354 S. BERNARDO DI MURANO 1566. Nel reggimento de la R. madre abbadessa M.a suor Monicha Dardani ab-badessa in vita fu fatto Capitolo de levar el Coro e farlo da l altro cao de la gè-sia e fu deto de sì de tute baie. (La Dardani era figliuola de ms. Jacomo Dardani steva a Santo Alvise. 4645. 8. Maggio. Congregato ¡1 Capitolo suor Regina Cappello badessa propose di dar due quadri all eccmo sig. Batista Nani di quelli della fu m. suor Serafica Nani abbadessa, già da questo senatore con istanza domandati. Ciò fu accordato, e il Nani per carità donò quindici ducati* oltre 1’ esser nostro benefatore antico molto amorevole. 1652. 8. Maggio. Per la morte del medico del Monastero Maffei si elegge in suo luogo il celebre Cecilio Folis (Fuoli) con dieci voti di no, e venticinque di sì. 1660. 24 Ottobre. « Pietro Paolo Campana nipote dell’abbadessa Vittoria Otti fece » dono del Corpo del Martire Sant’ Alessandro ottenuto da Roma, quale ricono-» sciuto legalmente fu trasferito al Convento vestito di panni d’oro come ora sta » colla testa d’ argento effigiala, e dovendosi in una cassa sopra l’altare riporre » ( 1’ altare della Reata Vergine ) fu stabilito di farne solenne traslatione e si fece » nel 24 detto ottobre, e un padre Gesuito fece il panegirico ei uditissimo ; e del » 4 697 in ottobre fu concesso di nuovo poter far 1’ officio di S. Alessandro mar-» tire la quarta domenica di Ottobre. ( In effetto in altra scheda autentica si legge : ) Dominica quarta Octobris. In ecclesia Monialium S. Bernardi de Muria-no ubi adest corpus S■ Alexandri Martijris de eo fiet festum duplex. Offichm et missa erunt de comuni unius martyris et Oratio : Presta quaesumus omnipotens deus, ut intercedente beato Alexandro fllartyre tuo et a cunctis ec. 9. Lect. et com. dom.et in fine Ev. 31. A. epus Turcellens. (cioè Marcantonio Martinengo vescovo Tor-cellano). Questo corpo è ricordato soltanto dal Cornaro senza la particolarità testé narrata (6). Anche il corpo di S. Prisco martire, di cui non fa menzione il Cornaro, donato dal Cardinale Pietro Ottobon al suddetto Pietro Paolo Campana, e da questo donato alla monaca Elisabetta Campana sua sorella, è notato fra le altre Reliquie che veneravansi in questa chiesa a 4669. 1678. del Mese dì Maggio « fu dalla R. 0. Degnamerita Vendramin abbadessa » proposto al Capitolo di far il sottocoro in chiesa di pittura con spesa di ducati » 300, e ballottato ebbe 4 voti contra, il rimanente in favor, e fu fatto dal Signor » Daniel Enens (Enz o Ileinz) » (Ducento di quei ducati furono della monaca Giacinta Minali defunta l’anno precedente 1677, 5 giugno, e cento erano delle elemosine di chiesa.) 1680. in Luglio. Cecilio Fuoli suennunciato Medico del Monastero propone che sia accettata una figlia nobile di casa Falier tenuta da esso al sacro fonte, ma eccedente 1’ età d’ anni quindici compiuti ; onde per le leggi era stabilito di non accettarla. Ma dopo varie ballottazioni e dopo le insinuazioni del Vescovo, e per gratificare il medico, fu accettata, non dovendo più la cosa passar in esempio. Era per educanda non per monacare. 1685. Sotto 1’abbadessa Giulia Marchiori (1673-1676) Antonia Padoanì popolare moglie del nobile Lorenzo Bembo depositò nel monistero gioie, perle, e mobili de’ quali evvi elenco. i\on veggo di curioso se non se un Reliquiario di cristal di montagna fornito d,' argento. L’inventario fu fatto nel 30 marzo 1685. Antonia, non si sa per qual motivo, andata a Parigi, quivi morì tra il 1683 e il 4685. Essa aveva figliuola Diana Bembo monaca in S. Maria dell’Orazione a Malamocco.