450 S. STEFANO DI MVRANO. Parlarono di questa Chiesa, fra gli altri Vincenzo Coronelli ( p. 38. T. I. del-l’Jsolario 1696. ibi.) Flaminio Cornavo (Eecl. Tore. II. 444. 152); lo stesso Cor-naro (Notizie storiche p. 60) Giannantonio Moscliini (Guida di Murano 1808. da p. 45 a p. 52.) Ermolao Paoktti (Fiore di Venezia J. 139). Ed ò a leggersi e-ziandio una Stampa in causa tra il Pievano e Capitolo di S. Maria e Donato matrice di Murano, da una, c la Chiesa Parrocchiale e Collegiata di Santo Stefano di Murano, dall’ altra, a. 1750. in 4.° senza nome di stampatore, nella quale Stampa si leggono antichi documenti riguardanti 1’ una e l’altra chiesa, relativi a diritti parrocchiali] fra i quali era quello di benedire annualmente le fornaci da Vetro; e ciò per decreto di Jacopo Vianoli, 13 settembre 1678, e di Marco Giustiniani 26 novembre 1692 ambedue Vescovi Torcellani. Mi protesto poi obbligatissimo alla gentilezza del sacerdote Matteo Morato custode de’ libri necrologici dell’ anticha parrocchia di S. Stefano di Murano, pel cui mezzo ho potuto verificare parecchie epoche eh’erano incerte. Foglio A. Anno 1401. Per disposizione testamentaria di p. Giovanni Donato fu fatta una Cappella dedicata a S. Girolamo accanto alla Chiesa di San Stefano, la quale ora (1790 circa) è l’oratorio della dottrina cristiana (Fanello, Memorie mss ) 1441. Poco prima di quest’anno fu fatta inalzare nella chiesa di S. Stetano di Murano da Bartolommeo Negro padrone di fornace una Cappella con altare in o-nore di 5. Fortunato Martire. E col suo testamento 10 aprile 1441 dice : Item lascio ec. per celebrare ima messa alla settimana all’altare di S. Fortunato in la mia Cappella nuova in S. Stefano. Questo altare fu poscia dedicato alla Concezione, e la Cappella è detta dei MESTRI, ossia della famiglia MES I RE, o DEL MESTRE che furono Commissarii del sudd. testatore Neqro. ( Vedi qui all’ anno 1616). 1449. Il pievano Pierantonio Cattafeste (Catafestius) eresse la Cappella in onore de’Santi innocenti, et fece una palla molto bella. (Vedi la epigrafe num. 1 ). Esso pure fece parte della Cappella dedicata allo Spirito Santo ( poscia a Santa Lucia) eh’ è nella Sagrestia, con la spesa di oltre ducati cinquecento. Essa, solto il nome dello Spirito Santo, esisteva ancora nel ! 548 (vedi qui 1’ anno 1600). 1464. Prima di quest’anno fu fatta una Cappella in chiesa di S. Stefano dal q. Pietro di Belveder appresso della quale fu anche sepolto, ma non si sa quale ella fosse. » nome in questa famiglia, che per memoria del fatto il quale se le prolongò gli honori » non le fu d’impedimento alcuno al corso delle sue grandezze. » Morì d’ anni 74 nel 1596 a’25 di ottobre. In cotale disparità io presterei fede piuttosto all’Agustini, perchè non veggo come in una festa di pntrizii ci potesse entrare un servidore, benehè mascherato, e come, se uccisore ne fosse stato il servidore, il Giustiniano innocente avesse dovuto assentarsi per varii anni dalla Città. Il Moschini a p. 61 della Guida di Murano 1808, riportò le stesse parole dell’ Ulloa, fallando nell’epoca, giacché non fu il 1550, bensì il 45 58 a stile veneto, ossia il 4 549 a stile romano. Egli ed io abbiamo inutilmente nella chiesa di S. Pietro, e nella sagrestia cercato di trovare qualche traccia del sito preciso ove riposano le ceneri del detto duca ; le quali (forse) potrebbero essere state trasportate a Ferrandina.