l’AIlTE SECONDA. da noi fuggirà. Nel mestiere del letterato il cuore teneva finora così poca parte che quegli stessi che più schietto 1’ hanno, si sentono dal mal uso portali a scrivere colla lesla. Uno de’giovani a’quali 1’affetto si leva più puro in luce d’ingegno, ò il Valussi. Nella cui novella il Rimorso d’un galantuomo, noterò l’intenzione generosa, e T utilità pratica e prossima (pregio raro), e la verità dimoiti particolari; nella Catena d'amore, sogno d’un galantuomo, ma sogno di que’del mattino, loderò le imagini scaldale al fuoco dell’anima. Poi subito toccherò d'un difetto, la dicitura negletta. Intendo bene che la chiarezza è alle scritture il più necessario de’pregi, che l’affettazione è la peggio delle macchie. Ciò nondimeno veggo che dal Valussi possiamo attendere qualcosa più: e glie ne dico. a IV. Dalle provincie venete escono due giornaletti volanti, de’più notabili fra i molti che coprono la penisola: dico la Favilla, lavoro di Francesco dall’Ongaro e di Pacifico Valussi, e il Gondoliere di Luigi Carrer. La Favilla che ha non solo una volta destato desideri-! ed opere onorate e leggiadre ; il Gondoliere eh’ altri vorrebbe di stile più