Ottava berniesca, attribuita al Navagero. Vedi noia (313) e il Volpi p. 283 che la ristampa. Dolce Lodovica (Dialogo dell’Oratore di Cicerone tradotto. Venezia. Giolito 4547^ 8. nella Lettera a’ lettori, ove dice che nel volgarizzare le Orazioni di Cicerone scelse la correzione di M. Andrea Nara-gero la quale io veggo approvarsi dal Vittorio e da tutti i dotti. Nè però penso io di offendere il Manutio). Vedi la nota (26). --—--volgarizzò in iin Sonetto uno degli Epigrammi del Navagero, vedi note (311). -----D. Gaetano Volpi a p. 485 della Libreria e Stamperia Cominiana, dice che il Dolce scrisse un breve elogio al Navagero. ----(Dialogo della Pittura intitolalo l’Aretino. Firenze 4735, 8. p. 166). Vedi la nota (334). E alla p. 298 narrando come la fama di Tiziano era grande, il Dolce.dice, che » pervenuta in Roma » mosse Leone a invitarlovi con honora-» tissimi parliti, perchè Roma olire alle » pitture di Rafaello e di Michelangelo » havesse qualche cosa divina delle sue » mani ; ma il gran Navagero non meno » intendente di pillura di quello che si » fosse di poesia, e massimamente della » latina, in cui tanto valse, veggendo, » che, perdendo lui, Vinegia sarebbe spo-» gliata d’uno de’suoi maggiori orua-» menti, procurò che non vi andasse ». Doleto Stefano ( Commentariorum linguae latinae. Tomus seeundus. Lugduni 1538) a p. 45 riportando un passo di Cicerone che ha la voce Diribitores, variamente letto, si attenne olla lezione del Navagero viro doctissimo et Ciceronianue lectionis stuittosissiho. Anche a pag. 466, adotta un’ altra lezione del Navagero. Vedi la nota (308). Donato Girolamo imitò un epigramma latino del Navagero. Aedi noia (314). Doni Aiitonfrancesco. Nella seconda Parte de’Marmi (Venezia 4552, 4. pag. 22.), introducendo Francesco Coccio a ragionare con Alberto Lollio, e Paolo Crivello ricorda la correzione Ciceroniana fatta dal Navagero. Vedi la nota (26).