DALMAZIA. 57 rigettata : se no sarebbe ascritto la colpa all’ inopportunità de’tempi, o ad altro nascosto motivo, non mai a total mutazion di pensieri nella repubblica. All’ opposto, se oggi si rigettò il decreto, si delibera 1' abolizione intera del sindacato per sempre: chò non so vedere chi d’ora innanzi avrà cuore di sostener da questo luogo l’assunto medesimo, dopo lasciata scorrere una tanta occasione, e accompagnata da tanti e così alti rispetti. Qual sarebbe allora, Dio buono, la sorte delle nostre provincie! E quali uomini sono mai questi che lontani dalla pubblica vigilanza, liberi da ogni pericolo di censura avvenire, in mezzo a scorrettissime consuetudini, tenendo in sè la suprema potestà delle cose, avranno a serbare 1’ animo temperato e cittadinesco! Se daremo retta a lusinghe siffatte, si finirà di perdere coll’amore de’sudditi i pochi avanzi delle rendite che rimangono; evale a dire che perderemo le provincie per mano de’ nostri, mentre Dio ce le salva dalla violenza ottoinanna,,. aMa poniam pure che le virtù più rare abbiano d’ora innanzi a diventar familiari. Vorranno dunque l’eccellenze vostre commettere la felicità d’un popolo all’arbitrio d’un cittadino piultostochè assicurarla con la sapienza delle leggi ? Se così