DALMAZIA. 73 altri libri avranno già appreso o possono apprendere cose maggiori; ma al popolo. E tra il giornale ed il popolo conviene che s’interpongano (nè in Dalmazia solamente) lettori autorevoli, e interpreti che intendano ed amino. Non solo in Dalmazia, ma in assai parti d’Italia e d’Europa, il popolo o non sa leggere, o letture nuove non ama. Conviene, prima di nutrirlo col cibo del vero, fargliene venire la voglia, e a tal fine fargliene assaggiare; e prima d’ogni cosa aprirgli con garbo la bocca ch’egli tien chiusa. La lettura e la dichiarazione dell’opero popolari a’preti sarebbe affidata più efficacemente che ad altri ; i quali meglio conoscono il popolo, e il popolo li conosce; e già son usi dall’ altare a parlargli parole semplici, evidenti, e credute. E i preti ispirati da carità vera, in brev’ ora possono al novello uffizio venirsi educando. Ma chi scrive a prò del popolo, dovrebbe sempre tenere dinanzi alla mente questa verità: che i precetti, per semplici e chiari che sieno, non fanno forza, se non vestiti d’imagini e confortali di esempi. Noi vediamo la favola, la parabola, la similitudine, il simbolo dominare tutta la civiltà d’Oriente, la Iroviam ne’primordii di Grecia e di Roma. E non è già come Fedro dice