la completa indipendenza croata e l’unità italiana, e prova eloquentemente come l’una e l’altra siano indispensabili alla pace europea : « La Croazia unita e libera sarà per l’Italia quello, che è stata da secoli, per la civiltà e la cristianità: un baluardo invincibile ». L’Armistizio di Villafranca (11 luglio 1859) concluso personalmente fra Napoleone III e Francesco Giuseppe e confermato col trattato di pace di Zurigo (10 novembre 1859) non contentò l’Italia e ancora meno i croati. L’Austria cedeva solamente la Lombardia, eccetto Peschiera e Mantova, mentre veniva deciso che il Duca di Modena e il Granduca di Toscana ritornassero nel possesso dei loro Stati. Come sappiamo, Cavour ne fu così indignato che dette le sue dimissioni, ma poco dopo riprese nuovamente il potere per continuare a costruire l’Unità Italiana. A questo scopo gli servì assai anche l’attività di Kvaternik, il quale, incoraggiato dal grande Statista, continuò la sua opera. Egli mantiene un contatto quasi giornaliero col fiduciario di Cavour a Parigi: Sardo Garigi. Scrive frequentemente nei principali giornali francesi, specialmente nel Courrier franco-italien, La Patrie, L’Indipendence Belge, L’Opinion Nationale e nel Courrier de Dimanche. Ottiene fra - 23 -