10 PARTE PRIMA. lume d’ ampio cielo sereno, è tutt’ altra cosa da’ lampi e dagli scoppi che fanno rumorosa e abbagliante la poesia delle passioni civilmente bestiali, la poesia degl’ impossenti desiderii e delle gioie annoiate. Ne’ canti di Serbia la madre è nome sacro : la madre è come il grado per cui la venerazione e 1’ amore ascendono dalle terrene alle cose celesti. Gentile il proverbio che ritorna frequente e ne’ canti e nel parlare de’ Serbi; che per dire di taluno eli’ è lieto ovver misero, dicono : lieta a lui la madre! misera la madre sua. Egli e la madre son uno: la madre, lontana o morta, in esso vive, gioisce o piange in esso: come il sangue materno nelle vene di lui, così ricorre ne’ suoi pensieri 1’ amore materno. La sorella ne’ canti di Serbia è altresì nome sacro; la sorella, affetto posto tra quel di madre e quel di consorte: la sorella eh’è la prima consorte degli anni innocenti, la gioia pudica degli anni vergini, quasi stella mattutina che arride al primo aprirsi de’ fiori: la sorella, che, se maggiore d’ età, tiene non so che della madre; se minore, non so che della figlia: la sorella serbata nel segreto delle mura domestiche, per essere un giorno figliuola e madre d" un’ altra famiglia, per essere