PARTE SECONDA. difendersi dall’assalto degli odii esterni, quanto dalla pietà degli esterni dolori. Nè la mente nè l’afTetto abbracciarono tutta intera la patria: non ¡scompartirono con equità generosa i pesi e ¡vantaggi: non previdero i lontani inevitabili effetti di codesta ni-michevole disuguaglianza; e con la colpa si prepararono la sventura; perchè la miseria de’sentimenti (checché paia in contrario) non può mai star disgiunta dalla meschinità de’pensieri, e il disamore non è mai sapienza, non è mai accorgimento il disprezzo. Un architetto italiano lasciava poco fa cento mila lire, da spenderne il frutto nella nota educazione dei noti allievi delle note accademie. La qual somma era meglio consacrare alla divulgazione d’imagini che destassero nel popolo sensi di dignitoso amore e di verecondia elegante; alla divulgazione di libri moderni od antichi, italiani o italianamente tradotti, che istillassero con semplici parole un qualche nobile affetto. Perchè il povero popolo non è tanto domato dal travaglio che infradicia l’anima, che non senta tuttavia necessaria al ben vivere la cognizione delle cose occulte e delle cose mirabili. Meglio era aprire (come a Parigi e