S. STEFANO DI MVRANO. 492 37. IOANNES DESIDERATI VIVENS DILECTO FRATRl DOM1NICO 1PSIVS IOANN1S FILIO SIBI ET IIAEREDIBVS MONVMENTVM PO-SVIT. OBIIT DOMINIO VS FRATER MDCL-XXXVII. DOMINICVS VERO FILI VS MDCXCII. RESTAVRATVM AN. DOMINI MDCCXXIIIL Dal Moschini p. 52. Un Bortolo DESIDERATI viveva del 4G56 come dall’elenco de’Battezzati a p. Ili della Stampa già citata. Nuli' altro so, non essendo tale famiglia compresa nel solito albo. 58. D. 0. M. V1NCENT1A IOANNIS BAPTISTAE BISCALIA VXOR IN PIETATE VIXIÌ IN PACE ITA REQVIESCIT AB ANNO MDCCXIIII. Dal Moschini p. 52. De’ BISCAGLIA o B1GAGLIA si è già delle altrove. 39. 1). 0. M. MDCLV. NICOLAI DARDVIN1 ERE-DES F. R. MDCCXCII. Dal Moschini p. 52. La famiglia Muranese DARDVIN, e della quale abbiamo una Osella del 1747, vantava (come leggo ne' Codici Genealogici) in questi ultimi tempi (cioè circa -1750) ricchezza di cento mila ducati. Non si fa parola della loro provenienza. Il Fanello ne’suoi mss. notava che vi furono nel secolo XVII più se-gretarii e nodari e dragomani estratti dalle famiglie DARDV1NI, DALL’ ACQVA e RIGAGLIA delti DALLA RYOTA. Fra i quali si distinse in qualità di Dragomano per più di 40 anni Gasparo di Pietro Rigaglia il quale molto vecchio morì giubilalo nel 1719; e in questo secolo (cioè XVIII) Antonio q. Domenico DARDVIN pure dragomano della serenissima repubblica che visse molti anni giubilato in Venezia e morì in età canuta. E questi probabilmente è quello che del 1719 era giovane, dì lingua (interprete) del Cav. e procuratore Carlo Ruziui bailo estraordi- nario alla Porta Ottomana. ^Codice mio 2462 num. 7) Nel predetto Necrologio di S. Stefano a p. 459 del libro dall’anno 4641 al 1675, si trova : 28 settembre 1655. D. Nicolò Darduin dello Rigo morì. Fu sepolto in una sua arca nella chiesa. Ma parlando delle famiglie che dello stesso cognome avevamo in Venezia, dirò che due erano, dette ARDV1N0, o D’ARDVINO o DAR-DVINO. L’ una patrizia, la quale fu fatta del Maggior Consiglio nel 4381, all’occasione della guerra contra i Genovesi, nelle persone di Antonio e, Zuanne Darduin, il primo a-bitava a S. Simeon Profeta, e l’altro era da Castello, come nota il Sanuto (R. I. T. XXII 739). E questa casa nobile si eslinse in un Pietro Darduin nel 1415, altri dice in uu Alvise del 4483. Marco Barbaro diligente genealogista non seppe trovare da qual patria fossero in Venezia venuti i Darduini ; ma vedendosi nei libri del 4381 che vennero dalle Contrae, s'intende eh’erano originar» dal dogado, ossia da quei luoghi che da Cavar-zere a Grado si comprendono. L’ altra la-miglia discesa certamente dalla nobile, ma rimasta fra le popolari, per qualsiasi motivo, si estinse in Pietro del quale qui sotto dico. Si nota in essa, fra gli altri, un Giambattista scrivano alla dogana da Mar del 1536. Pietro Darduino che dal Fanello fp. 43 1. c.) si chiama Cittadino ài Murano, fu figliuo- lo di Nicolò q. Pietro. Fino dal 1595 egli attendeva a’ processi criminali del Consiglio de’ Dieci, come ho indicato a p. 230 del voi. V. ed era occupato in tale mansione, quando del 1610 a’45 novembre, venne e-letlo a segretario dello stesso Consiglio in luogo di Leonardo Oltobon eh’ era stato promosso a Cancelliere Grande. Il Sfvos a p. 168 del libro IV della sua Storia Veneta ancor inedita, giusta il mio esemplare, ricordando, che nel mese di settembre 1619 in Consiglio de’ X « fu presa parte che ogni due anni fossero fatti quattro secretarii di esso Consiglio i quali avessero contumacia altri due anni, e similmente fossero riballottati tutti i secretarii di Pregadi, e che quei del Consiglio de’ X fatti già molti anni, nel tempo che staranno fuori del Consiglio de’X debbano attendere al Collegio, ed al Pregadi potendo esser aneli’essi mandati fuori nei carichi che si sogliono mandar gli altri segre-